Ieri il discorso, oggi i primi atti: quelli che danno una linea, che segnano il cambiamento. E cosa fa Trump? Firma l’ordine per l’uscita degli USA dall’OMS.
Per me un’ottima notizia, ma è la mia opinione, e chi mi conosce, soprattutto chi ha letto e ascoltato le mie interviste e i miei articoli, sa che si tratta di un’opinione basata sui fatti.
Ma ritornando alle belle notizie. Avete sentito il discorso? Trump ha detto chiaramente: “Questa settimana reintegrerò tutti i membri delle forze armate che sono stati ingiustamente espulsi per essersi opposti all’obbligo vaccinale contro la Covid, con pieno pagamento arretrato. E firmerò un ordine per impedire che i nostri guerrieri siano sottoposti a teorie politiche radicali e esperimenti sociali durante il servizio. Questo finirà immediatamente. Le nostre forze armate saranno libere di concentrarsi sulla loro unica missione: sconfiggere i nemici dell’America.”
E poco prima aveva detto:
“Questa settimana reintegrerò i dipendenti che sono stati ingiustamente espulsi dalle nostre forze armate per essersi opposti all’obbligo del vaccino contro il Covid, con la piena retribuzione arretrata. E firmerò un ordine esecutivo per impedire che i nostri guerrieri siano sottoposti a teorie politiche radicali ed esperimenti sociali mentre sono in servizio. Tutto questo finirà immediatamente. Le nostre forze armate saranno libere di concentrarsi sulla loro unica missione: sconfiggere i nemici dell’America.”
Insomma, spiegati in due punti gli ultimi cinque anni:
L’emergere di un movimento critico che ha messo in discussione gli obblighi vaccinali, i quali sono stati imposti in modo coercitivo, portando a esclusioni ingiustificate sia nell’ambito militare sia civile. In Italia hanno tolto lo stipendio alle persone oltre che il lavoro e i sindacati sono stati in silenzio.
E poi , la censura da parte dei media mainstream, dei governi e delle piattaforme social. Ovunque è stata soppressa la voce dissidenti, con la cancellazione di account, la manipolazione algoritmica delle informazioni e una crescente intolleranza verso chiunque si opponesse alla narrazione ufficiale, sia riguardo alla pandemia sia in tema di ideologie politiche. Il mio profilo facebook è ancora penalizzato, risulta “non in linea con lo standard della comunità” e i miei post non girano da 4 anni. Mi hanno messo in un recinto in modo che nessuno possa leggere ciò che scrivo, oltre a cancellare immediatamente contenuti quali interviste e documenti che facevano e fanno emergere un’altra narrazione. Censurata da facebook, censurata da you tube, censurata ovunque, e non in Cina, non in Russia: In Italia !!!
Quanto accaduto in questi anni è una vergogna per ogni Stato che si definisca democratico, la libertà di opinione e il diritto all’informazione trasparente sono stati violentati per 5 anni e ancora oggi non vedo nessuno che si scusi e ammetta le proprie colpe.
Questi atteggiamenti censori e gli obblighi vaccinali hanno segnato profondamente la società e il dibattito pubblico, polarizzato le opinioni, cosa di cui non c’era proprio bisogno, e creato un divario evidente tra chi sostiene il pensiero unico dominante e chi lotta per la libertà di opinione e per il diritto all’informazione trasparente.
Ciò premesso potrete comprendermi – e magari perdonarmi – se, vedendo Zuckerberg vestito a festa accanto alla moglie su Facebook, con tanto di didascalia “Optimistic and celebrating — a Washington, Stati Uniti d’America,” mi è venuto da pensare: “Ha davvero la faccia come il culo.” Non è elegante, lo ammetto.
Sono comunque certa che assisteremo a numerosi e repentini cambi di opinione nei prossimi tempi. La dignità e l’onestà… queste sconosciute.
Il farmaco Veoza* (fezolinetant),indicato per il trattamento dei sintomi vasomotori (VMS),da moderati a gravi, associati alla menopausa”, usato per alleviarne i sintomi più comuni tra cui le vampate di calore, può causare un “grave danno epatico”.
A fronte di ciò Aifa avverte: “Prima dell’inizio del trattamento con fezolinetant è necessario eseguire test di funzionalità epatica (Lft). Il trattamento con fezolinetant non deve essere iniziato se i livelli sierici di alanina aminotransferasi (Alt) o di aspartato aminotransferasi (Ast) sono ≥ 2x Uln o se i livelli di bilirubina totale sono ≥ 2x Uln.” Questo è quanto ha scritto L’Agenzia italiana del farmaco in una nota concordata con le autorità regolatorie europee nella quale fornisce anche le nuove raccomandazioni per il monitoraggio della funzionalità epatica prima e durante il trattamento. Questa la notizia.
Ora la riflessione: come è possibile che un farmaco approvato da appena un anno ( ha ottenuto l’AIC il 31 gennaio 2024) riveli effetti collaterali così gravi? Non è che vi sono possibili e/o molto probabili lacune nei protocolli di sperimentazione o nei criteri di monitoraggio post-marketing?
Sottolineo che il farmaco ha ottenuto l’autorizzazione ad essere somministrato alle donne anche a fronte di moderati sintomi, e si accorgono solo ora che può produrre reazioni epatiche gravi. E non leggo nemmeno nella nota Aifa, datata 13.01.25, il divieto di somministrare il farmaco a fronte di moderati sintomi, è mai possibile?
Alla luce di questa vicenda, mi chiedo ancora:
Quali protocolli vengono seguiti durante le fasi di sperimentazione? Sono sufficienti per valutare in modo esaustivo i rischi?
Esistono garanzie contro i conflitti di interesse, considerando che molti studi sono finanziati dalle aziende farmaceutiche? Chi controlla che gli studi siano condotti con imparzialità?
Come è possibile che effetti avversi così gravi emergano solo e sempre dopo la commercializzazione dei farmaci?
E soprattutto, le grandi aziende farmaceutiche sono guidate dalla responsabilità verso i pazienti o l’obiettivo principale è il profitto?
Posto che anche nel caso del Veoza i gravi danni epatici sono stai scoperti a 11 mesi dalla messa in commercio del farmaco, non è il caso di iniziare ad usare criteri di prudenza seri e diretti a proteggere la salute di noi cittadini? La sicurezza dei farmaci non può essere un compromesso a favore del profitto.
Aggiungo solo che il prodotto in questione, il “Veoza”, è messo in commercio dalla Astellas Pharma, che ci tiene talmente tanto alla salute delle persone e alla trasparenza, che sul proprio sito, ad oggi 15 gennaio 2025, dopo 2 giorni dall’allarme lanciato da Ema e Aifa, non ha minimamente fatto cenno alla pericolosità del suo farmaco. L’azienda ha la responsabilità morale di informare tempestivamente il pubblico e di adottare misure correttive. Ignorare questi obblighi mina la fiducia dei pazienti e della società.” Ad Maiora
Il suo vero nome era Vangelija Pandeva Dimitrova, nata nel 1911 in Bulgaria, Baba Vanga perse la vista da ragazza. Si narra, che un tornado la trascinò e scaraventò in un campo, la trovarono in fin di vita e con gli occhi pieni di terra. Da allora nonostante le cure, perse la vista lentamente, acquisendo al contempo, però, così dicono, la capacità di vedere là dove nessuno poteva: nel futuro.
A suo dire erano degli esseri invisibili, extraterrestri, a farle vedere oltre il tempo. Diceva che la vita di ognuno le veniva mostrata come un film, con un inizio e una fine già definiti e lei poteva solo vedere come andava la storia, senza poter in nessun modo intervenire per modificarla. Fatto sta che le previsioni che Baba Vanga ci ha lasciato, in alcuni casi, checche ne dica il Cicap, hanno una precisione inquietante. In una conversazione con lo scrittore Rangel Ignatov del 1968, profetizzò ad esempio : “La Cecoslovacchia si dividerà in due parti. Tutto avverrà pacificamente e senza spargimento di sangue”. Delle Torri Gemelle, disse “Due uccelli d’acciaio si schianteranno sugli americani.” Poi per lo tsunami del 2004, un “grande muro d’acqua inghiottirà tutto”. Fin qui, non mi pare ci sia molto spazio per equivoci.
Poi ci sono previsioni più vaghe. A Krasimira Stoyanova nel 1981, la veggente disse: “L’Umanità affronterà molti cataclismi e eventi turbolenti. Ci saranno tempi difficili e la gente sarà divisa in gruppi a seconda della propria fede. Gli antichi maestri torneranno sulla terra. Ma non avverrà subito, la Siria non è ancora collassata.” Ora, se è vero che la prima parte della profezia è generica e vaga, è anche vero però che la Siria l’otto dicembre scorso è crollata… Quindi, prima di affrettarci ad accantonare la visione, stiamo a vedere che succede. Un’altra predizione, poi, che le è stata attribuita è quella secondo la quale nel 2025 tutti gli esseri umani avrebbero avuto il dono della telepatia. Ora, prima di catalogare anche questa affermazione come pura fantasticheria, è bene ricordare che pur non essendoci al momento alcun segno di tanto progresso nel genere umano, questa previsione potrebbe avere comunque un senso. Chi di voi ricorda “Telepathy”, il progetto di Neuralink, la società di Elon Musk? Nel 2024, se fate mente locale, gli scienziati che lavorano per Musk sono riusciti ad installare un chip cerebrale in un paziente con deficit motorio. Dopo un anno dite che Musk ne abbia già messo in produzione una versione avanzata, destinata a tutti? E da quest’anno, insieme al cellulare, il cavo della ricarica e le cuffiette ci sarà in regalo pure il chip “Telepathy”? In tal caso la prevedo io una catastrofe, altro che terza guerra mondiale: riuscite ad immaginare cosa potrebbe accadere se tutti avessero la possibilità di leggere nella mente altrui o di muovere cose a distanza? Matrimoni, società, partiti politici, amicizie, tutto ciò che in queste istituzioni resta nell’ombra grazie ai nostri limiti percettivi, diventerebbe improvvisamente visibile a tutti. I francesi direbbero “quelle catastrophe!”
Ma tornando a noi e alle previsioni di Baba Vanga, quante sono state fallaci?
Secondo la rivista Today “non poche” sono le “profezie mai avverate”, oltre a definire senza mezzi termini “baggianate” le parole della veggente e il Cicap sarebbe d’accordo “a prescindere” come diceva Totò. Ad esempio leggiamo sempre su Today, “secondo Baba Vanga, nel 2024 la terra avrebbe dovuto essere colpita da una forte tempesta solare e si sarebbe dovuta verificare l’esplosione di una centrale nucleare. “Per fortuna, non sono mai avvenuti” scrive Today. Mai avvenute, davvero? A me risulta che nel 2024, per quanto non esplosa, la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina abbia subito diversi attacchi e bombardamenti che hanno causato danni e incendi, e nell’aprile dello stesso anno in particolare, tre attacchi diretti hanno danneggiato le strutture di contenimento di un reattore della centrale, tre i morti, e ancora, nell’agosto, un incendio è scoppiato nella torre di raffreddamento della centrale che è stato spento senza impatti per fortuna sulla sicurezza nucleare. Quanto alle tempeste solari nel 2024, abbiamo assistito a un aumento significativo dell’attività solare, con diverse tempeste solari di rilievo due addirittura di particolare rilievo al punto da suscitare inquietudine per le possibili conseguenze: quella del 10 maggio, classificata come la seconda più potente del XXI secolo e una delle dieci più intense da quando si registrano questi fenomeni e quella di ottobre, quando “il Sole ha raggiunto il culmine del suo ciclo di attività di 11 anni, noto come massimo solare”. Queste tempeste hanno provocato anche il fenomeno delle aurore che abbiamo ammirato eccezionalmente anche in Italia.
Quindi forse le parole della veggente non meritano tutto il disprezzo che alcuni manifestano, anzi, tra l’altro va anche sottolineato che nel web circolano tante profezie che la donna non ha mai fatto. Per sapere cosa ha veramente detto bisogna attenersi alle fonti ufficiali: i libri della nipote Krasimira Stoyanova e gli archivi delle testimonianze che si trovano a Rupite paese in cui ha vissuto Vanga. Altro dato da considerare, per meglio comprendere la figura di questa donna, è che mentre indovini e veggenti erano perseguitati dalle istituzioni, lei non solo non è stata perseguitata ma alti funzionari di governo Bulgaro e Russo andavano da lei per sapere cosa sarebbe successo. Come mai le davano fiducia? Tutti folli? Prima che rispondiate vi invito a considerare un altro argomento, affinché possiate fare dei raffronti, quello delle previsioni dei climatologi professionisti. Potrete farvene un’idea nel sito del giornalista Nicola Porro, dove Daniele di Pietro ha pubblicato un pezzo in cui ha riepilogato, partendo dagli anni settanta, 36 illustri previsioni fatte sino ad oggi dagli scienziati e… totalmente errate. Qui di seguito ve ne riporto alcune:
Maggio 1972: Bernt Balchen, esperto polare, dichiarò che l’Oceano Artico sarebbe stato privo di ghiaccio entro il 2000. (The Tuscaloosa News)
18 settembre 1995: Il New York Times riportò che il riscaldamento globale avrebbe fatto scomparire le maggiori spiagge della costa orientale degli Stati Uniti entro 25 anni.
Giugno 2017: Secondo il Glacier National Park in Montana, i ghiacciai alpini sarebbero scomparsi entro il 2020. Mi pare che nonostante il riscaldamento globale, e 5 anni in più, molti ghiacciai siano ancora lì.
Ebbene, se queste sono le previsioni degli esperti, ben possono essere affiancate alle profezie di Baba Vanga, ma permettetemi un paio di considerazioni personali: primo, la veggente forse ne ha “azzeccate” molte di più e secondo, mi pare sia stata anche più umile: mi risulta infatti non abbia mai avuto la presunzione di definirsi “scienziata”.
Quello che state vedendo non è un gioiello, è molto di più ed ha un valore inestimabile: quello di partecipare alla creazione della vita. Si chiama Laminina e quando ho scoperto cosa fosse e quale la funzione di questa struttura magnifica sono rimasta stupefatta: “Dio che meraviglia, ma davvero questa cosa è dentro me?” E sì, è dentro tutti noi. Ma facciamo un passo indietro.
Durante le conferenze in cui parlo dell’acqua, spesso cito il prof. Emilio Del Giudice, come potrei non farlo?! Del Giudice in una delle sue affermazioni paragona l’essere umano a una pozzanghera, questa cosa mi ha sempre molto colpita tant’è che la ricordo sempre, e infatti non solo siamo composti a livello molecolare per oltre il 90% di acqua, ma anche gli stessi elementi presenti in una pozzanghera si trovano dentro di noi. Ma mentre noi conteniamo in una forma l’acqua e in una struttura, la pozzanghera no. Come mai? Ecco, questo Emilio Del Giudice non lo diceva – che io sappia – ma adesso l’ho capito: noi abbiamo la Laminina.
Cos’è dunque e che ci fa dentro noi?
La Laminina è una proteina che tiene collegata tutta la struttura delle cellule umane. Nei libri di scienza leggiamo che è una “proteina fibrosa contenuta nella matrice extracellulare, e svolge il ruolo di collante che tiene insieme le cellule e il tessuto umano. Senza questa proteina, il corpo umano (membra, organi interni, pelle, ossa, muscoli, etc.) cadrebbe letteralmente a pezzi. Le Laminine sono dunque il terreno nel quale si sviluppano e si muovono le cellule; ne consegue che un peggioramento della produzione delle Laminine può portare verso un’alterata architettura tissutale, a scapito di un “sano equilibrio fisico/mentale/emozionale”.
Quindi collega e unisce, e senza di lei saremmo… una pozzanghera appunto. Ma arriviamo alla forma , quella di una croce, simbolo di Cristo. “Noi apprendiamo per mezzo della croce, la cui forma si distribuisce in quattro, che Colui che vi fu appeso è Colui che collega e adatta tutte le cose a se stesso” scrisse Gregorio di Nissa, uno dei Padri della Chiesa vissuto tra il 335 e il 395 circa d.C.
Il Dr. Fazale Rana, biochimico, osservando la forma a croce della Laminina pare abbia affermato: “Ci sono molti modi più sostanziali per utilizzare la biochimica: discutere della necessità di un Creatore. Sono diventato un cristiano quando studiavo la biochimica. La cellula nella sua complessità, l’eleganza, la raffinatezza e l’inadeguatezza degli scenari evolutivi sul conto dell’origine della vita, mi hanno spinto a concludere che la vita deve derivare da un Creatore”.
La croce come simbolo universale di connessione
Ora, a onor del vero, il simbolo della croce è antichissimo, ben antecedente a Cristo. Era usato in culture antiche quali quelle dell’Egitto, della Cina, del Messico, dei Celti, del Tibet, dell’India, degli indiani d’America. Inoltre, è presente nel cerchio e nel quadrato: ne è lo scheletro, in un certo senso, che ne permette la creazione. La croce rappresenta l’unione tra opposti – cielo e terra, spirito e materia, visibile e invisibile – e diventa un archetipo di equilibrio e integrazione.
La forma e la funzione della materia
La Laminina, con la sua forma cruciforme, sembra suggerire che le forme abbiano un potere organizzativo sulla materia. In geometria sacra, la croce è una matrice fondamentale: ordina il caos e rende possibile la creazione. Allo stesso modo, la Laminina “ordina” il caos cellulare.
La croce come nodo energetico
Nelle tradizioni esoteriche, la croce è vista come il punto di incontro delle energie cosmiche. La fisica moderna, studiando i campi di forza, rivela schemi di nodi e reti che richiamano le strutture cruciformi. Forse, la Laminina è una manifestazione microscopica di un principio universale? L’intersezione genera forza, coesione e vita?
La croce e il ciclo del sacrificio e della rigenerazione
Da ultimo, non è forse significativo che la croce, simbolo del sacrificio di Cristo, sia anche simbolo di rigenerazione? In biologia, il costante sacrificio delle cellule vecchie per crearne di nuove è un ciclo continuo reso possibile dalla Laminina. La croce, allora, tiene insieme il corpo umano in un continuo processo in cui vita e morte si alternano, si ripetono grazie a un modello, una matrice, che onnipresente “informa” la materia. Queste riflessioni mi fanno venire in mente Sant’Agostino, che affermava:
“Nell’amore ci sono due cose: amare e unirsi all’amato.”
Mi chiedo dunque: le forme, sono solo “forme” o hanno un potere, un’intelligenza intrinseca? Forse, a livello biologico come a livello simbolico, non è la croce a insegnarci che la vita è unione? Come scrisse Simone Weil, ‘L’amore di Dio è la croce: essa tiene insieme il mondo.’
L’essenza della Laminina è dunque l’amore di Dio in noi?
“Vorrei che i medici leggessero queste note e comprendessero che questi antibiotici devono essere prescritti con estrema cautela”. Queste sono le parole di Ilenia Guardigli, 31 anni, oggi costretta su una sedia a rotelle dopo aver assunto un antibiotico della famiglia dei fluorochinoloni. Le note a cui si riferisce sono quelle dell’AIFA, pubblicate nel 2019, che menzionano gli effetti collaterali gravi associati a questi medicinali. Ilenia, attraverso la sua pagina Instagram @keep_climb, sta svolgendo un’importante opera di informazione e sensibilizzazione sui danni provocati da questi farmaci. In uno dei suoi video, racconta che, se il suo medico avesse conosciuto nel 2022 i potenziali rischi di questi antibiotici, oggi non sarebbe sulla sedia a rotelle. “Ispirata da @celebratethelittlewins,” scrive, in un post pubblicato con un video di lei sulla sedie a rotelle, “ho creato un video per diffondere consapevolezza su questi antibiotici (fluorochinoloni) che stanno danneggiando moltissime persone. Se avessi visto questo video nel 2022, non sarei in sedia a rotelle in questo momento. Chiedo di diffondere questo video per poter informare più persone possibile su questi gravi danni.”
ANTIBIOTICI E REAZIONI AVVERSE GRAVI
Gli antibiotici fluorochinolonici (come ciprofloxacina, delafloxacina, levofloxacina, moxifloxacina, ofloxacina) possono causare reazioni avverse molto gravi, inclusi effetti psichiatrici come depressione e reazioni psicotiche, che in alcuni casi hanno portato al suicidio o a tentativi di suicidio. Inoltre, possono provocare problemi cardiaci potenzialmente letali. Nel sito di Aifa qui: https://www.aifa.gov.it/sites/default/files/reazioni_avverse_agli_antibiotici.pdf leggiamo che delle 7266 segnalazioni di sospette ADR da farmaci antibiotici segnalate dal 2002 al 2008 nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza il maggior numero è rappresentato da ADR di grado non grave (3548), seguite da ADR gravi (2663) e da ADR non definite (988). E ancora : “Il numero di decessi è stato pari a 67. …. Il maggior numero di sospette ADR (30) che hanno avuto esito fatale si è registrato con la somministrazione degli altri antibatterici beta-lattamici . Queste ultime sospette ADR rappresentano il 44,8% di tutti i decessi da antibiotici verificatisi tra il 2002 e il 2008 e sono seguiti dai 13 decessi da chinolonici (19,4%) e dagli 11 da antibiotici beta lattamici e penicilline (16,4%). Nel dettaglio, il maggior numero di decessi è stato quello in cui il principio attivo sospetto è il ceftriaxone e le reazioni avverse sono in prevalenza shock anafilattico, seguite da sindrome di Lyell, reazione di Stevens Johnson, epatite, necrosi cutanea e colite pseudomembranosa.”
I NUMERI DELLA FARMACOVIGILANZA :
Dati più recenti (giugno 2020) li ho trovati sul sito https://www.farmacovigilanza.eu/content/la-sicurezza-cardiovascolare-di-fluorochinoloni-e-macrolidi che è il portale del Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Veneto. In questo sito leggiamo “Le prove scientifiche a oggi disponibili sono largamente concordi nel dimostrare che macrolidi e fluorochinoloni possono essere associati a reazioni avverse gravi, cardiovascolari e non, e addirittura potenzialmente letali.” E ancora “Le ADR” leggiamo sempre nel sito, “sono state classificate come gravi (morte, ricovero in ospedale, pericolo di vita, disabilità permanente o anomalie congenite) in 4.218 (62%) report: tra questi, 641 (15%) hanno avuto un esito fatale. Inoltre, la maggior parte delle ADR gravi si è verificata in pazienti adulti (1.927, 45,7%) o anziani (1.172, 27,8%).“
Tutti i dati che ho riportato vorrei chiarire perché potrebbe sfuggire, si riferiscono a morti e reazioni avverse avvenute dopo la commercializzazione dei farmaci, non in fase di sperimentazione. Mi chiedo quindi: Come è possibile che effetti avversi così gravi emergano solo dopo la commercializzazione dei farmaci? Quali protocolli di studio vengono seguiti durante le fasi di sperimentazione? Le attuali procedure di approvazione, come gli studi clinici di Fase I, II e III, sono davvero sufficienti per valutare in modo esaustivo i rischi? Anche perchè giova ricordare che, per esempio, gli studi pre-mercato oltre a coinvolgere campioni limitati di pazienti, hanno durate temporali ridotte, lasciando quindi scoperta, anche tutta la fascia delle reazioni avverse nel lungo periodo. Non servirebbero, quindi, requisiti più rigorosi prima dell’approvazione? E ancora: chi controlla che gli studi siano condotti con imparzialità? Considerato che molti (quasi tutti) gli studi clinici sono finanziati direttamente dalle aziende farmaceutiche, esistono sufficienti garanzie contro i conflitti di interesse? E soprattutto, le grandi aziende farmaceutiche sono guidate dalla responsabilità verso i pazienti o l’obiettivo principale è il profitto? E sulla loro bilancia dei valori, la nostra vita conta più o meno del loro profitto?
E infine, ritornando a Ilenia che ha perso l’uso delle gambe, vi sembra normale sia lei a dover fare informazione e a dover sensibilizzare verso l’uso improprio degli antibiotici fluorochinoloni? Dove sono i medici, e le istituzioni? Perché non usano la stessa protervia che hanno dimostrato per imporre l’uso dei vaccini a mRNA, per evitare l’uso dannoso dei fluorochinoloni e di molti altri farmaci di cui in questo blog abbiamo già parlato?
ma quest’anno consentitemi di farli in particolare a chi lotta, a chi tiene alta la testa e stretti i propri valori anche di fronte a un potere che, per alimentare se stesso, schiaccia chiunque osi ostacolarlo. Un potere ignorante, autoreferenziale, misogino e brutale, che si regge sulla moneta dello scambio di favori e posti di lavoro per garantirsi il dominio e la sopravvivenza.
Auguri anche a chi incarna quel potere: sappiate che la soglia tra la vita e la morte non è lontana, e a qualcuno, prima o poi, dovrete rendere conto. Quel giorno non sarà per voi un bel giorno.
E auguri anche a chi dovrebbe intervenire e invece preferisce i vantaggi elargiti abbondantemente all’accondiscendenza. La vergogna, sappiate, è già dalla vostra parte. Quando la sentirete, sobri dalle cariche che ricoprite ingiustamente, anche per voi quel giorno non sarà un bel giorno.
Infine, auguri a chi subisce tutto questo senza arrendersi, a chi continua a credere nella dignità, nel merito, nel valore delle persone, nel rispetto delle idee altrui, a chi sa amare gli altri semplicemente per ciò che sono, e non per quello che possono “ricavarne”. Voglio concludere questi auguri con un pensiero per tutti: essere spettatori, non solo a teatro anche nella vita, ha un prezzo. Siate attori, prendete parte al cambiamento. Non restate a guardare queste persone distruggere il nostro mondo.
AD MAIORA OGGI PIU’ CHE MAI
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Un video gira per i social in cui si vede un ragazzo chiedere all’IA come il male opererebbe oggi, per affermarsi nel mondo. La risposta vi diró, mi ha lasciata di sale ma anche incredula, e ho voluto verificare se fosse vera o una delle tante fake news in circolazione. Così ho chiesto io stessa all’IA:
Se tu fossi il Demonio o Lucifero come ti imporresti nella società per distogliere le persone dal bene?
La risposta:
“Se fossi il demonio o Lucifero, probabilmente agirei in modo sottile, manipolando le persone attraverso i loro desideri, paure e insicurezze. Non punterei tanto sul male evidente, ma sulla distorsione del bene, facendo apparire scelte egoistiche o distruttive come razionali, giustificate o addirittura virtuose.
Ecco alcuni esempi di come potrei operare:
1. Confondere il bene e il male
Creerei una società in cui tutto è relativo, dove il confine tra ciò che è giusto e sbagliato diventa sfumato. Questo spingerebbe le persone a giustificare comportamenti egoistici o immorali in nome della libertà personale o del progresso.
2. Promuovere il culto dell’io
Esalterei l’individualismo, facendo credere a ognuno che la propria felicità e i propri desideri siano più importanti di tutto il resto, anche a scapito degli altri. Questo porterebbe all’isolamento e alla rottura dei legami sociali.
3. Distrarre con il superfluo
Inonderei le persone di intrattenimento, tecnologia e piaceri immediati per distoglierle da ciò che conta davvero, come le relazioni profonde, la riflessione spirituale e il senso di responsabilità verso il prossimo.
4. Sfruttare la paura e la divisione
Alimenterei conflitti, paure e pregiudizi per mantenere le persone divise e incapaci di collaborare per un bene comune. In una società frammentata è più facile instillare il caos.
5. Corrompere ciò che è sacro
Mi infiltrerei nelle istituzioni religiose o morali, trasformandole in strumenti di potere o ipocrisia, per far perdere fiducia nelle guide spirituali e nei valori che promuovono.
6. Rendere il male attraente
Rivestirei il male di bellezza, fascino e successo. Trasformerei l’avidità in ambizione, l’orgoglio in autostima, e l’inganno in astuzia, così che le persone finiscano per inseguire ciò che le consuma, pensando di essere nel giusto.
In sostanza, agirei in modo da far sembrare che il bene sia una scelta ingenua o inutile, mentre il male diventa la via più logica, comoda o desiderabile. Non sarebbe un’imposizione diretta, ma una seduzione lenta e sistematica.”
Al che gli ho detto : “Esattamente quello che fa” e l’IA ha quindi aggiunto senza gli chiedessi nulla:
“Esatto, il suo potere risiede proprio nell’inganno, nella capacità di far apparire giusto ciò che non lo è, e desiderabile ciò che alla fine distrugge. Non impone mai con forza, ma suggerisce, manipola, distorce. È un’arte sottile, quella di spostare l’attenzione dalle cose che contano davvero verso ciò che è superficiale, temporaneo o divisivo.
Il male raramente si presenta per quello che è. Più spesso si maschera dietro il bene, promettendo libertà ma portando schiavitù, offrendo piaceri ma lasciando vuoti, creando illusioni che lentamente consumano. Questo è il suo modo più efficace di operare, perché così le persone non si accorgono di cadere.
La sfida, allora, non è solo distinguere il bene dal male, ma anche avere la forza e la consapevolezza di scegliere il bene quando il male appare più facile o allettante. È una lotta continua, dentro e fuori di noi.”
“Il male non è mai al principio” scriveva J.R.R. Tolkien … non aggiungo altro.
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La leggerezza con cui spesso si prescrivono e si assumono farmaci è sconcertante. Ci troviamo in un mondo in cui farmaci vengono presi con la stessa facilità dei cioccolatini, ignorando che persino questi ultimi, se consumati da persone con allergie o diabete, possono causare gravi problemi. I farmaci, benché utili per trattare patologie, comportano rischi intrinseci, ma li assumiamo troppo spesso senza un’effettiva necessità, incapaci di sopportare anche un semplice raffreddore o mal di testa.
Effetti Avversi: Un Rischio Sottovalutato
Anche perché se è vero che effetti collaterali e reazioni avverse sono indicate nel bugiardino, o scheda tecnica dir si voglia, del farmaco, è anche vero che spesso questi non li riportino tutti perché non hanno completato gli studi, o perché li hanno omessi o perché li nascondono volutamente. Gli antibiotici fluorochinolonici, ne sono un esempio, infatti solo dopo diverso tempo di utilizzo si sono accorti dei gravi effetti collaterali, come disturbi psichiatrici e problematiche cardiache fatali. Le testimonianze di persone che si sono tolte la vita a causa di questi farmaci sono emblematiche. Ciò nonostante in Italia non esistono dati ufficiali sul numero di persone che hanno subito effetti avversi gravi dai fluorochinoloni, per carenze nella farmacovigilanza e conseguentemente anche l’intervento istituzionale è stato tardivo . Qualche nota aggiuntiva qui: https://www.gov.uk/drug-safety-update/fluoroquinolone-antibiotics-suicidal-thoughts-and-behaviour
Il Caso dei Vaccini a mRNA: Anche nel caso dei vaccini a mRNA cd contro la COVID-19, non è stata adottata la farmacovigilanza attiva per monitorare le reazioni avverse, lasciando il compito al singolo cittadino. Non solo. Le reazioni avverse verificatesi oltre i 14 giorni dall’inoculazione sono state negate, per il semplice dato temporale, nonostante le stesse case farmaceutiche abbiano dichiarato di non conoscere gli effetti a lungo termine. E stiamo parlando di farmaci immessi inizialmente in commercio con autorizzazione condizionata a causa della mancanza di studi, di dati e dei requisiti di legge necessari per poterne affermarne la sicurezza. A mio modo di vedere questo approccio rappresenta un esempio lampante di leggerezza istituzionale.
Statistiche Allarmanti: Secondo un’analisi riportata sulla nota rivista PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25822400/, del 2015, “ogni anno in Europa si registrano circa 197.000 morti legate a effetti avversi da farmaci, con un costo stimato per i sistemi sanitari di oltre 79 miliardi di euro. In Italia, il 7% dei ricoveri ospedalieri è attribuibile a reazioni avverse”, un dato davvero allarmante che dimostra quanto sia cruciale per uno Stato avere invece una farmacovigilanza attiva, efficace e indipendente.
Crisi Sanitarie e Responsabilità: Un caso drammaticamente famoso di reazioni avverse è quello dell’OxyContin, un oppioide prodotto dalla Purdue Pharma e promosso negli Stati Uniti come farmaco sicuro per il dolore cronico. La sua prescrizione disinvolta, spinta da una massiccia campagna di marketing che minimizzava i rischi di dipendenza, ha contribuito a una delle peggiori crisi sanitarie della storia moderna: l’epidemia di oppioidi. Solo negli Stati Uniti, si stima che oltre 500.000 persone siano morte per overdose legate agli oppioidi negli ultimi 20 anni, molte delle quali dopo aver iniziato con prescrizioni mediche apparentemente innocue e sponsorizzate in celebri riviste mediche. Le responsabilità delle case farmaceutiche in questi casi sono enormi. Purdue Pharma, ad esempio, sapeva già da anni dei rischi di dipendenza associati all’OxyContin, ma continuò a promuoverlo come farmaco sicuro. Del resto è stato calcolato, che nel 1998 sono state prodotte al mondo circa 11,5 tonnellate di OxyContin, diventate 75,2 nel 2007: fate un po’ voi i conti dei guadagni. Ne sono seguiti poi numerosi processi giudiziari, tra cui un accordo miliardario per risarcire le vittime della crisi ( briciole rispetto si guadagni) . La vicenda è stata raccontata in diversi film: “Dopesick”, che mette in luce le pressioni esercitate sui medici per aumentare le prescrizioni e l’impatto devastante sulle comunità, e PainKiller .
Un altro esempio è quello del talidomide negli anni ’60, un farmaco utilizzato per trattare la nausea in gravidanza, che causò migliaia di malformazioni nei neonati. Anche in questo caso, le case farmaceutiche sottovalutarono (forse nascosero) i rischi per decenni, mettendo in pericolo la vita di milioni di persone.
Alla base di queste tragedie ci sono molti fattori. Di sicuro il fatto di aver creato un business sulla salute ha trasformato i farmaci in prodotti commerciali da posizionare sul mercato e le persone in consumatori degli stessi e quindi, in prede per un mercato estremamente redditizio, gestito da individui sempre più avidi e senza scrupoli, cosa sono riusciti a fare con l’OxiContin ne è una prova schiacciante. A ciò aggiungiamo l’assenza di controlli adeguati. Ad esempio è permesso alle case farmaceutiche di fornire informazioni inesatte, proprio così! Questo problema è stato anche più volte sollevato, basti leggere la rassegna pubblicata sull’«Adverse drug reaction bulletin» (Lexchin 2006) dove tra le varie cose è riportato uno studio da cui era emerso come la gravità degli effetti avversi e la tossicità determinata con test di laboratorio fossero state definite in modo adeguato solo nel 39% e, rispettivamente, nel 29% di 192 pubblicazioni di RCT, e che solo il 46% degli studi precisava quanto spesso fosse stato necessario sospendere il trattamento a causa di eventi avversi. A ciò aggiungete che negli Stati Uniti, dal 1998 al 2003, le aziende farmaceutiche hanno concordato con la FDA di iniziare studi postmarketing concernenti la sicurezza o le reazioni indesiderate di alcuni farmaci e le interazioni farmaco-farmaco; tuttavia, solo una parte di questi studi è stata completata, anche perché le ricerche sulla sicurezza dei farmaci possono non essere effettuate, o non completate, o terminate con ritardo, e in ogni caso mai non sono tenuti a rendere pubblici i risultati.
Il Ruolo della Disinformazione: In tutto questo altro punto non dolente, dolentissimo è quello dell’informazione, che in realtà è spesso e volentieri mera pubblicità in quanto fatta spesso da articoli compiacenti e/o sponsorizzati dall’industria. Per farvi un esempio da un riesame delle pubblicazioni concernenti i calcioantagonisti, una famiglia di farmaci molto usati per le malattie circolatorie, è emerso, che la probabilità di trovare finanziatori industriali andava dal 90% per gli articoli in qualche modo a favore dei farmaci al 33% per quelli contrari. E lo stesso parere è stato espresso da Joel Lexchin docente di Health policy, management & evaluation della University of Toronto, che sulle pagine del «British medical journal», scriveva che le ricerche sponsorizzate dall’industria erano quattro volte più favorevoli al farmaco di quelle indipendenti, e che non si era al sicuro neanche quando lo sponsor era istituzionale.”
Una Salute nel mirino: “Negli Stati Uniti, nel 2006, la FDA ha dichiarato che quasi 20 milioni di americani hanno fatto uso di cinque farmaci, in seguito ritirati dal mercato per ragioni di sicurezza. Nel suo saggio Deadly medicine, del 1995, Thomas J. Moore, ricorda che «È stato stimato che in soli pochi anni 50.000 persone sono decedute a causa di farmaci usati per prevenire l’arresto cardiaco. Dopo che centinaia di migliaia di malati avevano preso questi farmaci, una sperimentazione clinica dimostrò che non prevenivano affatto l’arresto cardiaco, come i medici credevano. Questo errore di valutazione sulle proprietà di tali farmaci ha prodotto più morti di quanti gli Stati Uniti ne hanno avuti nelle guerre di Corea e Vietnam» (p. 34). Sono dati e considerazioni che dovrebbero far reagire tutti e farci pretendere un maggior rispetto della nostra salute posto che stiamo parlando del bene più prezioso che abbiamo. Il problema è chiaro, i farmaci sono diventati una forma di guadagno, in cui la salute centra poco e niente, altissimi sono gli interessi in gioco e vertiginosi i guadagni che ne derivano ai signori dell’industria farmaceutica e a tutto l’indotto.
Negli Stati Uniti, quasi 20 milioni di persone hanno assunto farmaci successivamente ritirati per motivi di sicurezza, e si stima che 50.000 persone siano morte per farmaci inefficaci contro l’arresto cardiaco. Ecco, cercate di ricordare queste cifre prima di prendere un farmaco perché non la raccontano tutta i signori di Big Phama. La salute è il nostro bene più prezioso e non può essere sacrificata sull’altare luciferino del profitto.
Spero di averti fatto riflettere, anche in relazione a quanto sia importante un’informazione libera, senza padroni, per poter disporre di dati oggettivi, reali, non dopati da interessi. Considera quindi di sostenere il blog! Una piccola donazione può fare una grande differenza. Io prometto di continuare a offrirti contenuti liberi, ispirati e ispiranti perché ci meritiamo un mondo migliore! Grazie infinite https://mariannamaior.com/donazioni/
Donald Trump, Persona dell’Anno 2024, torna protagonista della scena mondiale. È la seconda volta che il Time gli assegna questo titolo, dopo il 2016, quando sconfisse Hillary Clinton. Secondo la rivista, “la sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana” e la scelta è motivata dalla sua capacità di “guidare un ritorno in scena di proporzioni storiche, riallineare le dinamiche politiche generazionali e alterare il ruolo dell’America nel mondo”.
Eppure, oggi stiamo assistendo alla sua apoteosi. Sulla soglia di una possibile seconda presidenza, tutti noi – dai sostenitori più fanatici ai critici più ferventi – stiamo vivendo pienamente nell’era di Trump.
Un rapporto tutt’altro che lineare con il Time. Negli anni, la rivista non gli ha risparmiato critiche. Lo descrisse come un “istintivo”, pronto a ostentare le sue certezze, ma anche incline a dichiarazioni false o contraddittorie. Nel 2017, titolava provocatoriamente in copertina: “La verità è morta?”, accompagnando l’articolo con un’intervista in cui Trump, quasi ironicamente, previde: “Tornerò su questa copertina”.
Ebbene, aveva ragione. Il Time lo rimette oggi in copertina, ma questa volta per celebrarne il peso storico, segno di un cambiamento narrativo e sociale che riflette non solo il personaggio Trump, ma un’America trasformatasi profondamente: più frammentata, più polarizzata.
La domanda resta aperta: saprà Trump rispondere alle esigenze di un cambiamento tanto complesso quanto ineludibile?
Ad Maiora
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È mancato all’età di 87 anni il professor Angelo Levis, veneziano di nascita ma padovano di adozione, laureatosi in Scienze biologiche nel 1961 presso l’Università di Padova, dove ha vissuto gran parte della sua vita.
Levis divenne noto per il contributo offerto alla sentenza storica del Tribunale di Ivrea del 2017, che riconobbe un nesso causale tra l’uso prolungato del telefono cellulare e l’insorgenza di un tumore al nervo trigemino. Il suo studio scientifico, presentato in quella causa, è stato determinante per stabilire la correlazione, influenzando altre decisioni giudiziarie simili in Italia.
Negli anni ’80, Levis fu tra i primi in Italia a condurre perizie sui rischi sanitari legati all’esposizione residenziale agli elettrodotti. Dal 1997, una volta in pensione, si è dedicato allo studio e alla divulgazione degli effetti dei campi elettromagnetici non ionizzanti (CEM). Nel 2002 contribuì alla fondazione dell’International Commission for the Electro-Magnetic Safety, consolidando la sua reputazione a livello internazionale.
Ricoverato a metà novembre, il suo stato di salute si è progressivamente aggravato fino al decesso, avvenuto il 6 dicembre. La data dei funerali sarà comunicata a breve. Angelo Levis, figura stimata e punto di riferimento per le battaglie su salute e nuove tecnologie, lascia un’eredità scientifica preziosa per i futuri studi in questo campo.
Le immagini riportate in questo articolo sono di qualche anno fa perché ogni tanto bisogna tornare là dove tutto è cominciato, là dove la violenza verbale ha avuto inizio. Ebbene queste immagini evidenziano nella comunicazione pubblica, l’uso di un linguaggio divisivo, carico di aggressività e discriminatorio, usato (allora e oggi) per affrontare tematiche complesse come la gestione sanitaria e i vaccini. E la cosa ancor più grave è che a pronunciarle sono state (e sono) persone influenti, rappresentanti istituzionali, giornalisti, esperti, il cui impatto è ancora più profondo nel riuscire ad amplificare il conflitto sociale e disgregare il dialogo.
Leggendo le dichiarazioni riportate nelle immagini, emergono alcune caratteristiche comuni che illustrano il modo in cui il linguaggio viene usato come strumento per polarizzare e stigmatizzare. Molte frasi riportano metafore estreme, come “talebani” o “parassiti”, che non solo disumanizzano l’interlocutore, ma lo relegano in una categoria moralmente inferiore. Paragonare i non vaccinati a terroristi, ad esempio, è una scelta retorica che richiama immagini di pericolo e distruzione, alimentando la paura e la rabbia. Inoltre, affermazioni come: “Non chiamateli no vax. Chiamateli delinquenti” trasformano una posizione, giusta o sbagliata che sia, in un crimine morale. Altre dichiarazioni esprimono un inquietante piacere nel vedere soffrire gli altri, come “Mi divertirò a vederli morire come mosche”, talmente violente e cariche di cinismo brutale e disumanizzante che non meritano nemmeno un commento.
Parole come “no vax” e “complottista” inoltre altro non sono che etichette, strumenti retorici per semplificare una realtà complessa e liquidare opinioni divergenti senza un vero confronto. Il termine no vax, ad esempio, viene spesso utilizzato per descrivere qualsiasi critica al vaccino o alla gestione pandemica, senza distinguere tra chi ha dubbi legittimi, chi solleva questioni scientifiche o chi rifiuta ideologicamente le vaccinazioni.Questa generalizzazione appiattisce il dibattito, impedendo di distinguere tra posizioni argomentate e disinformazione. Il risultato è una narrazione polarizzata, in cui chiunque osi esprimere riserve viene bollato come ignorante e/o pericoloso. Allo stesso modo, il termine complottista viene utilizzato per screditare a priori ogni opinione che mette in discussione il discorso dominante. Anche se è vero che alcune teorie del complotto possono essere infondate, etichettare automaticamente una persona come complottista perché sostiene qualcosa di diverso, blocca il dialogo e delegittima ogni tentativo di portare argomenti diversi sul tavolo. L’uso indiscriminato di queste parole crea un clima di “pensiero unico”, in cui il dissenso viene elevato a “illecito” e percepito come una minaccia, anziché come una risorsa per migliorare le soluzioni comuni e creano l’idea, questa sì pericolosa, che chi non si conformi rappresenti una minaccia per il bene comune. Questo approccio sfrutta il senso di appartenenza, la creazione di clan, con lo scopo di isolare ( come fanno i bulli a scuola) chi si pone in modo critico o non si adegua. Ad esempio: “Chi non si vaccina è un irresponsabile, egoista e opportunista. È un parassita”, sono parole che incitano all’odio verso una specifica categoria di persone, creando solo divisione. Questo linguaggio di odio diffuso sui social e tramite i media, normalizza l’aggressività, spoglia le persone della loro dignità individuale, riducendole a una categoria da condannare o addirittura eliminare. Inoltre quando usato da parte di leader e figure pubbliche questo linguaggio legittima comportamenti violenti e persecutori, sia online che offline.
Conclusione
Il linguaggio è uno strumento potente. Può distruggere, dividere e umiliare, ma potrebbe se ben usato, anche unire, educare e ispirare. Oggi è doveroso reimparare ad ascoltare e ad accettare le opinioni diverse, e successivamente a imparare a scegliere con attenzione le parole, soprattutto quando si trattano temi delicati che toccano la vita di milioni di persone. Parole come “no vax” e “complottista” oltre a non rappresentare la realtà che è ben più complessa, vengono usate solo per dividere e alimentare il conflitto e rifiutare il dialogo. Superare la retorica dell’odio e costruire un dialogo civile è una responsabilità collettiva, che parte dall’esempio di chi ha maggiore visibilità, per arrivare al contributo di ogni singolo cittadino. Solo così sarà possibile ricostruire un dibattito pubblico che non si basi su etichette e attacchi, ma su rispetto e ascolto.
Chi ha creato questo clima, (bisogna tornare alla gestione della pandemia dei primi anni , e quindi ai governi Conte e Draghi), è responsabile di una frattura seria e pericolosa nella società, basta fare un giro sui social e vedere post e commenti. Stiamo assistendo a un ritorno alla logica del branco, in cui c’è l’influencer, il politico, o capetto di turno, che prende di mira qualcuno, lo bullizza con il suo clan, magari bloccando la vittima dai social sicché non possa nemmeno replicare e difendersi.
C’è chi addirittura arriva a invitare datori di lavoro a licenziare la persona. Siamo al ritorno di una certa bestialità che così l’umanità però non aveva ancora mai vissuto. Mala tempora currunt.
Le immagini riportano alcune pagine del quotidiano la “Verità” che ha raccolto le frasi d’odio di alcuni personaggi pubblici. Ma l’attualità è piena di altri esempi anche peggiori.
Si è conclusa il 2 giugno a Ginevra la 77 assemblea dell’OMS, che sta per organizzazione Mondiale della Sanità, ente che fa parte dell’ONU e a cui aderiscono 194 Stati. Scopo dell’assemblea ottenere la sovranità assoluta sulla sanità dei singoli stati, e quindi sulla salute dei singoli cittadini, tramite la firma del trattato Pandemico e dell’approvazione di alcuni emendamenti al Regolamento del 2005 (IHR). Ma giova fare qualche premessa. In particolare nonostante i membri siano i 194 Stati che aderiscono all’ONU, l’OMS è finanziata all’87% da privati.
In prima posizione tra questi (seconda, se contiamo anche quelli pubblici) la Bill e Melinda Gates Foundation, che sono gli stessi della Bill & Melinda Gates Medical Research Institute, centro di ricerca per malattie che sperimenta farmaci, soprattutto vaccini, e nel cui organigramma troviamo perlopiù persone che hanno operato nelle note Big Pharma quali: Pfizer, Biontech, Novartis, AstraZeneca, Merk, solo per citarne alcune. La Bill e Melinda Gates Foundation, giusto per fare un esempio, dei meccanismi che si verificano tra questi soggetti, ha finanziato, con 100 milioni di dollari la Coalition for Epidemic Preparadness Innovations, che, ha poi, a sua volta, girato, 55 milioni di dollari alla tedesca BioNTech, che per gli smemorati, è quella che, assieme a Pfizer ha sviluppato uno dei vaccini a mRNA.
Rimanendo tra i finanziatori privati, al secondo posto, dopo gli ex coniugi Gates, troviamo la “Gavi Alliance”, che sta per “alleanza per i vaccini” che ha il dichiarato obiettivo di vaccinare tutto il pianeta, tant’è che il 6 e 7 giugno scorso sempre a Ginevra (del resto erano già tutti lì), la Gavi ha riunito il suo Consiglio di amministrazione al termine del quale ha annunciato di voler accelerare l’immunizzazione globale, approvando il “Gavi 6.0”, ovvero la strategia per gli anni 2026-2030. Anche all’interno di Gavi, le coincidenze a volte, troviamo tutti nomi che vengono dalle solite note Big Pharm e dal Bill & Melinda Gates Medical Research Institute. Non solo. Da un punto di vista finanziario la Gavi ha come principale sponsor proprio la Bill & Melinda Gates foundation, che le sborsa ben 1807,2 milioni di dollari.
Quanto all’OMS, i privati (Gates, Gavi, Blombooberg Fundation, Vital Strategy, Sanofy (casa farmaceutica che produce i principali vaccini) Glaxo (altra casa farmaceutica che produce vaccini) finanziano, come dicevo in apertura, per l’87% dell’OMS. Vale a dire che un soggetto che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, preoccuparsi della salute pubblica in modo imparziale e senza interessi diretti, è invece totalmente in mano ai privati che producono farmaci e vaccini in via diretta e/o indiretta. Secondo voi che politica sanitaria potrebbe mai spingere un’OMS con questo DNA? Non scorgete nessun conflitto di interessi? E supponiamo, per assurdo si intende, che i farmaci che questi signori impongono all’umanità, direttamente o indirettamente, siano dannosi per la salute, è previsto un sistema di controllo indipendente e imparziale? C’è un sistema di bilanciamento di questo strapotere? No. Non c’è.
E guardate che non sarebbe la prima volta che questi soggetti fanno danni gravi alla salute pubblica. La storia ci ricorda che questi signori che vogliono vaccinare il mondo a qualsiasi costo (che per loro è sempre un guadagno), sono le stesse persone che a fronte di danni alla vita e alla salute delle persone hanno tirato dritto e cercato di nascondere danni e modalità, probabilmente per non subire perdite di bilancio. Ci sono voluti decenni per i singoli cittadini per ottenere un briciolo di giustizia, in casi quali quello dell’Oxicontin 500.000 persone morte, Mediaxal almeno 500 morti solo in Francia, Talidomide, oltre 10 mila bambini focomelici; e a Kano, in Africa, Pfizer è stata condannata sia perché non chiese mai il consenso dei genitori dei bambini, né del governo nigeriano, per inoculare un trattamento sperimentale, ( bambini usati come cavie a loro insaputa), sia perché, a causa del trattamento sanitario cui li hanno sottoposti, sono morti diversi bambini e molti altri sono rimasti cechi, o paralizzati o devono convivere con gravi malformazioni. Il Principio attivo di quel farmaco fu anche usato sugli adulti europei nel 1998 e in seguito ritirato dal mercato per l’alta tossicità epatica. Ergo altri danni. Questo è solo un assaggio dell’ “etica” delle persone che vogliono vaccinare il mondo e contemporaneamente guadagnarci miliardi di euro. A tal proposito, secondo voi, è ammissibile che a fronte di una pandemia grave e seria, come ce l’hanno descritta, gli Stati abbiano dovuto pagare fior fior di quattrini per avere i vaccini? Perché è stato permesso alle case farmaceutiche di lucrare in un momento di crisi sanitaria globale? Perché il principio di solidarietà sociale, imposto ai cittadini, nei confronti delle case farmaceutiche non è stato tirato in ballo?
E ancora, a fronte dei miliardi di euro sborsati dagli Stati ( leggi dai cittadini) 20 miliardi per la precisione, come è possibile che Ursula von Der Leyen abbia preso accordi via whatsapp con il Ceo di Pfizer, Albert Bourla? E perché hanno imposto la secretazione di questi contratti? Dove sono l’etica e la trasparenza nei confronti dei cittadini? Possibile che i cittadini, obbligati a farsi iniettare un farmaco sperimentale per poter lavorare senza che fossero ancora noti gli effetti e le reazioni avverse nel breve e nel lungo periodo, non abbiano avuto nemmeno il diritto di conoscere il contenuto dei contratti di acquisto delle dosi? Cosa c’è nelle clausole di quei contratti che i cittadini non dovevano e non devono tutt’ora conoscere, pur avendone pagato il caro prezzo, più di qualcuno con la propria vita e molti altri perdendo la salute?
Ma le domande non finiscono qui. Il New York Times ha riportato pochi giorni fa le dichiarazioni di Alina Chan, biologa molecolare del MIT e Harvard. Secondo la biologa, ma è in ottima compagnia, il virus Sar Cov 2 sarebbe uscito dal laboratorio di Wuhan, stessa città, il caso a volte, epicentro da cui si è diffusa la covid19. Già tre anni fa ormai Paolo Barnard (ex giornalista di Report) autore del libro Le origini del Virus (Chiare Lettere) , svelò, grazie all’aiuto di due tra i più importanti ricercatori internazionali “i letali segreti biologici del coronavirus, già noti ai virologi di Wuhan e ai loro amministratori politici nei primi giorni del contagio in Cina.” Da me intervistato all’epoca, Barnard oltre a ribadire che l’uscita del virus dal laboratorio “è di una straripante evidenza” alla domanda su che valore hanno allora gli studi che parlano di salto di specie, mi ha risposto: “l’autore di quello studio (uno) ha totalmente dimenticato che esistono montagne di prove-pubblicate dai cinesi per primi-… il suo è stato un atto bizzarro e ciò nonostante molti giornali, tra i quali il The Guaridan e in Italia, Repubblica, l’hanno riportato senza il minimo controllo giornalistico, e questo è quasi comico se non fosse tragico”. Fatto sta che laboratori come quello di Wuhan, alcuni dei quali producono virus davvero pericolosi, ce ne sono molti anche nel cuore dell’Europa. Vi siete mai chiesti che senso ha produrre virus modificati? Se non esistono in natura perché crearli con tutti i pericoli che ciò comporta? Non è che creano il problema per offrire la soluzione, dietro compenso? Spero in Italia sia ancora lecito porsi delle domande e ipotizzare delle risposte, sarò forse maliziosa ma ricordo che persone molto più autorevoli della sottoscritta e grandi conoscitrici delle dinamiche del mondo affermavano che “pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca.”
Ritornando all’Assemblea Mondiale della Sanità, e quindi a Bill Gates e C. nell’ultimo incontro ufficiale, non sono riusciti ad ottenere la sovranità sanitaria su milioni di cittadini, abitanti dei 194 Stati aderenti. Vuoi complici le elezioni europee, il trattato pandemico non è passato, determinanti i no di alcuni Stati tra cui Russia, Gran Bretagna e Italia. Così come il “no” a denti stretti del Presidente degli USA Joe Biden, costretto dal fatto che la metà dei governatori statunitensi (24 su 50), e 49 senatori erano contrari. Inoltre, a ribadirgli il concetto, 22 procuratori federali che hanno dichiarato illegittima la consegna della salute degli Americani ad un organo sovranazionale. Ciononostante, però, in conclusione, l’Assemblea mondiale della sanità non ha mollato la presa, non ha rinunciato al trattato, lo ha solo rimandato al prossimo anno: maggio 2025. Ricordo che quanto all’Italia ha il suo piano pandemico 2024-2028 nel cassetto almeno da gennaio 2024, e nel quale, tra le altre cose, riconosce i vaccini come la misura «più efficace» per contrastare le pandemie e conferma il ricorso alle restrizione delle libertà personali in caso di necessità comprese le chiusure, il distanziamento e l’uso di mascherine. Tutte cose che però innumerevoli studi hanno definito inutili se non dannose. Vedi l’impatto delle chiusure delle scuole sulla salute psichica dei giovani. Non mi stupirei che sia rimasto nel cassetto solo a causa delle elezioni e del forte peso che in questo frangente hanno i cittadini, non mi stupirei quindi che chiuse le urne il suddetto piano salti fuori dal cassetto.” (un mio articolo pubblicato da Il Corsaro della Sera- numero di luglio 2024)
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Esiste dunque un giudice a Berlino scriveva nella sua opera Bertolt Brecht e oggi noi possiamo adattare la frase e dire “Esiste dunque un giudice a Velletri”. Un giudice che ha riportato in Italia lo stato di diritto e che ricorda a tutti, in nome del popolo italiano, con sentenza depositata il 24 ottobre 2024 che, la normativa sul farmaco in materia di vaccini a mRNA, cd contro la covid19, è stata violata in maniera abnorme ma non solo…
Procediamo per punti. Un’ operatrice socio sanitaria ha agito in giudizio con ricorso datato 8 novembre 2021 contro l’ospedale presso cui lavorava, il San Raffaele di Roma, chiedendo fosse dichiarata l’illegittimità della sospensione inflittale dall’azienda in ottemperanza del famigerato dl. 44/2021 che all’art. 4 sanciva “al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita.. etc etc ..” Il giudice per rispondere alla ricorrente ha dovuto chiedere l’intervento di un consulente tecnico (CTU) perché, per valutare l’illegittimità o meno del provvedimento inflitto all’operatrice socio sanitaria era, ed è, di fondamentale importanza comprendere se i vaccini anticovid somministrati avrebbero davvero impedito l’infezione da SARS CoV-2 come scritto nella legge oppure no.
Ebbene il Ctu, manuale di medicina alla mano, innanzitutto chiarisce, e speriamo una volta per tutte, la differenza tra infezione e malattia, e scrive: “Una persona può essere infettata da un agente microbico – come un virus- anche senza manifestare nessuna malattia” e ancora precisa “nel caso specifico della malattia COVID-19, malattia determinata dall’infezione dell’agente infettivo Sars Cov-2- si sono adottati vaccini specifici che sono stati autorizzati per la prevenzione della malattia Covid-19 ma non della trasmissione del virus Sars Cov-2. Per contrastare la trasmissione del virus sono state adottate diverse misure di contenimento (come i “lock down” ed il “distanziamento sociale”).
Sul punto per vero si era già espressa la stessa Aifa che in risposta al Foia dell’associazione Arbitrum, il 19 luglio 2024, ha dichiarato: “allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov2”. E ricordiamo che sempre AIFA, già nel 2021, nel suo sito ribadiva che i vaccinati possono, nonostante l’immunità protettiva, contagiare chi sta vicino (motivo per cui si devono continuare ad adottare, se pur vaccinati, le misure di protezione anti COVID-19).
A fronte di ciò il giudice ha dovuto dichiarare, quindi ,che risulta accertato in giudizio che non esiste documentazione di Aifa o di Ema che consenta di utilizzare i vaccini a carico de SSN indicati per la prevenzione della malattia Covid 19 anche per la prevenzione dell’infezione da SARS Cov 2 , ma, a questo punto, il giudice aggiunge pure un’altra tessera al mosaico in costruzione che mostrerà un giorno il voltò della verità in questa brutta faccenda, ovvero, scrive “l’erronea rappresentazione legislativa relativa all’imposizione dell’obbligo vaccinale di cui all’art. 4 d.l. 44/21 cit. al fine di prevenire la trasmissione dell’infezione da SARS Cov 2 ha certamente indotto le persone vaccinate ad assumere comportamenti non precauzionali ai fini della trasmissione dell’infezione (ad esempio contatti ravvicinati con soggetti fragili), sulla base dell’erronea convinzione che non trasmettessero l’infezione, circostanza invece questa scientificamente non esclusa, contribuendo invece paradossalmente alla diffusione dell’infezione.
Altro punto toccato dalla sentenza è quello relativo alla violazione di un’altra norma la l. 648/1996, normativa che sancisce quando possono essere utilizzati dei farmaci off label, fuori dalle indicazioni di scheda tecnica. Ebbene , il Giudice afferma che risulta accertato in giudizio che in base alla legge di riferimento n. 648/1996 non risulta che sia mai stato autorizzato dal CTS di AIFA l’utilizzo a carico del SSN di qualche vaccino per la prevenzione della trasmissione del virus Sars-CoV-2. Questa autorizzazione – precisa- non poteva infatti essere data per difetto dei presupposti normativi necessari”. E infatti 1) non c’erano studi conclusi di fase II pubblicati sull’indicazione proposta; 2) nel sito AIFA non è mai stato pubblicato l’elenco previsto per legge con esplicitata la nuova indicazione autorizzata; 3) in ogni caso l’’applicazione della l. 648 si riferisce a farmaci da somministrare a persone con una determinata malattia e non ai sani, come è avvenuto invece per la somministrazione dei vaccini.
E ancora, considerato che l’operatrice socio sanitaria ricorrente era guarita dalla malattia covid19 , la sentenza affronta anche questo tema: I guariti potevano essere vaccinati? Era scritto nelle schede tecniche dei vaccini che si potevano inoculare? Ebbene il giudice, sempre a fronte dei chiarimenti dell’CTU, dichiara qualcosa che mai era stato annunciato in un’ aula di tribunale : “Nelle schede tecniche dei vaccini anti Covid-19- scrive il giudice- non è mai stata rappresentata la possibilità di poter utilizzare tali farmaci su persone con pregressa malattia (o positività ad un tampone quindi nel caso di una malattia asintomatica), di poter considerare una guarigione (o positività ad un tampone quindi nel caso di una malattia asintomatica) come una dose, di poter ritenere sicura la vaccinazione di una persona con pregressa malattia (o positività ad un tampone quindi nel caso di una malattia asintomatica) dopo un determinato periodo di tempo.” A fronte di ciò il CTU ricorda pure, che i guariti non hanno fatto parte delle sperimentazioni, sono stati esclusi come affermato dalle stesse case farmaceutiche produttrici del vaccini; di queste dichiarazioni ne riportiamo una su tutte, quella di Pfizer che dice “Sono state escluse ( dalla sperimentazione) le persone con una precedente diagnosi clinica o virologica di Covid-19 o infezione da SARS-CoV-2. Ciò detto il CTU tuona in tre tempi:
In nessuna parte delle relative schede tecniche (RCP) dei vaccini anti Covid-19 vengono mai citate le persone guarite o con pregressa malattia come possibili destinatari della vaccinazione;
In nessuna parte delle relative schede tecniche (RCP) dei vaccini anti Covid-19 viene mai citata la possibilità di considerare una guarigione come possibile sostituzione analoga di una dose di vaccino;
In nessuna parte delle relative schede tecniche (RCP) dei vaccini anti Covid-19 viene mai citata la possibilità di una tempistica di possibile vaccinazione di una persona con pregressa malattia affinché questa possa considerarsi non solo efficace ma, soprattutto, sicura. Per i motivi sopra esposti non solo non sarebbe consentito dalla scheda tecnica vaccinare una persona con pregressa malattia ma tale eventualità esporrebbe un eventuale destinatario di tale trattamento sanitario ad un potenziale pericolo di vita non avendo, le stesse ditte produttrici dei vaccini, mai analizzato la sicurezza delle somministrazioni dei loro farmaci sulle persone con pregressa malattia né da un punto di vista numerico di dosi e guarigioni, né individuando finestre temporali per considerare tali somministrazioni efficaci e soprattutto sicure” e infatti, ricordiamo noi, che inizialmente le dosi per ottenere l’immunizzazione dovevano essere due, poi improvvisamente hanno iniziato a parlare di tre e poi quattro (e oggi c’è chi ha fatto la sesta) e tutto in questo contesto di violazioni e pressapochismo.
In definitiva, la giudice, che ha anche affrontato il principio del consenso informato, chiude scrivendo “La norma espressa dall’art. 4 comma 4 del d.l. n. 44/2021 conv. in L. n. 76/2021 deve ritenersi illegittima per violazione dell’art. 32 Cost., dell’art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea , per violazione degli artt. 5 e 26 della Convenzione di Oviedo, vincolante per l’Italia, per compressione del diritto fondamentale dell’uomo al trattamento sanitario sulla base del consenso libero e informato e per compressione del diritto al lavoro di cui all’art. 4 Cost., e per effettiva insussistenza della finalità della tutela della salute pubblica, non essendo idonei i vaccini autorizzati alla prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS COV 2. Insomma, questa sentenza suona proprio come uno schiaffo preciso e pesante a tutte le istituzioni, in particolare a quelle che per definizione si sarebbero dovute preoccupare di proteggere la salute delle persone.
Tutti i punti trattati nella sentenza, sono stati inoltre ampiamente anticipati e approfonditi in questo blog negli ultimi anni in cui mi sono sempre preoccupata di denunciare, dati alla mano, le irregolarità cui stavamo assistendo. La violazione della normativa del farmaco e la vaccinazione dei guariti a spregio di ogni garanzia sono stati affrontati grazie alla competenza del dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero, esperto nella normativa del farmaco che vede per una volta le proprie argomentazioni diventare sentenza , e portare quindi il valore e l’affermazione della legge, almeno in un caso, quello giudicato da un Giudice a Velletri.
“Pazienta per un poco: i calunniatori non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: presto la vedrai apparire per vendicare i tuoi torti.” Ad Maiora Semper
Tre ingegneri specializzati nella elaborazione dei dati statistici hanno studiato tutte le cifre relative alla mortalità in Italia rese note dall’Istat degli ultimi anni confrontandole con quelle del quinquennio 2015-2019; scopo, rispondere a una domanda molto seria: gli italiani stanno morendo di più da tre anni a questa parte?
Vi anticipo già che la risposta degli intervistati è purtroppo positiva: La mortalità non solo è aumentata generalmente, ma i giovani sono quelli che muoiono di più. Solo in Lombardia la mortalità delle adolescenti (quindi genere femminile) è aumentata del 60% . E poi nell’andamento dei numeri vi sono molte altre stranezze, tra queste la totale assenza dell’effetto Harvesting.
Ci spiegano i dati e le conclusioni a cui sono arrivati, Stefano Albertini ingegnere elettronico impegnato nel settore energetico e Giovanni Trambusti ingegnere elettronico che ha pubblicato più di 20 libri sulla Computer Graphics e oltre 300 articoli didattici su riviste di informatica nazionali. L’ing. Trambusti si occupa professionalmente dell’elaborazione di archivi informatici e della loro analisi statistica. Nella primavera del 2020 ha anche sviluppato un software per la rappresentazione grafica dei dati ISTAT, e successivamente dei dati europei e internazionali.
Eugenio Florean che è il terzo ingegnere del gruppo lo ascolteremo in un’intervista a parte.
Alle richieste contenute nel Foia del 20 giugno 2024 dell’Associazione Arbitrium di cui abbiamo parlato qui e qui sono arrivate le risposte da Ministero della Salute, Iss, e Aifa. Il primo con tre righe, tre, afferma che non risultano documenti riferibili alle istanze. Sarebbe quindi lecito, così fosse, pensare che il Ministero e il ministro Speranza abbiano quindi imposto una politica vaccinale senza vi fossero documenti, studi, ricerche analisi? Sarebbe molto grave, ma lo scrivono loro. L’Iss invece rimbalza il problema Aifa e la nota tattica dello scarica barile e scrive testualmente :“si rappresenta che i dati e le informazioni oggetto della Vs. richiesta non rientrano nell’ambito di competenza proprio di questo Istituto. Si ritiene, piuttosto, che la competenza esclusiva a fornire i dati e le informazioni oggetto della predetta istanza di accesso interessi l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla quale, pertanto, con la presente, la stessa viene tramessa (cfr. All.to), ad ogni buon conto, per le valutazioni e gli eventuali adempimenti di competenza.” Infine, Aifa, rimasta con il cerino in mano, risponde, e la premessa è già tutto un programma: “Preliminarmente, occorre specificare – scrivono i burocrati- che l’istanza non può essere trattata come un accesso documentale, ai sensi degli artt. 22 e ss. della legge n. 241/1990, non avendo codesta associazione fornito indicazione e/o specificazione dell’interesse e della motivazione sottesi all’istanza. È noto infatti che, secondo giurisprudenza costante, la “legittimazione a richiedere l’accesso agli atti amministrativi presuppone la dimostrazione che gli atti oggetto dell’istanza siano in grado di spiegare effetti diretti o indiretti nella sfera giuridica dell’istante; la posizione da tutelare deve risultare comunque collegata ai documenti oggetto della richiesta di accesso; il rapporto di strumentalità appena descritto deve, poi, apparire dalla motivazione enunciata nella richiesta di accesso”. Come a dire che non vi sono effetti diretti negli associati che hanno subito, come tutti noi, una campagna vaccinale e, nella maggior parte dei casi anche una vaccinazione obbligatoria di massa che ha prodotto a più di qualcuno danni gravi alla salute, fino addirittura alla morte. Dopo l’infelice premessa comunque Aifa qualche risposta l’ha data e sinceramente sembrano tutte molto interessanti. Ne evidenzio solo due (per evitare una lungaggine eccessiva). Primo, ha messo nero su bianco (ma già lo facevano le schede tecniche dei vaccini) che nessuno dei vaccini covid19 approvati presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dell’agente Sars cov 2. L’indicazione terapeutica per la qual sono stati approvati i vaccini covid 19 è riportata nei rispettivi RCp paragrafo 4.1.” Su questo blog lo abbiamo ripetuto miliardi di volte facendo anche vedere le schede tecniche dei vaccini. Ciò nonostante abbiamo sentito dire a grandi personaggi, con la presunzione di voler guidare uno Stato: “Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono” e ancora «Il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. In questo senso è una misura che, nonostante abbia chiaramente delle difficoltà di applicazione, è una misura che dà serenità, non che toglie serenità. Grazie». Non mi pare Mario Draghi si sia ad oggi ancora scusato per le fallaci affermazioni fatte durante la pandemia tra cui questa appena indicata e definita tra l’altro affermazione non corretta addirittura da Open che è tutto dire!
Lo ripetiamo per la milionesima volta, nessun vaccino al mondo impedisce e può impedire la trasmissione del virus. I vaccini possono impedire solo ( quando sono fatti in modo corretto) l’insorgere della malattia fornendo al sistema immunitario gli strumenti (anticorpi) che permettono di debellare il virus entrato nel corpo. Ma, i vaccini covid19 non sono stati capaci di ottemperare nemmeno a questo unico scopo, posto che le persone si sono ammalate e continuano ad ammalarsi nonostante 4, 5, 6, 7 dosi.
Tra le risposte di Aifa giova anche notare che l’Ente ammette chiaramente anche la violazione alla normativa del farmaco: “…è stato necessario- scrive Aifa- per motivi epidemiologici legati all’emergenza COVID-19, rendere disponibili i vaccini autorizzati da EMA anche per indicazioni aggiuntive rispetto a quella originaria (es. dose addizionale e dose di richiamo), anche prima della loro successiva autorizzazione da parte di EMA stessa. In molti casi, infatti, tale inserimento derivava da specifiche esigenze epidemiologiche e rispondeva alla necessità di rispondere a considerazioni e raccomandazioni di autorità sanitarie quali EMA, ECDC e WHO. In questo contesto, la dispensazione dei suddetti vaccini ai sensi della L. 648/96 è stata effettuata, tenuto conto delle evidenze disponibili, in stretta collaborazione con le altre istituzioni sanitarie del Paese (Ministero della salute, Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso il Dipartimento di Protezione Civile e ISS) per garantire la migliore risposta all’epidemia, anche in considerazione dei diversi scenari epidemiologici che di volta in volta si sono susseguiti.”
Aifa parla di “Evidenze disponibili” che però, guarda caso, non hanno e soprattutto non hanno mai avuto e viene il legittimo sospetto non le abbiano tanto meno mai visionate: faceva tutto Ema. Lo dichiara il Ministero della Salute e lo ribadisce l’ISS che rimbalza infatti la risposta al Foia ad Aifa. Sul punto ricordo che due anni fa un pool di avvocati, dell’associazione IDU (Istanza Diritti Umani) e dell’associazione DUS (Diritti umani e salute) scoprirono infatti che le succitate istituzioni italiane non possedevano nemmeno i documenti necessari a verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anti Covid!!
Detto in altro modo non avevano gli studi, perché non c’era tempo per farli, hanno violato la legge e si giustificano dicendo che c’era una pandemia e che si sono fidati di Ema. Buttando letteralmente nella latrina insieme a una tradizione di millenni di storia del diritto, la normativa italiana prevista proprio ed esclusivamente per salvaguardare la salute dei cittadini. Questo in estrema sintesi.
Se poi andiamo a vedere tutte le altre risposte è tutto un rimandare all’Ema a partire dalla premessa “Nel merito, per quanto di competenza della scrivente Agenzia, appare opportuno ricordare che tutti i vaccini antiCOVID-19 sono stati autorizzati con procedura centralizzata, che è coordinata dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)”.
A fronte di dette risposte fumose, insufficienti, che pare, ma potrei sbagliarmi, vogliano nascondere la verità anzicchè aiutare a scoprirla, l’Associazione Arbitrium, il 20 agosto 2024 ha inviato un altro Foia, 14 pagine di domande alle quali gli Enti interpellati ( Aifa, ISS, Ministero della Salute in primis) sono chiamati a rispondere in maniera chiara, con un sì o un no. Il contenuto del documento in dettaglio lo potete apprendere nell’intervista agli avvocati Valeria Panetta e Manola Bozzelli, presidente e vice dell’Associazione Arbitrium.
Qui aggiungo solo che alla base dell’importanza e urgenza delle risposte a tutti i quesiti, nessuno escluso, vi sono evidenti ragioni di salute pubblica come ben sottolineano gli avvocati nella missiva spedita. Speriamo vivamente Aifa, Ministero della Salute & C. non perdano un’altra occasione per svolgere uno dei compiti per cui sono state create : tutelare la nostra salute.
Il 30 giugno è stato pubblicato su Microorganisms, rivista biomedica di prima fascia (indicizzata, su PubMed e Medline, Impact Factor 7,5), un articolo fondamentale a firma Alessandria, Malatesta, Donzelli, Berrino perchè fa fare un importante passo avanti verso la verità rispetto ai vaccini cd anticovid. Il lavoro – rifiutato da E&P cui era stato inviato in prima istanza nonostante parere favorevole dei revisori – ha trovato comunque ancora più degna pubblicazione.
Lo studio rianalizza i dati della mortalità complessiva in provincia di Pescara pubblicati da Rosso e altri, distinti fra vaccinati e non vaccinati COVID. Risultato , dopo aver corretto errori metodologici significativi dello studio di Rosso, è risultato che non solo che non vi e’ alcuna riduzione della mortalità per i vaccinati ma anzi, per quelli con 1 e 2 dosi il rischio di morte è superiore rispetto al lavoro originale, e per quelli con 2 o 3 dosi vi è una significativa perdita di speranza di vita che, rapportata all’intera durata media della vita, può essere stimata attorno a qualche mese. Il lavoro è importante- dicono i membri del Commissione tecnico scientifica indipendente – “perché (di)mostra al meglio delle attuali possibilità che le vaccinazioni antiSARS-CoV-2, ribattezzate antiCOVID-19 da quando è diventato notorio che non proteggano dall’infezione, non hanno protetto neppure dalla mortalità totale, anzi” e ancora specificano “ Questo è stato possibile in quanto lo studio:
ha utilizzato dati di mortalità totale suddivisi per stato vaccinale (in poche parti del mondo i dati sono stati presentati in questo modo fondamentale: l’esempio più noto sono i dati ONS per l’Inghilterra, che arrivano con il follow-up fino a maggio 2023, ma dopo hanno [scandalosamente] interrotto le pubblicazioni…!)
ha corretto o per l’Immortal-time bias, che affligge gran parte degli studi osservazionali di questo tipo
ha corretto anche per il Confounding by indication bias al meglio delle informazioni attualmente disponibili nel dataset relativo, grazie a un’analisi multivariata che ha tenuto conto delle patologie individualmente presenti prima della morte.”
Scienziati di rilievo mondiale come il matematico e Professore di Rischio Norman Fenton e lo statistico bayesiano Prof. Martin Neil (della Queen Mary University di Londra) avevano già espresso un forte appoggio a questa ricerca quando era comparsa in preprint sul repository di Epidemiologia e Prevenzione (dov’è tuttora pubblicata nella versione non migliorata con i suggerimenti e rilievi dei revisori). Adesso sono subito tornati a congratularsi sul loro celebre Where are the Numbers?Update: Italian study showing a reduction in life expectancy with increased covid vaccination has been published (substack.com).
Urge ricordare inoltre che in ogni caso i dati utilizzati si riferiscono solo al numero di persone morte nei 14 giorni successivi alla vaccinazione mentre il vaccino ben potrebbe aver causato e causare effetti anche nei giorni successivi.
Sono ormai più di due anni che molte associazioni di legali , sanitari e ricercatori chiedono documentazioni e studi relativi alla vaccinazione imposta alla popolazione, allo Stato Italiano, che non solo non risponde, cosa già gravissima per uno Stato democratico, ma in più continua a consigliare vaccinazioni cd anti covid, che anti covid non lo sono affatto data l’efficacia dello 0,7. L’ultimo appello alla trasparenza e al rispetto della salute del popolo italiano allo Stato proviene dall’Associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili. Se le istituzioni continueranno a non risponderanno si procederà per le vie legali. Nell’intervista video l’avv. Valeria Panetta e l’avv. Manola Bozzelli.
Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e il carcere di massima sicurezza vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni. Lo ha annunciato nella notte WikiLeaks dopo la notizia dell’accordo di dichiarazione di colpevolezza raggiunto con la giustizia americana. Assange era accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati relativi alle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010.
Il giornalista ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato relativo al suo ruolo in quella che per gli americani è una violazione di materiale classificato americano, l’accordo di cui non sappiamo ancora tutti i dettagli come gli consentirà di evitare la reclusione negli Stati Uniti e di tornare in Australia. Il patteggiamento deve ancora essere approvato da un giudice federale. «Assange è libero» ha annunciato Wikileaks, che riporta che l’australiano, 52 anni, ha lasciato la prigione di Belmarsh lunedì mattina, è stato rilasciato dalla giustizia britannica nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted a Londra, da dove si è imbarcato su un aereo e halasciato il Regno Unito.
Allego lettera che l’associazione ARBITRIUM – Pronto Soccorso Giuridico (mai nome fu più azzeccato) ha inviato alle istituzioni, tutte, dal Ministero della Salute, al Presidente del Consiglio , all’Aifa , Istituto di Sanità etc. etc…
ISTANZA PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA 2, DEL D.LGS. 33/2013, COME MODIFICATO DAL D.LGS. 97/2016, NONCHÉ AI SENSI DELLA L. N. 241/90 L’associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili, in persona delle sottoscritte, Avv. Valeria Panetta, in qualità di Presidente e dell’ Avv. Manola Bozzelli, in qualità di Vicepresidente, raccoglie fra i propri iscritti persone che possono essere raggruppate nelle categorie destinatarie del DL 44/21 e s.m.i. in conseguenza del quale i nostri iscritti sono stati obbligati alla c.d. vaccinazione anti covid 19. Corre l’obbligo, pertanto, che gli Enti in indirizzo chiariscano in via definitiva alcuni aspetti, relativi ai vaccini c.d. anti covid-19 che, finora -peccando di eccessiva laconicità, se non addirittura di un assordante silenzio- non sono stati espressi, se non per caratteri generali ed apodittici… Continua nel file allegato
Perché? Si tratta di armi biologiche contro la popolazione mondiale?
Così pare da studi pubblicati e resi noti dalla McCullough Foundation, organizzazione senza scopo di lucro von sede a Dallas (Texas- USA). A finanziarie queste operazioni, sempre lui : BILL GATES con la sua fondazione.
La Fondazione Gates ha donato 9,5 milioni di dollari alla UW-Madison e al ricercatore principale Yoshihiro Kawaoka per modificare i virus H5N1 in modo che riconoscano preferenzialmente i recettori di tipo umano e si trasmettano in modo efficiente nei mammiferi.
Il denaro @gatesfoundation è stato utilizzato anche in un progetto guidato sia da Yoshihiro Kawaoka che da Ron Fouchier (aveva precedentemente modificato l’H5N1 per renderlo trasmissibile per via aerea ai furetti presso l’Erasmus Medical Center), dove hanno fornito le due mutazioni aggiuntive che sarebbero state necessarie per il virus egiziano H5N1 e creare varianti con le “caratteristiche di trasmissibilità” dei mammiferi identificate nello studio Kawaoka.
Ciò indica che @gatesfoundation ha finanziato attività di tipo bioterroristico che coinvolgono l’H5N1, fornendo progetti per altri malintenzionati che potrebbero voler creare un’arma biologica.
l Kansas fa causa a Pfizer per il vaccino Covid: “Ha ingannato su rischi ed efficacia”.
Il procuratore generale Kobach è stato preciso sugli addebiti mossi alla casa farmaceutica, Pfizer avrebbe “omesso, nascosto e soppresso” dati significativi sulla sicurezza del vaccino anti Covid, in particolar modo relativi a:
conseguenze sulle donne incinte;
Sviluppo di patologie cardiache come pericardite e miocardite;
Capacità di spezzare la catena della trasmissione
efficacia contro le varianti del coronavirus SARS-CoV-2. Il patogeno pandemico, da quando è emerso come ceppo selvatico a Wuhan (Cina) alla fine del 2019, si è infatti evoluto in modo significativo nel corso degli anni. Oggi la variante dominante negli USA è KP.3, facente parte della famiglia FliRT e figlia di Omicron, a sua volta isolata per la prima volta in Sudafrica alla fine del 2021.
La risposta della casa farmaceutica
Il procuratore Kobach accusa Pfizer di aver commercializzato il suo vaccino come sicuro e, a causa del comportamento addebitato nelle motivazioni della citazione in giudizio, avrebbe di fatto messo a rischio la salute dei cittadini del Kansas. Per tutto questo la Stato americano chiede “sanzioni pecuniarie civili, danni e provvedimenti ingiuntivi da dichiarazioni fuorvianti e ingannevoli fatte nella commercializzazione del suo vaccino COVID-19”, come riportato dal Kansas Reflector. La casa farmaceutica ha risposto a stretto giro alle accuse in una nota citata dallo stesso quotidiano. “La società ritiene che la causa dello Stato non abbia merito e risponderà alle accuse a tempo debito. Pfizer è profondamente impegnata nel benessere dei pazienti che serve e non ha priorità più alta che garantire la sicurezza e l’efficacia dei suoi trattamenti e vaccini”, ha sottolineato il colosso farmaceutico con sede a New York. In un’altra citazione riportata da Reuters, l’azienda ribadisce che le sue dichiarazioni relative al suo vaccino contro la COVID-19 “sono state accurate e basate sulla scienza”.
È chiaro che il team di legali di Pfizer risponderà in tribunale punto per punto alle accuse di Kobach e sarà necessario attendere il prosieguo del processo. https://t.me/MariannaMaior
Chi tra i candidati alle prossime Europee ha dichiarato di aderire all’Appello della Commissione Tecnico Scientifica Indipendente?
La Commissione tecnico Scientifica Indipendente ha inviato vari Comunicati ai membri del Governo, ai Parlamentari e ai Consiglieri Regionali, invitandoli a dichiarare che si impegnano a:
non aderire a un Nuovo Trattato Pandemico né agli emendamenti ai Regolamenti Sanitari internazionali OMS, o quanto meno ad annunciare un voto contrario se non sarà posposto il voto di almeno 4 mesi (come da RSI in vigore) per una seria valutazione e pubblica discussione delle modifiche proposte
a rigettare la prima bozza circolata di Piano Nazionale di Preparazione e Risposta a pandemie respiratorie (v. Comunicato CMSi 12), che impegnerebbe l’Italia a fare in sostanza ciò che l’OMS sta cercando di far passare in Maggio. L’approvazione, senza affrettate forzature, di un testo riformulato con l’apporto anche di esperti indipendenti, non implicati nella passata gestione della pandemia, andrebbe preceduta da un ampio dibattito pubblico, cui la CMSi si candida a partecipare
a garantire la libertà di espressione e di informazione, e a promuovere confronti scientifici aperti, contrastando norme internazionali (di qualsiasi provenienza: OMS, Europa o altri Organismi) o nazionali che li ostacolino, con il pretesto di impedire la cosiddetta «disinformazione». La disinformazione dev’essere soggetta a discussione, e va tenuta ben distinta da quanto può essere da censurare, come un effettivo incitamento alla violenza fisica.
Io mi permetto solo di dire e ricordare, a chi andrà a votare, che i vari soggetti (Presidenti del Consiglio e Ministri) che hanno preso decisioni criminali nel periodo della pandemia, lo hanno sempre fatto con un appoggio del parlamento quasi totale; deputati e senatori eletti da noi hanno permesso che accadesse tutto ciò che è accaduto. Impariamo a votare quindi e non confermiamo il voto a chi ha venduto la nostra salute. In Europa mandiamo chi difende la nostra salute. Ad Maiora
Cosa stanno decidendo a Ginevra nel corso della 77ma Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra è iniziata il 27 Maggio e che si concluderà il 1 Giugno? Al momento sappiamo solo che se il Trattato Pandemico passasse così come voluto dalla mente (perversa) degli ideatori, spoglierebbe della sovranità sanitaria i singoli stati a favore dell’OMS. Ne parliamo in questa intervista con due membri della Commissione Tecnico Scientifica Indipendente: il dott. Alberto Donzelli, medico specialista in Igiene e Medicina preventiva e in Scienza dell’Alimentazione, già membro del Consiglio Superiore di Sanità, Presidente Fondazione Allineare Sanità e Salute e la dott. ssa Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo, Comitato scientifico Fondazione Allineare Sanità e Salute. Ad Maiora
Ricordo sempre che le interviste e quanto pubblicato in questo blog, così come nel mio canale telegram è frutto di lavoro che svolgo gratuitamente senza alcun sostegno, vi dedico tempo e impegno, se vorrete quindi darmi una mano almeno da permettermi la copertura dei costi del blog ve ne sarei grata. qui il link per la donazione https://mariannamaior.com/donazioni/
Consiglio regionale: all’unanimità, da sinistra a destra, ha approvato la legge per l’aumento della copertura vaccinale anti Papilloma virus umano e la prevenzione della bronchiolite. Nella sostanza la legge stabilisce che “l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle ASL di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino.”
i promotori della proposta di legge sono i due consiglieri Fabiano Amati e Pierluigi Lopalco, di Azione i quali hanno spiegato che la loro iniziativa: “È una strategia d’urto mai utilizzata in Italia che “subordina ad un colloquio informativo, finalizzato alla vaccinazione anti-Hpv, l’iscrizione a scuola” di una specifica fascia di età di ragazzi. Nello specifico, si tratta di una strategia per rendere la rete informativa a maglie strettissime, così da ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza.
Ma è costituzionale questa legge ed è corretta questa modalità che agisce anche sul piano psicologico per indurre alla vaccinazione?
Ne parliamo con Daniele Trabucco, professore universitario strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la Scuola Superiore per Mediatori linguistici, Istituto di grado universitario «san Domenico» di Roma, e Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico.
Nel mentre stavo montando l’intervista è uscita una notizia molto interessante e significativa ovvero che il Garante della Privacy ha chiesto chiarimenti alla Regione Puglia sull’obbligo di certificazione HPV. Nello specifico il Garante per la protezione dei dati personali ha ricordato alla regione Puglia che il Regolamento europeo sancisce un generale divieto di trattamento dei dati sulla salute, a meno che non ricorrano specifiche esenzioni. L’Autorità precisa inoltre che, sulla base della normativa di settore, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione può essere richiesta dal personale scolastico esclusivamente nei casi di vaccinazioni obbligatorie. Tenuto conto della particolare delicatezza dell’iniziativa, che vede coinvolti anche gli studenti minorenni, il Garante ha dunque invitato la Regione a far pervenire, entro 30 giorni, ogni elemento di informazione utile alla valutazione del caso.
GEOINGEGNERIA: la causa o l’effetto dei cambiamenti climatici?
Cosa significa dominare il clima? Perché sono depositati innumerevoli brevetti diretti a realizzare questa tecnologia? Oscurare il sole che conseguenze può portare? Ne parlo a Ad Maiora con il Maresciallo Roberto Nuzzo dell’aeronautica militare. Il maresciallo, in riserva, da qualche anno ha scoperto, attingendo anche a dossier segreti della Cia, cosa c’è dietro la Geoingegneria e quindi alle scie che vediamo segnare ripetutamente i nostri cieli. Tutti i link e il materiale dopo il video
2) Rapportodel DEFENCE TECHNICALINFORMATION CENTER“Il tempo come moltiplicatore di forza: possedere il tempo nel 2025“<<Nel 2025, le forze aerospaziali statunitensi potranno controllare il clima sfruttando le tecnologie emergenti e concentrando lo sviluppo di tali tecnologie sulle applicazioni di guerra . Tale capacità offre al combattente gli strumenti per modellare lo spazio di battaglia in modi mai possibili prima.>> (tradotto in italiano): https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:2a4ec18c-ba30-421e-bbf3-02509d4fef04 (originale) https://apps.dtic.mil/sti/citations/ADA333462
Nel 1996 le forze armate statunitensi furono presentarono la straordinaria ricerca intitolata “OWNINGTHE WEATHER IN 2025“ (che è un Project Air Force USA) https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:6b7aa4a6-96a2-43d7-9e30-b9c7be458a60 <<Questa ricerca ha delineato la strategia per utilizzare la modificazione meteorologica non solo come moltiplicatore di forza da realizzare obiettivi militari sul campo di battaglia, ma anche per acquisire capacità di alterazione globale dei modelli climatici che influenzeranno i loro fattori determinanti nei prossimi 30 anni.>>
3) MODIFICAZIONE DEL METEO BENIGNA “Benign Weather Modification”Diparimento della Difesa USA Link documento originale (pdf) https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:90b18236-f23e-4a45-b30b-f509f6a9a9f2 Link documento tradotto (pdf) https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:89b5277a-495a-419a-b1a7-95ea1a85efd3 <<Questo tipo di modificazione meteorologica è chiamata modificazione meteorologica benigna (Benign Weapon Modification): “Qualsiasi danno causato da BWM è strettamente un effetto secondario. Per le operazioni militari, il BWM è un modo per potenziare le azioni amichevoli o impedire le azioni nemiche. La nozione generale di modificazione meteorologica tende a creare una risposta negativa in molti ambienti”>>
6) GEOINGEGNERIA – Rapporto“Difese operative attraverso il tempoControllo nel 2030″: La geoingegneriacome strumento di guerra contro learmi DEW (Direct Energy Weapon) Link originale https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:f3f5cd7f-cb22-4d20-919d-8fb433e96965 Tecnical DefenceInformationCenter (in italiano PDF) https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:1586a507-515f-4b9b-865d-9282cfba4801 <<Gli Stati Uniti hanno stabilito di incorporare la difesa contro le armi ad energia diretta (DEW -direct energy weapon) con la stessa intensità utilizzata sviluppando difese antimissile balistiche. Uno dei maggiori inconvenienti dei sistemi ottici o ad energia diretta è l’incapacità di penetrare nuvole o nebbia densa. I progressi tecnologici sono cominciando a portare i fenomeni meteorologici sotto il nostro controllo. Una potenza di calcolo notevolmente aumentata e sistemi di distribuzione micronizzati ci consentiranno di creare perturbazioni specifiche nelle condizioni atmosferiche locali. Queste perturbazioni consentono la capacità immediata e duratura di creare nebbia localizzata o formazioni di strati di nubi che proteggono risorse critiche da attacco con armi basate sull’energia. Il futuro della nanotecnologia consentirà la creazione di formazioni di nubi stratificate per sconfiggere il DEW e gli attacchi otticamente mirati alle risorse degli Stati Uniti. Concentrarsi sul controllo meteorologico in modo difensivo isolato aiuta ad alleviare il timore di una distruzione diffusa del personale e delle proprietà non militari>>
7) HAARP (High-frequency Active Auroral Research Program) Link del dossier: https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:84318a2d-314d-4ca6-8d4c-b2c3b6943733 Il programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) è un programma dell’Università dell’Alaska che studia la ionosfera. <<Nel 2005, l’Air Force ha dichiarato: La modifica del clima diventerà parte della sicurezza nazionale e internazionale e potrebbe essere eseguita unilateralmente. Potrebbe avere applicazioni offensive e difensive e persino essere utilizzata per scopi di deterrenza. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e tempeste sulla terra o di modificare la meteorologia spaziale e la produzione di condizioni meteorologiche artificiali fanno tutte parte di un insieme integrato di tecnologie che possono fornire un sostanziale aumento della capacità degli Stati Uniti, o degradazione in un avversario, di raggiungere la consapevolezza, la portata e il potere globali.>>
8) DEW – Direct Energy Weapon (ARMI AENERGIA DIRETTA) Link del dossier: https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:a42c1e61-9664-4a6f-9278-e0206ec0aa43 DEFINIZIONE: <<Le armi ad energia diretta (DEW) sono definite come sistemi elettromagnetici in grado di convertire l’energia chimica o elettrica in energia irradiata e focalizzarla su un bersaglio, provocando danni fisici che degradano, neutralizzano, sconfigge o distruggono una capacità avversaria.>>
14.1) ILSENATO DELTENNESSEEHA APPROVATO UN DISEGNO DI LEGGE CON CUI VIETA LA DISPERSIONE DI AEROSOL (GEOINGEGNERIA)MA ANCHE ALTRI SEI STATI STANNO LEGIFERANDO IN TAL SENSO Link dossier (PDF) https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:92ad41bd-cde6-4b4a-993f-194f2b4321a5 A seguito della normativa federale, imposta dall’amministrazione Biden, in merito alla volontà di imporre la geoingegneria per legge (non più in modo clandestino) sette Stati si stanno opponendo emanando una legge statale.
Una puntata che aiutata a capire meglio un fenomeno che se allora era evidente oggi, a 16 anni di distanza è diventato anche preoccupante, e ciò in quanto oggi il cielo è quotidianamente invaso da queste scie, vedere il cielo terso è una rarità. Inutile dire che quando compaiono questi linee poco dopo il cielo diventa nuvoloso e comincia a piovere. A breve altri approfondimenti rimanete connessi con il mio canale telegram, e qui nel mio blog Mariannamaior.com
A Momenti Particolari, trasmissione che conduco su il13tv, ospite straordinario, il Prof. Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. E’ direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it).
Il prof. Ventura, tra le altre cose, ha scoperto come stimoli fisici – quali campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa, campi radioelettrici e la vibrazione meccanica, inclusa quella sonora – siano in grado di modificare sostanzialmente il destino cellulare, ivi comprese le cellule staminali. I suoi studi hanno dato impulso alla “meccanobiologia”, portando strategie innovative di “Medicina Rigenerativa” basate sulla stimolazione del nostro intrinseco potenziale di auto-guarigione.
In altre parole ha scoperto che le cellule reagiscono alla luce e ai suoni vedono e sentono.. più di noi :-). Nell’intervista potrete vedere un’immagine straordinaria, meravigliosa di una cellula che .. prende una stella di luce 🙂
Mi pare fosse il filosofo Blaise Pascal ad aver detto una cosa del tipo l’eccezione non conferma la regola per il semplice fatto che la disattende e questo dovrebbe darci della fiducia .. In realtà nella classe medica vi confesso che personalmente di fiducia oggi ne ho davvero poca. Perchè dico questo ? Mi riferisco all’intervento del dott. Paolo Schicchi a Brescia all’assemblea del 17 marzo, in questa occasione il medico su citato ha infatti preso la parola e ha avuto il coraggio di dire la sua opinione. Coraggio sì, perché oggi dire la propria opinione è diventato un atto di coraggio. Pensate un po’. Nel nostro occidente liberale.. se non sei allineato, se le tue opinioni non sono gradite .. non lo sei neppure tu. Alla faccia dell’art. 3 della costituzione italiana che recita, ci tengo a ricordarlo : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali./È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Rileggetelo quante volte volete, e fatene volantini o meglio biglietti da visita e distribuitelo… e dell’art. 21: “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Rileggeteli quante volte volete, e fatene volantini o meglio biglietti da visita e distribuiteli…
Ritornando al dott. Schicchi lui rappresenta l’eccezione. Sono pochi purtroppo quelli che si sono esposti. I più di nascosto te lo dicevano “ non fate il vaccino” ma in pubblico tacevano. Questi non sono medici.
Ci tengo a sottolinearvi il riferimento che il dott. Schicchi fa al Talidomide.. Un caso emblematico di cui ho scritto qui nel mio blog ancora nel 2022. Da studentessa di legge affrontai infatti quel caso e mi rimase in mente, impresso come un trauma perché io i bambini della mia età, senza gli arti li ho visti, e conoscerne la storia, conoscere come sono andate le cose, scoprire che ci sono persone che vivono serene nonostante distruggano la salute e la vita degli altri, compresi i bambini, e di chi sta loro accanto, per me, giovane studentessa di legge, fu un trauma. E durante la pandemia ho visto la stessa stessa storia ripetersi. Per me un altro trauma.
Nel video potete ascoltare le parole del dott. Schicchi , ne riporto qui di seguito solo alcune.
“Io farò una comunicazione assolutamente polemica ma lo dico subito, molti non saranno ovviamente d’accordo con me, però ritengo opportuno puntualizzare delle cose molto gravi che sono successe. Abbiamo attraversato uno dei periodi più bui della storia della medicina e mi dispiace dirlo, gli ordini hanno avuto un ruolo assolutamente negativo nella gestione della pandemia”… … “Si è aderito totalmente a quelli che erano i diktat politici, dimenticando quella che è l’arte medica da decenni, culminata la follia vaccinale nel vaccinare donne in gravidanza, nel vaccinare i bambini e nel vaccinare, con l’obbligo comunque che ci ha purtroppo investito come categoria per primi. E ripeto, se fossimo noi stati un pochino più energici nel dire ‘no’, perché so che tantissimi colleghi hanno dovuto chinare la testa e accettare questo diktat, probabilmente le cose sarebbero andate diverse”.
Già in molti hanno chinato il capo, non concordo però con il dott. Schicchi là dove precisa “hanno dovuto” , in realtà non hanno dovuto , hanno fatto una scelta, la scelta sbagliata. E per causa loro molto persone si sono vaccinate, e si sono ammalate, alcune sono morte e altre semplicemente non stanno bene come prima. Questi non sono medici, non ai miei occhi.
La maggior parte della responsabilità, è la mia personale opinione, è proprio loro, dei medici, chi per non perdere il prestigio , chi per viltà, chi perché ha pensato solo a sé, cercando scorciatoie, ad esempio le esenzioni… per sé. E poi c’è chi si è fatto i finti vaccini. Hanno pensato solo a se stessi. E poi ci sono gli ignoranti, che non sanno nemmeno cos’è il sistema immunitario.. e sì come in tutte le professioni ci sono anche loro.
Per quanto mi riguarda tutti questi personaggi non sono medici, non lo sono più. Gli unici dottori che riconosco oggi sono quelli che hanno rischiato tutto e hanno detto no. Perché innanzitutto hanno dimostrato di aver studiato medicina, e non è poco. Poi perché hanno messo l’arte medica davanti al proprio prestigio, hanno messo la vita, e la nostra salute davanti alle proprie ambizioni, i propri interessi, le proprie paure. Questi sono degni di essere chiamati Medici. #Szumsky, #Frajese, #Stramezzi, #Barbaro, #Donzelli, #Gentilini, #Balanzoni, #Giovanardi, #Schicchi, #De Mari, #Cosentino, #Bellavite #Sanvenero …
Meriterebbero di essere indicati nella lista anche altri professionisti del mondo sanitario, ad esempio i farmacisti e gli infermieri che hanno dimostrato tanta competenza e tanto coraggio. Tra i farmacisti #FabioLaFalce #Matteo il farmacista libero, #MarinaRaviola #MaurizioFalsari #FrancoFasano #GiancarloStival #AngelaAstolfi
Tra gli infermieri ricordo #Daniela l’infermiera sospesa ma sono molti di più.. per fortuna
E’ quanto riporta The Epoch Time in un articolo a firma di Marina Zhang.
In sostanza il ricercatore Kevin McKernan ha scoperto che il DNA contenuto in questi vaccini può potenzialmente integrarsi nel DNA umano. McKernan ha definito questi “eventi rari”, ma ha aggiunto, “possono accadere”.
Cerchiamo di segnare le tappe di questa scoperta. Tutto ha avuto inizio con gli studi della prof.ssa Ulrike Kämmerer, PhD, dell’ospedale universitario di Würzburg in Germania, biologa, che ha scoperto che esponendo cellule tumorali umane del seno e delle ovaie, ai vaccini mRNA di Pfizer e Moderna, circa la metà delle cellule esprimeva la proteina spike del COVID-19 sulla loro superficie cellulare, indicando che avevano assorbito i vaccini. A fronte di ciò il dott. McKernan ha eseguito il sequenziamento del gene e ha scoperto che queste cellule, così come le loro cellule discendenti, contenevano il DNA del vaccino. Quindi è andato oltre e ha cercato di capire se il DNA del vaccino si combinava con il DNA della cellula tumorale, processo noto come “integrazione del DNA”.
McKernan ha rilevato sequenze di DNA del vaccino su due cromosomi nelle linee cellulari tumorali: il cromosoma 9 e il cromosoma 12. La macchina di sequenziamento ha rilevato entrambi i casi di integrazione due volte. È importante – ha detto Mc Kernan ottenere due letture dell’integrazione del DNA per garantire che l’integrazione non sia il risultato di una lettura errata o di un errore casuale.
Hiroshi Arakawa, ricercatore giapponese, laureatosi alla Kyoto University esperto in biologia molecolare e immunologia e ora ricercatore presso il FIRC – Istituto di Oncologia Molecolare di Milano, ha dichiarato che dopo aver esaminato i dati del signor McKernan, “ciò che accade nelle cellule in coltura può verificarsi anche nelle cellule normali“, così riporta le parole dello scienziato il the Epoch Times . Arakawa inoltre, studiando i dati di McKernan ha trovato anche segni di integrazione del DNA sui cromosomi 9 e 12 e precisa che “Un’ampia varietà di anomalie può verificarsi [nelle cellule normali] a seconda del sito di integrazione del genoma”. Qui riporto l’ultimo studio pubblicato dal dott. Arakawa che ho trovato nel sito della fondazione , nella sua pagina.
Ma continuiamo con l’articolo pubblicato da The Epoch Time dove leggiamo :
“Eventi non casuali I due eventi di integrazione nel cromosoma 9 si sono verificati nello stesso posto, così come gli eventi di integrazione nel cromosoma 12. McKernan ha affermato che la probabilità che ciò accada è una su 3 miliardi, sottolineando che il punto in cui il DNA si integra potrebbe non essere casuale. “Ci sono probabilmente dei punti caldi per questo”, ha detto a The Epoch Times, sottolineando che nel genoma umano, i geni saltatori – brevi segmenti di sequenze di DNA – tendono a “saltare” in aree altamente attivate del DNA. Il DNA altamente attivato tende a svolgere ruoli importanti nel corpo umano. L’integrazione del DNA nel cromosoma 12 è avvenuta all’interno del gene FAIM2. Una volta attivato, questo gene crea una proteina coinvolta nella morte cellulare programmata. Poiché le cellule tumorali sfuggono alla morte cellulare, l’integrazione nel cromosoma 12 potrebbe essere un cambiamento guidato dalla sopravvivenza.
Il DNA del vaccino è attivo nelle cellule Il signor McKernan ritiene che il DNA del vaccino sia altamente attivo nelle cellule tumorali. La sua macchina per il sequenziamento ha rilevato il DNA delle cellule tumorali 30 volte, ma ha rilevato il DNA del picco 3.000 volte. Non solo ha rilevato livelli molto più elevati di DNA del vaccino, ma ha anche rilevato nuove varianti in alcuni segmenti del DNA del vaccino. Queste nuove variazioni del DNA non sono state osservate nelle cellule tumorali non vaccinate né nel vaccino non esposto alle cellule tumorali. Il signor McKernan ritiene che queste nuove varianti genetiche probabilmente si siano verificate perché la cellula tumorale ha fatto copie del DNA del vaccino e ha creato piccoli errori. Ciò che lui e il suo team hanno scoperto contraddice le ultime argomentazioni dei fact-checker secondo cui il DNA dei vaccini a mRNA non può entrare nella cellula, né può essere attivo.
Contaminazione del DNA derivante dalla produzione di vaccini mRNA Il DNA è presente nei vaccini mRNA COVID-19 a causa del processo di produzione. Ciò è stato verificato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, da Health Canada e dall’Agenzia europea per i medicinali . I vaccini a mRNA sono costituiti da DNA; parte di questo DNA persiste nel prodotto finale a causa della clearance insufficiente. Inizialmente, Pfizer aveva riferito che avrebbe utilizzato una macchina PCR per produrre il DNA per il suo vaccino mRNA. La macchina PCR crea prima molte copie del DNA, che viene poi sequenziato in RNA. Tuttavia, poiché questo processo non sarebbe stato sufficientemente veloce per soddisfare le richieste, i produttori di vaccini sono passati all’utilizzo di batteri per produrre in serie il DNA come modello per il vaccino a mRNA. In questo processo, i produttori di vaccini introducono il DNA batterico contenente le sequenze di picco del vaccino. I batteri producono molte copie di questo DNA del picco mentre si dividono. Questo DNA di picco viene quindi raccolto e trascritto in mRNA in una macchina. L’mRNA viene quindi confezionato in nanoparticelle lipidiche da utilizzare nella vaccinazione. Tuttavia, durante il processo, parte del DNA batterico contenente proteine spike e altre sequenze potrebbe essere impacchettato in nanoparticelle lipidiche, che verrebbero poi trasportate nelle cellule durante la vaccinazione. I primi lavori di McKernan lo hanno dimostrato.I lavori del virologo molecolare David Speicher hanno dimostrato che la quantità di DNA nelle fiale del vaccino mRNA è superiore alla soglia consentita dalla FDA di 10 nanogrammi per dose di vaccino. McKernan ha sottolineato che rispetto ai vaccini precedenti, composti principalmente da DNA nudo che aveva difficoltà a entrare nelle cellule, il DNA trasportato nei vaccini a mRNA presenta maggiori rischi per la salute, poiché è racchiuso in nanoparticelle lipidiche e consegnato direttamente nelle cellule.”
IN CONCLUSIONE RITENGO CHE se l’Rna dei vaccini può modificare come sembra il nostro genoma andava detto alle persone cosa che non è stata fatta anzi lo hanno sempre negato: Mentendo . Di fatto le persone sono state indotte a vaccinarsi con sieri sperimentali senza che questo sia stato detto chiaramente, anzi è sempre stato negato dall’informazione “main stream” e sono sempre state taciuti i pericoli effettivi, primo fra tutti la possibilità di sviluppare un tumore. Oggi, sappiamo benissimo che i dati sui tumori dal 2021 al 2023 rivelano che le persone malate di cancro in Italia sono vertiginosamente aumentate del 100% cosa che ho denunciato in questo blog per prima mostrando i dati pubblicati sul sito del ministero ( qui il link) . Purtroppo di fatto le persone sono state indotte alla vaccinazione con l’inganno e la menzogna a fronte di un virus che poteva essere combattuto con antinfiammatori e altre cure registrate come il biossido di cloro ampiamente usato e autorizzato come cura in Bolivia.
112 il bilancio delle persone morte a Gaza mentre aspettavano gli aiuti umanitari e 760 i feriti. Le versioni sono due. La prima, forze israeliane hanno aperto il fuoco contro una folla di palestinesi accalcata attorno a un convoglio di aiuti nel nord della Striscia di Gaza, è la versione dei palestinesi. La seconda, le persone sono morte per la calca, le forze armate israeliane avrebbero sparato per disperdere la gente, questa è la versione di Israele. Per Josef Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza è una “carneficina totalmente inaccettabile”… e non solo per lui. Alcune mie considerazioni a caldo. Ad Maiora
Famiglia risarcita con €100.000. L’ uomo aveva 72 anni
La famiglia, residente a Colletorto in provincia di Campobasso, riceverà 100 mila euro di risarcimento dalla Regione Molise, per la morte del 72 enne che due anni fa, dopo l’inoculazione del vaccino anticovid19 ha cominciato a sentirsi male e, ricoverato all’ospedale San Timoteo, dopo venti giorni è morto.
A richiedere l’autopsia è stata la stessa direzione sanitaria del nosocomio adriatico ottenendo come risposta la conferma ai dubbi: sussistenza del nesso di causalità tra il vaccino e le complicazioni fatali. Conseguentemente è stata intrapresa la strada legale, affidata agli avvocati Giuseppe Fazio e Quirino Mescia che hanno ovviamente richiesto il risarcimento al Ministero della Salute.
La commissione tecnica dell’ospedale militare di Bari interpellata nel processo ha confermato l’esito dell’autopsia: le cause del decesso riconducibili alla somministrazione del vaccino anti-Covid.
La libertà di stampa e quindi la libertà dei giornalisti di poter denunciare gli abusi di chi governa o comunque di chi esercita il Potere in uno Stato, sono tra i massimi valori di una democrazia e andrebbero difesi a qualunque costo. Lo stiamo facendo? Purtroppo, nel caso di Julian Assange, no. Il giornalista australiano, 53 anni, da 5 è infatti rinchiuso nella prigione di Belmarsh nel Regno Unito, una prigione di massima sicurezza, soprannominata la Guantanámo britannica, senza che nei suoi confronti sia stata mai pronunciata una sentenza di condanna. La sua colpa è quella di aver divulgato attraverso WikiLeaks, e in parte tramite testate giornalistiche internazionali, 700.000 documenti riservati, ma veri e autentici, relativi ad attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti inclusi i crimini di guerra attribuiti alle forze americane in Afghanistan e Iraq.
Se da una parte ci fa inorridire come è trattata Ilaria Salis in Ungheria non è comprensibile come lo stesso sdegno non venga espresso nei confronti di un Potere (che si autodefinisce democratico) che sta distruggendo un uomo, tenendolo senza alcuna condanna in condizioni disumane in un carcere inglese .
La verità, è un valore e il giornalismo è il mezzo per conoscerla e difenderla. Il caso di Assange sta dimostrando quanto fragili questi valori siano anche nel mondo occidentale.
Negli ultimi tempi impossibile non notare, volgendo lo sguardo in alto, le innumerevoli righe che compaiono nei nostri cieli, e, a mio avviso tre cose vanno dette sul punto: 1. Non ci sono sempre state; 2. Sono sempre più numerose; 3. L’effetto che hanno è di coprire il cielo e quindi il sole. A fronte di ciò penso sia lecito chiedersi cosa siano davvero queste scie. I dubbi che qualcosa stia accadendo di anomalo sono avvallati dal fatto che da anni ,in Italia per la precisione dagli anni ’60, è impiegata la pratica (molto taciuta a livello di informazione) dell’inseminazione delle nuvole con lo scopo di far piovere nei momenti di siccità, a questo dobbiamo aggiungere anche l’esistenza di una serie di brevetti depositati negli istituti preposti di pratiche dirette a manipolare il clima e infine gli accordi presi a livello governativo per consentire dette pratiche. Ecco quindi che il dubbio che sopra le nostre teste stiano di fatto irrorando l’aria in qualche modo e per qualche scopo è più che legittimo. Dubbi che più di qualcuno sta cercando di fugare anche nel suo piccolo, sempre più cittadini infatti si stanno rivolgendo alle istituzioni per ottenere risposte come nel caso di Mauro del Re, di Prata di Pordenone che ha iniziato a interpellare il sindaco del suo paese in quanto soggetto responsabile della salute dei propri cittadini. Scopriamo insieme cosa gli ha risposto. Ad Maiora
INTERVISTA di Marianna Maiorino A GIOACCHINO PAGLIARO, PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
Gioacchino Pagliaro è riconosciuto come il precursore della introduzione della Meditazione e delle pratiche di consapevolezza nelle Aziende Sanitarie. Le nuove teorie della fisica hanno cambiato radicalmente la concezione di materia, di spazio e di tempo, provocando benefiche ricadute sulla descrizione del mondo, dell’energia e della vita, ma è solo negli ultimi decenni che queste teorie, per merito di coraggiosi scienziati e clinici (e certamente l’autore è fra questi), iniziano ad essere utilizzate in biologia, in medicina ed in psicologia. In particolare Pagliaro sostiene che la guarigione sia un atto creativo, per la precisione afferma che «L’intenzione di guarigione è quell’atto mentale in cui la mente ordinaria, liberata dal suo abituale lavorio attraverso l’azione della consapevolezza, può penetrare nel campo quantico delle possibilità e creare la realtà desiderata, attivando all’interno dell’organismo processi di autoriparazione e di rigenerazione finalizzati alla cura e a rendere le cure mediche più efficaci, e si presenta come un’ulteriore opportunità per stimolare i malati a diventare soggetti attivi della cura e per rendere le cure mediche e psicologiche ancora più efficaci». Come diceva Ippocrate «Rallegratevi dei vostri poteri interiori, perché sono la fonte della vostra salute e della vostra perfezione». “Ad Maiora …in Salute”
Dopo un anno e 5 mesi, delle Pec inviate alla Procura della Repubblica del Tribunale di Pordenone (ma anche ai Nas, e a tutti gli ordini delle professioni sanitarie), cosa è stato? Se non vi ricordate i dettagli ne avevo parlato qui https://mariannamaior.com/vaccinazioni-sulla-scrivania-del-pm-a-pordenone-arrivano-le-prime-notizie-di-reato/ . Sono ritornata sull’argomento e ho chiesto un appuntamento alla dott.ssa Maria Grazia Zaina , Procuratore della Repubblica facente funzione, del Tribunale di Pordenone, per sapere se sono state lette e come sono state valutate, le denunce, gravi, che alcuni farmacisti hanno messo nero su bianco nelle pec e…
Con questa intervista alla dott.ssa Paola Ponzo, psicologa e psicoterapeuta, professionista impegnata nel supportare i danneggiati da vaccino do inizio ad una nuova rubrica dal titolo “Ad Maiora In Salute“. Sono convinta che la medicina infatti sia arrivata ad un punto di svolta e sia il momento di parlare di tante cure e di supporti che le persone possono avere e di cui il “mainstream” non parla e non lo fa perché questi sistemi non sono redditizi per le case farmaceutiche e per il cosiddetto sistema sanitario posto in essere. Tra i grandi doni che abbiamo come esseri umani di sicuro c’è la mente , la nostra capacità di pensare e creare. Il potere della mente sarà qualcosa di cui parleremo approfonditamente. Oggi iniziamo con la dott.ssa Paola Ponzo a mettere in evidenza un grave problema quello dei danneggiati da vaccino, persone che dopo le inoculazioni, quindi no “novax”, hanno iniziato ad avere problemi fisici anche molto gravi a cui va aggiunta la frustrazione per essere stati vittime di una campagna vaccinale oltre che ricattatoria anche posta in essere in totale sfregio di ogni logica e considerazione scientifica. Le persone non sono state considerate in base alle proprie fragilità ma tutti sono stati vaccinati a prescindere ignorando l’individualità biologica. La dott.ssa Paola Ponzo ci racconta cosa stanno vivendo queste persone e soprattutto dà delle indicazioni per poter affrontare questo momento di crisi fisica e mentale per poterne uscirne migliori. “Ad Maiora … in Salute“. Ricordatevi che nel mio blog qui https://mariannamaior.com/donazioni/ potete darmi una mano con una piccola donazione per permettermi di continuare a offrivi il mio lavoro, ovvero interviste e articoli privi di censure, condizionamenti e pressioni. La libertà non è gratuita. Grazie
23.12.23 – E’ Venezia, luogo senza tempo ma piena di bellezza e unicità, la città scelta da “La gente come noi” per scambiarsi gli auguri di Natale e chiudere il 2023 con gioia, con una festa appunto.
Tra la “Gente” anche il dott. Giovanni Frajese da pochi giorni in libreria con “Manuale Terrestre” e ovviamente Stefano Puzzer che spiega perché festeggiare e perché farlo a Venezia.
Non so descrivervi con quanta forza mi ha fatto vibrare questo canto, ma ci voglio provare. Mi è entrato dentro con lo stesso stupore che crea un tramonto infuocato che rapisce lo sguardo e vorresti finisse mai, con la stessa magia di una corsa al galoppo su un unicorno che a un tratto prende il volo portandomi con sé, con la stessa forza con cui la natura mi richiama prepotentemente nei boschi vibranti di vita vera, con la stessa meraviglia di un amore, ancora mai conosciuto, che sorprende con mille baci che mai saziano.
In questo inverno così strano questo stupefacente canto del “corvo delle nevi” mi è arrivato e mi ha risuonato potente nell’anima perché a me sapete ha parlato di Verità e Libertà e mi ha svelato che sono come due innamorati che non si lasciano mai e danzano per il mondo sempre insieme.
Libertà mi ha detto non può essere nell’amante che si dice tale ma di nascosto, dalla sposa o dallo sposo, è sempre in cerca di conferme tra le braccia di nuove conquiste, la libertà non seduce per il piacere di compiacersi, ferendo gli altri. L’uomo libero non fa le cose di nascosto o mentendo, questa non è libertà, è solo la banale, diffusissima viltà.
SUOR – sciamana
La libertà agisce alla luce del sole e non inganna e non ferisce: questa è la sua forza, l’orgoglio di manifestarsi e di essere con fierezza ciò che è.
Libertà non è nemmeno chiudere le persone in recinti da 15 minuti, e libero non è chi accetta passivamente di esservi rinchiuso.
Libertà non è sfruttare la natura e renderla sterile per poter dare un prezzo ai suoi semi.
Libertà non è pagare ogni cosa anche per usare ciò che ti appartiene. E non è liberale chi ti obbliga a farlo pur dicendosi tale. Libertà non è farsi iniettare nel corpo qualunque sostanza senza alcun rispetto per la propria vita e singolarità. E non è libero chi scambia la propria salute per uno stipendio. E non è liberale chi ti ricatta mettendo su piatto il tuo diritto alla salute e sull’altro il tuo diritto al lavoro.
Libertà non è obbedire: Libertà è poter scegliere, la cosa migliore per noi e per gli altri, e lottare per averla. Perché come scrive boy sul muro di Pordenone: “La libertà non è gratuita”.
La libertà è un atto di coraggio, di forza, di onestà e di amore, sì di tantissimo amore. Per sé e per gli altri.
La libertà è armonia, è serenità. Perché chi è libero, è in pace con se stesso, non ha niente di cui vergognarsi, perché la libertà quella vera, è rispetto, per sè e per gli altri. L’uomo, mi ha suggerito questo canto, è terrorizzato dalla libertà, perché lo obbliga a essere onesto… con se stesso.
La libertà è una cosa rara, una conquista per veri eroi.
Questo è il motivo per cui gli uomini liberi mancano e abbondano i millantatori.
Questo è quanto mi ha raccontato questo canto , che sapete è il canto della natura che ci richiama a se’ perché è nella natura dell’uomo, la Libertà.
Marianna Maiorino- Ad Maiora
(ovviamente la parola uomo, comprende uomini e donne)
Nel video l’intervista al dott. Giuseppe Barbaro, dirigente medico, e specialista in Medicina Interna e in Cardiologia che ci aiuta a capire il problema delle pericarditi causate dai sieri genici cd contro la covid19
Queste interviste richiedono tempo e lavoro, prima, durante e dopo. Se reputi importante questo lavoro, se reputi importante che qualcuno ti informi rispetto a quanto sta accadendo davvero o che comunque ti venga raccontata anche l’altra parte della storia, allora puoi anche capire quanto sia importante che tu sostenga chi lo fa.SOSTENI L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE SEGUI LE INDICAZIONI che appaiono cliccando iL TASTO VERDE NEL LATO SINISTRO DELLO SCHERMO
“Un nuovo paradigma energetico emozionale” ovvero un nuovo modo per restituire o anche per conservare la salute del corpo; ne hanno parlato molti relatori professionisti del settore a un convegno che si è tenuto a Lignano Sabbiadoro nei giorni 11 e 12 novembre, a organizzarlo l’associazione Liberi si nasce., vi dico solo che vi hanno partecipato oltre 300 persone. Nel video i dettagli e le interviste a Andrea Fredi, Alessandro Rubino e Marcello Pamio. Ad Maiora
Queste interviste richiedono tempo e lavoro, prima, durante e dopo. Se reputi importante questo lavoro, se reputi importante che qualcuno ti informi rispetto a quanto sta accadendo davvero o che comunque ti venga raccontata anche l’altra parte della storia, allora puoi anche capire quanto sia importante che tu sostenga chi lo fa. SOSTENI L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE SEGUI LE INDICAZIONI OCCHIO AL TASTO VERDE NEL LATO SINISTRO DELLO SCHERMO:
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Annullate le sospensioni comminate dall’azienda ai lavoratori del porto di Trieste che avevano fatto alcuni giorni di assenza per aderire allo sciopero del 15 ottobre 2021. Nel comunicato del Coordinamento lavoratori Portuali Trieste leggiamo: ” Non possiamo che esserne molto felici e fare i nostri complimenti al giudice, ma soprattutto ai lavoratori che hanno avuto la determinazione ed il coraggio di portare l’azienda in Tribunale, e all’avv. Sponza che ha difeso le loro ragioni”. A sottoscrivere la sentenza il 25 ottobre 2023, il giudice Paolo Ancora, lo stesso che ha respinto a giugno scorso il ricorso di Stefano Puzzer, licenziato dall’azienda per lo sciopero del 15 ottobre 2021 e per non aver accettato di dover esibire il green pass per poter accedere al luogo di lavoro. Nel video l’intervista all’avv. Nicola Sponza e al segretario del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste Alessandro Volk
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Depositata il 2 ottobre 2023 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, una denuncia in materia di armi nucleari. In Italia ce ne sono almeno 100. La denuncia proviene da oltre 22 attivisti, pacifisti, antimilitaristi alcuni dei quali rivestono posizioni apicali in associazioni nazionali e che hanno corredato con 12 allegati le loro affermazioni.
Nell’intervista ne parliamo con Alessandro Capuzzo referente del Tavolo per la pace del FVG
L’Italia ha ratificato il 24 aprile 1975 il Trattato di non Proliferazione (TNP), il trattato si basa sul principio che gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi, Italiacompresa, si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari (artt. I, II, III).
L’Italia fa parte della oltre al nostro Paese anche Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia. Nell’ambito di questo programma, gli Stati Uniti mantengono la custodia e il controllo assoluto delle armi nucleari presenti sul territorio italiano. Ad oggi le bombe nucleari B61 mod 3 e mod 4 sono custodite in due località, 50 presso la base aerea di Aviano, e le altre nella base di Ghedi. Gli F-16 Fighting Falcon facenti parte della 31ª Fighter Wing statunitense hanno sede presso la base di Aviano, mentre i Panavia Tornado del 6º Stormo Alfredo Fusco hanno sede a Ghedi.
L’Italia invece NON ha firmato e ratificato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari approvato il 7 luglio 2017 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Anche in assenza di questa sottoscrizione che esplicitamente ed automaticamente qualificherebbe come illegale la detenzione di ordigni nucleari, la denuncia sostiene che l’illegalità sia certa.
In base a quanto stabilito nella normativa sulle armi contenuta nelle leggi n.110/75; n.185/90; 895/67 e il TULPS e possibile concludere stando alla denuncia che gli ordigni atomici rientrano nella definizione di “armi da guerra” (legge 110/75) e in quella di “materiali di armamento” (legge 185/90, art.1).
E infine, sempre stando alla denuncia, mancherebbero le licenze e/o autorizzazioni all’importazione di armi visto che l’accertata presenza sul territorio presuppone necessariamente un loro passaggio attraverso il confine. Qualsiasi autorizzazione, peraltro, si legge nella denuncia, confliggerebbe con l’articolo 1 della legge 185/90 che recita: “l’esportazione, l’importazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento nonché́ la cessione delle relative licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell’Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
C’è da chiedersi come sia possibile che a fronte dell’art. 11 della costituzione, siamo tra i principi fondamentali, sia possibile la presenza di armi nucleari nel nostro territorio. Delle due cose l’una o la Costituzione non vale niente è uno straccio messo lì per darci l’illusione di essere uno Stato civile, o se vale come dovrebbe, se davvero contiene principi condivisi, voluti e reali non si capisce come nessun giudice si pronunci contro la presenza di armi nucleari sul nostro territorio.
Per tenere se non altro la memoria allenata qui di seguito il testo dell’art. 11 Costituzione Italiana “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” AD MAIORA
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Se reputi importante questo lavoro, come cittadino, se reputi importante che qualcuno ti informi rispetto a quanto sta accadendo davvero o che comunque ti venga raccontata anche l’altra parte della storia, allora puoi anche capire quanto sia importante che tu sostenga chi lo fa. SOSTENI L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE SEGUI LE INDICAZIONI OCCHIO AL TASTO VERDE NEL LATO SINISTRO DELLO SCHERMO:
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In questo puntata di Ad Maiora l’intervista all’avvocato Andrea Montanari, del Foro di Bologna.
Molto attivo nella difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano, l’avvocato Montanari , cassazionista e abilitato al patrocinio davanti alle Magistrature Superiori in Italia e in Unione Europea (Corte di giustizia e corte dei diritti umani UE) spiega con molta precisione e chiarezza cosa sta accadendo nelle aule di giustizia italiane a fronte dei vari processi e ricorsi che si stanno svolgendo in materia di obblighi vaccinali, sospensioni dal lavoro, conseguente omessa retribuzione ai lavoratori, violazione del farmaco e altri temi scottanti. Tra le domande : come mai le sentenze di primo grado trovano un muro di gomma in Corte Costituzionale? Quali risultati hanno ottenuto gli avvocati rispetto alle violazione della normativa del farmaco? E infine una domanda che mi stava molto a cuore: esiste ancora lo Stato di diritto in Italia?
L’avv. Andrea Montanari è noto per la grande capacità di fare rete, tra i tanti ruoli che ricopre è anche: Presidente e fondatore di EUNOMIS, associazione internazionale che nasce ed opera proprio al fine di promuovere e tutelare i diritti fondamentali e le libertà inviolabili dell’essere umano; consigliere delegato della SIM Società italiana di Medicina; presidente e coordinatore di Laeta ( Legal Audit Engineering Tax Advisory) associazione no profit e vicepresidente dell’associazione Approdo sicuro.
Mi piace ricordare qui una citazione tratta da uno dei romanzi più letti di Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia“Combattiamo contro tre grandi giganti, mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura, l’ignoranza”.
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Sembrano parole del classico scienziato pazzo, il personaggio di qualche film, coinvolto ossessivamente dai propri studi, privo di ogni valore etico, e che ha sviluppato evidenti deviazioni comportamentali. La donna infatti oltre ad ammettere che il vaccino riattiva il cancro lo fa passare per un effetto positivo.
I brani sono tratti dall’intervista rilasciata al Die Welt
Katalin Karikò
La ricercatrice ungherese Katalin Karikó ha aperto la strada ai nuovi vaccini a Mrna contro il coronavirus dopo molti anni di lavoro e di insuccessi aggiungerei. Fino a poco tempo fa ha lavorato in Biontech. “La produzione di questi VACClNl è estremamente difficile, molte cose possono andare storte, se una delle circa 50.000 fasi di produzione non supera il controllo di qualità, il lotto deve essere distrutto.” “Mi sono presentata a tutte e tre le società di mRNA, Curevac, Moderna e Biontech. Poco prima, la britannica AstraZeneca aveva pagato a Moderna 240 milioni di dollari per utilizzare la tecnologia mRNA. Mi sono presentato a Biontech il giorno dopo e ho ottenuto il lavoro.”
“Ogni giorno ricevo molte email da persone che mi scrivono sulle loro esperienze. Una donna mi ha scritto che due giorni dopo la VACClNAZlONE ha sviluppato un grosso nodulo al seno. La VACClNAZlONE ha causato il cancro, fu la sua conclusione.” “Ma il cancro c’era già, solo la VACClNAZlONE ha dato una spinta in più al sistema immunitario, così che le cellule di difesa immunitaria si sono precipitate in gran numero sul nemico. Questo è probabilmente il motivo per cui si è verificato questo rapido gonfiore.”
“ll VACClNO probabilmente l’ha anche aiutata a scoprire più velocemente il cancro. La VACClNAZlONE fornisce un forte impulso al sistema immunitario. Può capitare che un’infezione dormiente irrompa in persone con un sistema immunitario già indebolito.”
“La misura in cui questo è il caso dell’herpes zoster dovrà essere esaminata più da vicino.”
Domanda: “Secondo il patologo Peter Schirmacher la VACClNAZlONE mRNA può portare a miocardite potenzialmente fatale in alcune persone.”
Karikó: “È chiaro che ogni VACClNAZlONE ha effetti collaterali. Può accadere che in un numero molto elevato di persone VACClNATE, alcuni effetti collaterali diventino visibili solo dopo un certo periodo di tempo. Ciò vale in particolare per i booster.”
Questa è la nuova scienza, per superare quella che ormai era un’influenza le persone rischiano tumori , e problemi cardiaci seri. Ricordo inoltre che la pericolosità dei vaccini , è stata dimostrata nello studio pubblicato su PubMed il 15.04.2022 dal titolo “Soppressione immunitaria innata mediante vaccinazioni con mRNA SARS-CoV-2: il ruolo dei G-quadruplex, degli esosomi e dei MicroRNA . Lo studio è firmato da da Stephanie Seneff,a,∗ Greg Nigh, M. Kyriakopoulos,e Peter A. McCullough. Quest’ultimo e’ uno degli inventori drlla tecnologia a mRNA ( link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9012513/)
In sintesi in questo studio i ricercatori dichiararono: “in questo documento, presentiamo la prova che la vaccinazione induce una profonda compromissione della segnalazione dell’interferone di tipo I, che ha diverse conseguenze negative per la salute umana. Le cellule immunitarie che hanno assorbito le nanoparticelle del vaccino rilasciano in circolazione un gran numero di esosomi contenenti proteine spike insieme a microRNA critici che inducono una risposta di segnalazione nelle cellule riceventi in siti lontani. Identifichiamo anche potenziali disturbi profondi nel controllo normativo della sintesi proteica e della sorveglianza del cancro. Questi disturbi hanno potenzialmente un nesso causale con malattia neurodegenerativa, miocardite, trombocitopenia immunitaria, paralisi di Bell, malattia epatica, compromissione dell’immunità adattiva, compromissione della risposta al danno al DNA e tumorigenesi. Mostrino prove dal database VAERS a sostegno della nostra ipotesi.
Non credo ci sia molto da aggiungere c’è solo da farsi il segno della croce e iniziare a ragionare assumendo poi comportamenti che obblighino a far rispettare il nostro diritto a rimanere sani, sempre più messo a rischio da governi gestiti a suon di finanziamenti dalle case farmaceutiche che guadagnano appunto… con i malati.. Ad MAIORA
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Le schede tecniche Cominarty pubblicate a settembre 2023 (le trovate sul sito dell’Aifa), lo ammettono: bambini e adolescenti sono morti a causa dei vaccini, per la precisione scrivono: “Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.” Non solo, precisano anche: “il vaccino non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni” e ancora “il vaccino non è raccomandato nella prima infanzia, in bambini di età inferiore ai sei mesi”. Inoltre : nell’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty leggiamo: “non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali”e ancora : “NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI…”
Non è stata studiata eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto, il tutto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la categoria che affermano pure “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta. E ancora nella scheda tecnica Comirnaty 2022 alla voce Intercambiabilità leggiamo: “L’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini anti-COVID-19 approvati per completare il ciclo primario non è stata stabilita. I soggetti che hanno ricevuto la prima dose di Comirnaty devono continuare a ricevere Comirnaty per completare il ciclo primario”. Come mai allora hanno disatteso queste indicazioni, chiare, e vaccinato comunque le persone con sieri diversi?
Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Comirnaty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , allora come mai ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno? In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, a chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo dareste?
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L’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty è chiaro. Oltre a scrivere nero su bianco che bambini sono deceduti a causa della vaccinazione , “ Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.“, scrivono altresì chiaramente che non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali e… altresì scrivono che NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI… Eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la propria categoria e che assicurano “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta .
Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Cominarty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , eppure ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno. In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo gli dareste?
Per chi volesse leggere, qui il testo integrale estratto dal sito dell’Aifa
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Ne è convinto il dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero, che da due anni sta denunciando la violazione della normativa del farmaco chiedendo l’intervento delle procura, del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS e di tutti gli organi che dovrebbero per legge intervenire a tutela della salute dei cittadini italiani.
La normativa del farmaco, ovvero l’insieme di norme che disciplinano se, come, quanto e quando possono essere somministrati farmaci ai cittadini italiani, ha lo scopo, di facile intuizione per tutti, di proteggere e salvaguardare la salute degli individui. In altre parole : le norme relative ai farmici nascono ed esistono per tutelare la nostra salute, ma se è così, come è possibile che da tre anni a questa parte Stato, Ministero della Salute, Aifa, Istituto Superiore della Sanità e gli ordini professionali di medici, farmacisti ed infermieri le stiano ripetutamente violando senza che nessuno intervenga anche a fronte di numerose denunce inviate alle procure in tutto il territorio nazionale?
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Un mio articolo purtroppo sempre attuale. Ripropongo qui di seguito un mio pezzo vecchio, è del 2018 per la precisione ma che rispolvero oggi alla luce dei sequestri che la guardia di Finanza sta compiendo in tutta Italia per togliere dagli scaffali i prodotti per la cura del corpo contenenti la molecola cancerogena Lilial. Questa molecola è stata inserita dal primo marzo 2022, tra le sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. Tuttavia nei prodotti per la cura del corpo e dell’igiene vengono usate molte sostanze tossiche per la salute e dannose a vario titolo. Questa scoperte mi indusse a scrivere il pezzo che vi ripropongo e che è ancora molto attuale. LA CANCEROGENITA’ E TOSSICITA’ DEGLI ELEMENTI CHE CITO NEL PEZZO ERA NOTA E STRA NOTA AI PRODUTTORI MA CIO’ NONOSTANTE HANNO CONTINUATO A VENDERE I LORO PRODOTTI FACENDOLI PASSARE PER UTILI ALLA CURA DEL CORPO. ED E’ COSI’ DA SEMPRE. CAPITE CHE LA LOGICA E’ SEMPRE LA STESSA VERO? “CURA DEL CORPO E DELLA SALUTE” SONO IN MANO ALLE STESSE HOLDING, GUIDATE DAGLI STESSI INTERESSI CHE CON LA PAROLA “CURA” NON HANNO NIENTE A CHE VEDERE. BUONA LETTURA
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L’INCI questo sconosciuto
In questi giorni ho soffermato la mia attenzione sui prodotti cosmetici che uso. Di abitudine leggo sempre le etichette dei cibi e faccio molta attenzione a quello che mangio, ma per le creme e i trucchi non ho mai avuto la stessa attenzione. Probabilmente per la palese indecifrabilità delle etichette e la pigrizia di andare a verificare. Difatti, anche se mi scrivono nell’INCI – che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients- che la crema contiene cyclopentasiloxane, buthylene glycol polyethylene, Peg e PGG, acrylic acid copolymer, polisorbati, nonché EDTA sinceramente ne so quanto prima, cioè niente. Non ho mica studiato chimica! E poi ho sempre dato per scontato che prendendo un prodotto buono (leggi caro), magari in farmacia, sarei stata sempre al sicuro.
La fiducia mal risposta
Credo tutti si faccia lo stesso pensiero, ci affidiamo e ci fidiamo di chi ci vende il prodotto e di chi lo fa, specie se lo paghi fino €100 !! Vorrei ben vedere, no?! Deve esser per forza un buon prodotto! No?! E no! proprio No! No! No! A partire dal supermercato sino alle farmacie troviamo un sacco di prodotti pieni di siliconi, emulsionanti con componente petrolifera, parabeni, conservanti sintetici, solventi sintetici tipo il propylene glycol (che leggo essere usato anche come anti gelo per le auto!) e la lista sarebbe ancora lunga, ma mi fermo qua e vi lascio i link sotto dove potrete approfondire. Inutile dire che sono rimasta senza parole. Come è possibile una cosa del genere? Come è possibile che siano messi legalmente in commercio prodotti così? Siamo davvero sicuri che non abbiano controindicazione alcuna per la nostra salute?
Talco e il cancro
Nelle mie navigazioni alla ricerca di una spiegazione mi sono poi imbattuta in un articolo pubblicato su “Il fatto quotidiano” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/24/johnsonjohnson-accusata-per-talco-cancerogeno-ordinato-risarcimento-da-72-milioni-di-dollari/2492797/) che riporta la notizia secondo la quale una nota società di cosmetici da supermercato è stata condannata a pagare 72 milioni di dollari ai parenti della vittima morta per cancro a quanto pare, scatenato dall’uso decennale del talco della stessa ditta. Ma la cosa che più mi ha colpito nell’articolo è stata l’affermazione rilasciata alla conclusione del processo, dal capo della giuria: “Era chiaro che stavano nascondendo qualcosa, tutto quello che dovevano fare era mettere un’etichetta di avvertimento”. Mettere un’etichetta di avvertimento?! Ma siamo matti? Non lo produci un prodotto che provoca il cancro e che cavolo! Ora, è vero, bisognerebbe leggere tutte le carte del processo e valutare bene l’esistenza o meno del nesso causale tra uso del prodotto e il cancro, etc, etc. Ma è anche vero che la stessa società, lo scorso maggio, è stata condannata per la seconda volta, in questo caso al pagamento di 55 milioni di dollari, per lo stesso motivo. Ok, il processo non è finito, la società farà ricorso, quindi ancora non possiamo affermare niente. Scopro poi però che la Iarc- Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro- ha classificato le sostanze contenute nel talco in questione come possibili cancerogeni già dal 2006. Insomma non c’è la certezza eziologica ma solo la possibilità. Bene, ciò premesso, logica e buon senso, non dovrebbero suggerire, nel dubbio: “Togli ‘ste cazzo di sostanze!” Sbaglio? Perché rischiare la salute delle persone? Perché? ” – Domanda sempre attuale.
Gli imbrogli del marketing
Insomma non vi dico, ho passato al vaglio tutti i prodotti che ho in casa e non se ne è salvato uno! Addirittura in un sapone, ok da due soldi del supermercato, l’immagine grande, ben esibita, rappresenta del bel miele colante e del latte, un’immagine bella e rassicurante, che al supermercato ti rapisce e ti inganna, perché la osservi e pensi “sì il miele è un prodotto naturale fa bene alla pelle e il latte pure: lo prendo!”. E fai una gran cavolata! Vado infatti a leggere l’INCI e scopro che non c’è traccia né di latte, né di miele, nemmeno l’ombra!! Allora mi chiedo: “questo non è un modo per indurre in errore il consumatore? Inoltre, dov’è scritto che io semplice consumatrice, debba conoscere la natura di tutti quegli strani nomi? Non è ovvio che tra gli scaffali, mi affidi all’immagine? Allora non è un tradimento o una forma di imbroglio quella che mette in atto il produttore piazzandomi la foto del latte e del miele peraltro totalmente assenti nel suo prodotto?
Sono davvero indignata!
Di certo da oggi starò molto più attenta a tutto ciò che compro. Del resto mi è rimasto il potere di comprare ciò che voglio e anche di non comprare niente, che in un mondo in cui l’unico (vero) valore del consumatore, è dato dalla sua capacità d’acquisto, beh mi pare sia ancora un grosso potere.
Ergo, da oggi solo prodotti con INCI impeccabile o niente: tanto alla fine si invecchia lo stesso (se non ci avvelenano prima).
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In Italia solo nel 2022 i casi di ingiusta detenzione in base al portale www.errorigiudiziari.com, sono stati 539, con una spesa complessiva per indennizzi liquidati pari a 27 milioni e 378 mila euro.
Michele Nardi giudice, attualmente sospeso, è stato accusato e arrestato perché ritenuto capo di un’associazione a delinquere finalizzata a compimento di corruzione per una serie di atti giudiziari. I fatti risalirebbero al 2010. Si tratterebbe per la magistratura di un caso di concorso morale nelle attività illecite, che in realtà sono state poste in essere da altri ci ha precisato Nardi. Il giudice ha già scontato 30 mesi di custodia cautelare, nonostante la pena fosse stata annullata per 3 volte dalla Cassazione, infatti il Tribunale del riesame di Lecce ha continuato a confermare la sentenza.
Alla fine in primo grado Nardi è stato condannato a 16 anni e 9 mesi, condanna degna di un omicidio volontario. Ma, agli atti , non sono state depositate a titolo di prova né telefonate, né atti scritti, niente di oggettivo, solo la testimonianza di un imprenditore all’epoca in carcere Flavio D’Introno.
In base a questi elementi, fossero confermati, il caso Nardi ricorda molto per modalità il caso Tortora uno dei più gravi ed eclatanti errori giudiziari della storia italiana.
Vi lascio all’intervista che diventa in questa puntata è anche l’occasione di parlare di giustizia e del comportamento dei magistrati, anche in questi tre anni di pandemia. Oltre al Giudice Nardi ad Maiora anche il dott. Antonino Magistro Presidente del Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate.
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In pochi di voi conoscono la mia vena diciamo mistica, chiamiamola così. In effetti sono da sempre attratta dal mistero, dalle cose invisibili agli occhi ( a volte visibilissime anche a quelli) e ho iniziato ormai potrei dire 40 anni fa la mia ricerca personale. Posto che è una parte di me molto importante ho deciso ( anzi ha deciso lei) di parlarne di tanto in tanto… 曆E inizio con questa immagine. Un fiore stupendo, si chiama Trichosantes cucumerina. E’ meraviglioso, bello da vedere, e insolito con il suo merletto e per questo l’ho scelto, e poi permette di parlare del numero 5. Questa cifra rappresenta l’unione del divino con il terreno. In natura è presente in molte specie fiori, frutti, verdura etc La prima volta che questo numero mi ha stregato è stato quando ho tagliato una mela a metà per il diametro diciamo … Fatelo anche voi e poi guardate.. rimarrete a bocca aperta… Almeno a me è accaduto così..
Nel corpo umano poi abbiamo le 5 dita che permettono di prendere e lasciare, di creare e distruggere.
In musica cinque sono i toni della scala musicale: Do-Re, Re-Mi, Fa-Sol, Sol-La, La-Si e il cinque interviene come denominatore nella determinazione delle note nella scala temperata. E non posso non ricordare la magica quinta musicale di cui parla 慄♂️Gustavo Rol 慄♂️legata a frequenze cromatiche e termiche precise
♦️E poi guarda caso nei tarocchi la quinta carta è il papa che simbolicamente è un ponte, unisce potere temporale a quello spirituale. E adesso la parte utile per il presente, il cinque energeticamente spinge alla ricerca della libertà, e quindi ad osare e stimola a pensare. Tutte cose di cui abbiamo bisogno oggi.
Per contro se non si è saldi in se stessi, centrati, disarmonici diciamo, il desiderio di libertà può portare a fare passi falsi, a scambiare la libertà con l’egoismo e l’egocentrismo, l’individualismo. A scambiare la libertà con una forza che divide, allontana. Nel suo aspetto negativo infatti l’energia del 5 rimanda proprio al diavolo (dal greco διάβολος diabàllo) che significa separare, dividere e in senso metaforico, calunniare. Ecco perché il diavolo è rappresentato proprio da una stella a cinque punte.
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Il 19 luglio scorso il giudice Paolo Ancora del Tribunale del Lavoro di Trieste ha respinto il ricorso che l’avvocato Mirta Samengo ha redatto in difesa di Stefano Puzzer, l’ex portuale che si è battuto contro il green pass, sino ad essere licenziato dall’Agenzia del Lavoro Portuale il 16 aprile 2022, proprio per non averlo voluto usare. E’ solo il primo grado ben inteso, la giustizia ne prevede altri due e può quindi ancora tutto cambiare.
Ma intanto, in questa intervista casalinga, nel senso di “fatta in casa” , con Stefano Puzzer commentiamo l’esito del ricorso ma cerchiamo anche di capire cosa sta accadendo in questo strano mondo. Di sicuro c’è il fatto che stiamo vivendo tempi difficili, in cui il famoso “Stato di Diritto” è ormai evidente, è stato violentato ferocemente proprio dallo “Stato”: i giudici chinano il capo alla politica e soprattutto hanno “dimenticato” i principi fondamentali della carta costituzionale, i politici sono sempre meno interessati al benessere del popolo ( lo saranno mai stati poi?) e comunque sono sempre più ingordi di ruoli e denaro, poi tra informazione e propaganda non c’è quasi più distinzione , salvo qualche caso rarissimo. E poi c’è il popolo, ci siamo noi, sempre più pigri, sempre meno cittadini. Sempre meno attenti, che non facciamo più domande e tanto meno pretendiamo delle risposte, e comunque sempre meno disposti a perdere quel poco che abbiamo per far valere il tanto che invece ci appartiene , che ci è stato tolto, sfilato dalla mano di un “mariulo”, sì, ma istituzionalizzato.
Stefano Puzzer in questa intervista parla sempre con il suo modo pacato e diretto, con la sua semplicità con la quale è riuscito a far tremare il potere al punto che questo ha dovuto mostrarsi per quello che è, reagendo con la violenza. Nelle piazze di cittadini che manifestavano pacificamente, lo Stato ( la Polizia per lui), è stato violento e ha violentato davanti a tutte le telecamere la libertà di manifestazione del pensiero. Quel 15 ottobre 2021 allo Stato è caduta la maschera, così come è caduta una seconda volta, il 15 dicembre 2021 a Pordenone quando gli è stato inflitto il daspo, poi revocato con una sentenza magistrale, e poi una terza, a Roma per l’altro Daspo. Tutti episodi che hanno permesso di spogliare lo Stato, mostrandocene il vero volto. Stefano Puzzer , i portuali e il dissenso che sono riusciti ad unire, hanno segnato una linea nella storia italiana che ancora in molti non capiscono, ma, vi garantisco sarà proprio da quella linea che ripartirà un futuro migliore per la nostra Italia.
Adesso vi lascio all’intervista all’ uomo che non si è arreso, e che non si arrende, a un uomo che ci sta ricordando il valore della vita, della libertà, e della giustizia.
Vi lascio all’intervista con Stefano Puzzer
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Alcune mie considerazioni sulla dichiarazione di Pietro Senaldi, direttore di Libero ospite su la7 nel programma In Onda l’11 luglio scorso.
In sintesi: Le affermazioni di Senaldi rispetto alle menzogne dette da Draghi, secondo me , NON sono affermazioni “giornalistiche” ma politiche! Nel video brevemente spiego perché la penso così..
Buon ascolto .. e ricordate che l’informazione può essere libera e quindi imparziale solo se è indipendente, immagino lo sappiate. Quindi se vorrete aiutarmi nel mio lavoro, cliccate sul tasto verde che trovate nel lato sinistro dello schermo e seguite le indicazioni. GRAZIE…
Ecco qui un’altra punturina ( vd foto) da fare ogni 6 mesi, sempre a mRNA, questa volta contro una della patologie più diffuse (‼️guarda caso‼️e, tra l’altro, dopo che hanno abbassato talmente tanto i limiti da poterne considerare affetti quasi tutti). Quindi leggiamo: “L’Agenzia Italiana del Farmaco ha da poco approvato inclisiran, una nuova molecola capace di ridurre drasticamente i livelli di colesterolo grazie ad una iniezione ogni sei mesi. Il farmaco, sfruttando un innovativo meccanismo d’azione ( ‼️) in grado di “silenziare” un particolare mRNA, è ora disponibile per gli adulti affetti da ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista.” 樂樂Reazioni avverse? Nessuna, come per i vaccini contro la covid, mi pare ovvio. Ma facciamo un po’ il conto, stando a questa gente noi dovremmo fare: n.2 siringhe l’anno contro il colesterolo, una ogni 6 mesi‼️ N 3. Una siringa ogni 4 mesi contro la covid19 (“contro” si fa per dire pisto che l’ efficacia assoluta è dello 0,7%.. fate voi i conti); N. 1. Siringa l’anno contro l’influenza. N. 1. Siringa contro le infezioni polmonari. E siamo già a 7 siringhe l’anno ma ce ne sono sicuramente altre che mi sfuggono ora…
Domanda: Qualcuno ha studiato cosa comporta, come incide, la somma di tutte queste siringhe nel corpo umano? E poi vale il principio secondo cui , come diceva Toto’ che e’ la somma che fa il totale? Secondo me no. In medicina ricordiamo che ne basta una di puntura per toglierti la salute!
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La serata di verità sotto le stelle, che ha riempito di pubblico il giardino estivo della fabbrica in Pedavena di Verona ha visto sul palco tra i relatori il prof. Giovanni Frajerse, Stefano Puzzer, il farmacista ospedaliero Fabio La Falce, Gianluca Braguzzi dell’associazione La città dei ragazzi, Dario Giacomini di Contiamoci e Zainz il viaggiatore dello spirito. Io ho moderato la serata. A organizzare l’evento La gente come noi sez di verona guidata da Claudia Righetti e Silvia Franchetto.
Tutti gli interventi hanno messo in risalto le difficoltà che l’essere umano ha vissuto in questi anni e sta vivendo a causa di un gruppo di persone dalla mentalità manipolatoria e perversa, che gioca con la nostra biologia e il nostro pianeta come fossero giocattoli. Ultima trovata di questa gente, la volontà di oscurare il sole, senza avere alba delle conseguenze, e senza farsi carico delle stesse e dei loro esperimenti, così come non hanno alba nemmeno di cosa accada modificando i geni dell’essere umano, altra cosa che pretendono di fare sulla nostra pelle e ben sapendo che il dna è ancora in gran parte sconosciuto. Sono criminali e vanno fermati, come? I relatori hanno le idee chiare e sono stati concordi nell’indicare il modo in cui potremmo spazzare via le tenebre che questi esseri, senza Dio, vogliono imporci. Buon ascolto e ricordate che… l’informazione può essere libera e quindi imparziale solo se è indipendente, immagino lo sappiate. Quindi se vorrete aiutarmi nel mio lavoro, cliccate sul tasto verde che trovate nel lato sinistro dello schermo e seguite le indicazioni. Grazie e ad Maiora!!
Con il dott. Giuseppe Barbaro Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia di un ospedale di Roma abbiamo parlato di diversi argomenti molto attuali partendo dal premio De Donno. Il dott. Barbaro ha spiegato il valore di questo premio e che significato ha in questo momento. Io ho ricordato invece che il premio dato al sig. Silvio Brusaferro, la medaglia d’oro consegnatagli dal Presidente della Repubblica italiana, sia stata, a mio avviso, una vera farsa, una presa in giro nei nostri confronti posto che, è lo Stato che premia se stesso! nel video spiego perché.
E ancora cosa si intende quando si dice che un ragazzo di 17 anni è morto di morte naturale? E poi, perché Yuval Harari, il portavoce del Word Economic Forum e i seguaci di Klaus Schwab vogliono il dominio sulla creazione e sponsorizzano la fecondazione in vitro? Chi c’è dietro questi personaggi? Tenete a mente che, sempre Harari, pochi giorni fa ha dichiarato: ‘Presto saremo in grado di iniziare a riprogettare gli esseri umani”. Questo è il loro obiettivo, rendere innanzitutto i bambini un prodotto commerciale da vendere, e la cosa ancora più diabolica, se è possibile, è che loro di questo “prodotto” ne potranno stabilire le caratteristiche, intervenendo sui geni infatti potranno stabilire che livello di intelligenza potrà avere il cd “figlio” è ovviamente potranno deciderne anche l’aspetto fisico, etc. etc. Non so voi ma io sono dell’idea che questa gente vada fermata! Buon ascolto e ricordate che l’informazione può essere libera e quindi imparziale solo se è indipendente, immagino lo sappiate. Quindi se vorrete aiutarmi nel mio lavoro, cliccate sul tasto verde che trovate nel lato sinistro dello schermo e seguite le indicazioni. Grazie e ad Maiora!! Ps. come quasi tutte le interviste e i servizi che ho fatto anche questa è stata bloccata su you tube..
Nato il 3 luglio del 1971 #JulianAssange ha compiuto 52 anni. Da 4 anni, SENZA ESSERE STATO MAI CONDANNATO, è rinchiuso nella prigione di Belmarsh nel Regno Unito, una prigione di massima sicurezza, soprannominata la Guantanamo britannica. E’ stato incarcerato qui come se fosse il peggior terrorista sulla faccia della terra e invece è solo il più grande giornalista della storia recente. Il reato che gli è contestato è quello di aver rivelato i documenti segreti del governo a stelle e strisce dai quali emergono chiaramente i crimini di guerra compiuti dagli americani in Afghanistan e Iraq, inoltre Assange ha denunciato anche le torture operate sempre dagli americani a Guantanamo e in Iraq. Insomma ha osato togliere il velo e mostrare a tutti cosa fanno davvero gli americani quando dicono di esportare la democrazia.
Per aver fatto il suo lavoro, gli esportatori di democrazia e il loro tira piedi europei, lo stanno distruggendo in un carcere, gli hanno tolto la libertà e rovinato la vita. Tutti comportamenti che danno solo ulteriore prova, qualora ne servissero ulteriori, della veridicità delle scoperte di Assange.
Adesso la sua posizione è ancora più critica posto che è in bilico per l’estradizione negli Stati Uniti, già concessa dalle autorità del Regno Unito. Ma questa sarebbe un’ulteriore violazione ai diritti umani infatti non sarebbe possibile per legge estradare qualcuno in un luogo in cui la sua vita e la sua salute sarebbero messi in pericolo, e negli Stati Uniti con le carceri che hanno, e il livore nei confronti di Assange il peggioramento delle condizioni, già estreme , sarebbe una certezza.
Al di là di tutto aggiungo una cosa , guardiamo tutti questa foto, guardiamola bene , e al di là di ogni valutazione sulla condotta, che ricordo essere aver rivelato rivelato dei documenti segreti contenenti crimini commessi dagli americani, al di là di ciò, questo modo di ridurre una persona è degno di una umanità che si dica civile? Il carcere deve rieducare o torturare le persone? E dei crimini commessi dagli americani perché nessuno si indigna? Perché i Tribunali non agiscono nei confronti degli Usa? Perché c’è tanta indifferenza rispetto a una tragedia così grande sia rispetto alla posizione di Assange che rispetto alla vergognosa condotta degli Stati Uniti? Forza Assange che Dio ti stia vicino e ti faccia scoprire la forza inesauribile di chi vive nella verità e per la verità. L’inferno, ma quello vero, lo conosceranno i tuoi torturatori quando sarà il loro momento. Ps. Oggi la moglie di Assange, Stella Moris, è stata ricevuta dal Papa, ma non ne ha parlato nessun media.
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“Grafene e Anomalie nel sangue: verità o finizione” questo il titolo della serata organizzata da “Il Fronte del Dissenso” a Zoppola, nel pordenonese, il 16 giugno 2023, con relatore il dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero. Secondo alcune teorie ricordiamo infatti che questo materiale nella forma ossido di grafene sarebbe presente nei vaccini e sarebbe una delle cause principali delle numerose reazioni avverse che si stanno registrando a carico dei vaccinati. Sul punto ci siamo già pronunciati in questo blog per cui rimando all’intervista con il dott. Amedeo Cinosi la cui posizione è condivisa dal dott. La Falce. Durante la serata però, e su questo voglio ora portare la vostra attenzione, il farmacista ospedaliero pordenonese, ha evidenziato un punto di estrema importanza, ovvero, l’efficacia dei vaccini e, prendendo come base delle sue dedizioni lo studio della Pfizer pubblicato sul New England Journal of Medicine il 10.12.20, ha messo in luce, ancora una volta, aspetti inquietanti rispetto ai dati dichiarati e al loro effettivo valore. La pubblicazione nello specifico affermava che “il vaccino a mRNA è risultato sicuro ed efficace nel 95% dei casi. Un risultato straordinario frutto dell’analisi dello studio di fase III che ha coinvolto oltre 43 mila persone. Un vero e proprio trionfo come descritto nell’editoriale di accompagnamento allo studio”.
Ma è davvero quanto è stato scritto nello studio? E se avessero mentito? E inoltre, quando gli studi parlavano di efficacia, di quale efficacia si trattava: quella relativa o quella assoluta? E che differenza c’è tra le due? Per il dott. La Falce, prove alla mano, ovvero lo studio stesso della Pfizer, hanno fatto passare per assoluta una efficacia relativa. Un comportamento gravissimo ma ancora più grave, se è possibile, è che nessun medico/ricercatore abbia verificato questi aspetti. I medici si sono limitati a obbedire e a dare credito, senza verificare quanto veniva stabilito dalle case farmaceutiche. Nessuno ha controllato davvero che quanto dichiaravano queste aziende, per lo più Società per azioni, mosse principalmente (per non dire esclusivamente) dallo scopo di lucro, fosse vero oppure no. Come se, lasciatemelo ricordare, le case farmaceutiche fossero agnellini illibati e non avessero mai provocato danni enormi anteponendo i loro guadagni alla salute delle persone (vd anche qui). Vi lascio all’intervista. Ad Maiora Semper
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Le morti improvvise che stanno colpendo le forze armate non stanno passando inosservate, certo il fenomeno non riguarda solo i militari – le cronache riportano di decessi improvvisi per infarti o tumori fulminei in persone, ed è questa la cosa più preoccupante, perlopiù entro i 50 anni, ormai è un bollettino quotidiano. Cosa sta accadendo? Nell’attesa di scoprirlo, in questo servizio intervisto un militare, che restando nell’anonimato mi ha raccontato cosa accadeva nel suo ambiente di lavoro fino a quasi fine maggio 2023. A partire dall’impossibilità per chi non si è vaccinato di fare missioni all’estero (anche se l’obbligo alla vaccinazione è venuto meno) ai procedimenti di sospensione del grado che hanno dovuto subire i “disubbidienti”, compresa la sospensione dello stipendio che è davvero singolare posto che non è prevista nemmeno nel caso avessero commesso dei reati.
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Dopo la dott.ssa Barbara Balanzoni e il dott. Riccardo Szumski, il 6 giugno è stata notificata la radiazione dall’ordine dei medici di Torino anche alla dott.ssa Silvana de Mari, medico specializzata in chirurgia generale, endoscopia dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva. la dottoressa, ha esercitato come chirurgo presso diversi ospedali piemontesi e oggi, a fine carriera, è stata radiata dall’ordine presieduto dal sig. Guido Giustetto, per le sue opinioni contro i vaccini anti covid19 – e io aggiungo opinioni scientifiche perché motiviate e sostenute da studi scientifici – e per aver curato la covid19 con terapie non conformi ai protocolli di Stato, protocolli che – aggiungo sempre io – si sono ampiamente dimostrati inefficaci e dannosi come ha dichiarato lo stesso sig. Palù, presidente dell’Aifa, invitato da Bruna Vesta nella sua Trasmissione. In questa puntata di Ad Maiora parliamo della radiazione con la diretta interessata, la dottoressa De Mari e con il dott. Giuseppe Barbaro, Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia di un ospedale di Roma e il dottor Antonino Magistro presidente del Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate.
LA MALEDETTA PUNTURA DEL 1933
Sono voluta partire in questa puntata ricordando un fatto accaduto nel 1933 nel paese in cui vivo, Gruaro citato anche dalla Dott. De Mari sia nell’articolo che ha scritto, pubblicato su La Verità l’otto giugno sia nel post che ha fatto non appena ha saputo della sua radiazione. In quell’anno lo Stato fascista infatti impose ai bambini di Gruaro la vaccinazione sperimentale contro la difterite. In paese persero la vita 28 bambini. Il libro è stato stampato nel 2014 quindi ben lontano da quanto stiamo vivendo noi oggi, a scriverlo Dario Bigattin, che nella prefazione scrive “Il Regime, dopo aver impiegato tutta la potenza della sua forza persuasiva per imporre la campagna di immunizzazione, usa ogni mezzo, per evitare che il dramma si ritorca contro l’immagine salvifica del fascismo. Controlla molto bene l’informazione, punisce alcuni responsabili, ne promuove altri, ma soprattutto fa calare immediatamente il silenzio sulla vicenda”. Sono passati 90 anni esatti da allora eppure sembra oggi. Inutile festeggiare il giorno della memoria se poi non si capiscono queste analogie!
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Continuano a radiare i medici che hanno sempre curato in modo corretto i pazienti (ultimo il caso della dott.ssa Silvana De Mari) e , nonostante vadano in tv a dire che in effetti si sono sbagliati, “ gli errori umanamente si fanno” ha detto il presidente dell’Aifa Palù intervistato da Vespa… e già errare humanum est ma PERSEVERARE È DIABOLICO!! Ad Maiora
Nel nostro paese, secondo l’analisi riportata nel volume “I numeri del cancro in Italia 2022” – presentato dal Ministero della Salute – i nuovi casi di tumore diagnosticati in Italia lo scorso anno sono stati 390.700, cioè 14.100 in più rispetto a due anni prima – cioè rispetto al 2020.
Secondo il lavoro sviluppato in collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec, a pesare sull’aumento dei nuovi casi oncologici, tenetevi stretti, sarebbero innanzitutto gli stili di vita scorretti dei pazienti e la mancanza di prevenzione.
Sinceramente, resto sempre più basita da queste conclusioni e dall’incapacità di fare un ragionamento più ampio. Mi spiego. Perché ci fanno un confronto solo con i dati di due anni prima? E gli altri anni cosa è successo? Com’è stato l’andamento generale? Allora seguitemi che cerchiamo di aprire la visuale e magari scopriamo un panorama interessante o perlomeno che ci permetta qualche considerazione in più .
Partiamo dal 2011, a cominciare da questa data sino al 2018 l’aumento di casi di tumore è stato di poche migliaia di casi l’anno. Per la precisione nel 2011 i casi sono stati 360.000 e sono cresciuti sino al 2013 , anno che ha fatto registrare 366.000 nuovi malati, quindi mediamente 3000 nuovi casi l’anno. Poi nel 2014 c’è un calo, i malati di tumore sono infatti 365.500 e l’anno dopo, il 2015, continuano a diminuire, sono infatti 363.000 , mediamente 1500 malati in meno l’anno.
Poi riprende la salita, nel 2016 i nuovi casi ritornano sopra i 365000 facendo registrare il numero di 365.800 nuovi malati di tumore, nel 2017, il dato sale ancora e arriva 369mila e nel 2018, 373.000 ( ben inteso i dati sono sempre quelli forniti dagli enti su menzionati). Quindi da 363.000 del 2015 siamo arrivati a 373.000 del 2018. L’aumento medio annuo in questi tre anni è stato di 3333 nuovi malati di tumore l’anno. Se guardiamo solo i due anni 2017-2018 l’aumento è mediamente di 3600 casi l’anno.
Nel 2019 accade una cosa incredibile si è passati infatti da 373000 malati di tumore del 2018 a 371mila, si è registrata una riduzione di 2000 unità. E poi nel 2020 i casi risalgono a 376.600, facendo registrare l’aumento più verticale degli ultimi 10 anni, 5600 malati in più in un anno, mentre la media dei due anni resta costante, posto che l’aumento è stato di 3600 nuovi malati di tumore l’anno.
Poi arriva il 2022 e il numero di nuovi malati arriva a 390.700 , 14.100 nuovi casi di tumore in due anni , mediamente 7050 nuovi casi l’anno.
Ripeto. Mentre dal 2011 sino al 2020 l’aumento è oscillato da 3000 a 3600 unità, dal 2020 al 2022, il dato si è raddoppiato: 7050 casi l’anno. Un aumento quasi del 100%.Un dato davvero pazzesco.
Ebbene, a fronte di ciò il giorno 19 dicembre 2022 è stato presentato, anche in diretta streaming, ( lo trovate qui) il volume “I numeri del cancro in Italia 2022”, che è il censimento ufficiale che si propone di offrire una panoramica aggiornata sui numeri delle neoplasie relativi all’anno in corso. Questa pubblicazione è firmata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP).
La presentazione del volume è avvenuta alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci che come sapete è anche “medico nucleare”, ma ciononostante, a fronte di questa impennata del 100% di casi, il ministro Schillaci nulla dice, sottolinea solo che “tra gli effetti collaterali e importanti della pandemia sono da annoverare il forte rallentamento e in alcuni casi della sospensione degli screening oncologici… interruzioni che hanno determinato mancate diagnosi e aumento dell’incidenza e della severità delle malattie oncologiche”, ma quanto all’incremento dei nuovi malati, ripeto 14.100 in più, non fa nessuna considerazione, dice solo che “è segno che dobbiamo recuperare in fretta i ritardi diagnostici…”.
Ma le cause quali sono di questo aumento vertiginoso?Non lo dice. Ribadisce però che è importante, per i malati di tumore, la vaccinazione contro la covid, perché il rischio di decesso, se non vaccinati, in caso di infezione per loro è molto alto e poi butta lì il fatto che poi una sorta di responsabilità l’avrebbero gli stili di vita, che a suo dire sono peggiorati nel biennio 2020-2021.
Fatemi capire: per la prima volta in 11 anni c’è un aumento del 100% dei malati di tumore, e questi ne attribuiscono la causa allo stile di vita? E in due anni in che modo sarebbe peggiorato così tanto da determinare un risultato di questo tipo e così velocemente? Io sono senza parole. A meno che, quando si riferiscono allo stile di vita non intendano anche l’abitudine masochista che ormai sta prendendo sempre più piede di farsi inoculare dei farmaci che, per stessa ammissione delle case produttrici, sono geno tossici e che, tenete a mente, sono stati immessi in commercio senza che vi fosse uno straccio di studio su cancerogenicità e teratogenicità degli stessi. Ecco, se per stile di vita intendete questo, allora sì, lo stile di vita di chi è dal vaccino facile sicuramente incide negativamente sul suo stato di salute.
Ps. Un altro elemento che vi suggerisco di valutare nel fare le vostre considerazioni è che “la piattaforma web STUDI CLINICI di Aimo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica è realizzata con il contributo “incondizionato” di: sponsor gold Astrazenca nella foto qui sotto lo screen shot di quanto riportato nel sito di Aiom
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“NON SARETE SOLI” ripetono le autorità a ogni catastrofe che viviamo noi cittadini sulla nostra pelle.
“NON SARETE SOLI” le stesse identiche parole ripetute a ogni disastro dalle stesse autorità che hanno contribuito a realizzarle con la loro inerzia e il loro menefreghismo.
E poi ci sono quelli come Prodi che su la Stampa si è lamentato perché la destra non vuole dare a Bonaccini il ruolo di commissario per la ricostruzione. Questo è il problema principe per loro. Io prima di lamentarsi tanto di una sedia, penso che Prodi &c. Dovrebbero preoccuparsi di chiarire semmai che ruolo Bonaccini ha avuto ( o meno) nell’incidenza dei danni con comportamenti omissivi etc etc … nell’attesa- perché sono cose lunghe in Italia dove la ricerca delle responsabilità è come la ricerca del sacro graal-sarebbe meglio penso trovare qualche altra persona magari con meno deleghe, più tempo per dedicarsi alla soluzione di un problema che richiede il tempo pieno, no sig. Prodi?
Detto questo NON SARETE SOLI mi riporta all’Aquila: 14 anni fa il terremoto, dopo 14 anni la città è ancora un cantiere.. NON SARETE SOLI.
Parole che ormai hanno perso ogni valore, pronunciarle dovrebbe se non altro far provare un certo imbarazzo a chi le dice ma a quanto pare no. Mi stupisce poi vengano anche riportate con tanto zelo dai media, a me oggi sinceramente suonano soprattutto offensive.
NON SARETE SOLI” mi suggerisce infine alcune domande : dove eravate in tutti questi anni? Alluvione dopo alluvione dove eravate? Perché trattate questa alluvione come fosse la prima , inattesa inaspettata, più unica che rara quando invece la memoria ci ricorda una sfilza infinita di alluvioni sempre più gravi, di volta in volta più gravi? DOVE ERAVATE NEL MENTRE? AD MAIORA
Un po’ di storia grazie al IL Foglio che ha pubblicato questo promemoria :
“Il 27 novembre 1949 in provincia di Ravenna il Senio rompe l’argine e allaga 2.200 ettari.
Il 5 dicembre 1959 a Sant’Agata in provincia di Ravenna il Santerno sommerge 3.300 ettari.
Il 27 dicembre 1961 il Marecchia in piena sbriciola il ponte di Santarcangelo di Romagna mentre vi passava un’auto; annegano le tre persone che vi erano dentro.
Autunno 1963. Frane e allagamenti in Romagna e in Emilia per le piogge torrenziali. In provincia di Forlì crolli a Bagno di Romagna, a Civitella Romagna (2 frane), a Predappio (5), a Premilcuore, Santa Sofia, Sarsina, Torriana, Verghereto. In provincia di Ravenna crollano terreni a Brisighella, con 11 frane tra le quali quella di Monticello che travolge anche la chiesa e la canonica di Monticino e lambisce il centro di Brisighella; ma anche a Casola (7 frane) e a Riolo Terme (4 frane). In Romagna le frane di quei giorni coprono in tutto circa 1.700 ettari.
Il 4 novembre 1966, mentre vanno sott’acqua Firenze e Venezia, il Senio tracima a Passo Donegallia e inonda 2.200 ettari.
L’anno 1973 è devastante. Dal 1° gennaio al 1° ottobre ci sono decine e decine di alluvioni in tutta la regione. Il 7 e l’8 marzo 1973 a Ravenna la rete di fossi non riesce più a smaltire l’acqua e sono allagati 20 chilometri quadri fra città e campagna. Il 27 settembre 1973 a Cesena il torrente Pisciarello allaga le campagne fra Ponte Pietra e Casone e interrompe la statale 304.
Il 19 agosto 1977 un nubifragio (non è ancora stata inventata la locuzione corriva “bomba d’acqua”) allaga Cattolica e San Giovanni in Marignano.
Nel 1978 crolla ancora la frana di Linaro, frazione di Mercato Saraceno (Forlì). Il paese si affaccia su uno sperone alto su un’ansa del torrente Borello; la parete verticale di roccia continua a cedere da secoli. Una parte dell’abitato fu sbriciolata nel 1819, poi attorno al 1955. Accadrà ancora.
Nella primavera del 1978 a Brisighella (Ravenna) in località Zattaglia la frana sul torrente Sintra si rimette in movimento e sprofonda nel letto del fiume; danneggia due case abitate e distrugge un capannone.
Nel marzo 1985 le piogge primaverili rimettono in movimento la frana di Case Gamberini a Bagno di Romagna, vicino al corso del Savio. I geologi classificano il fenomeno come “franamento di tipo rotazionale con colamento al piede”. Danni alle abitazioni, a un’osteria e alla provinciale 26.
Nel 1986 si risveglia la frana di Linaro, frazione di Mercato Saraceno. La pioggia battente sbriciola altre parti della parete di roccia; si sgretola e precipita la porzione di un cortile; parti di edifici restano sospese nel vuoto. A Pescaglia, in comune di Sarsina, il terreno smotta e danneggia diverse costruzioni; a rischio la statale 71 umbro-casentinese e la provinciale fra Sarsina e Ranchio. La rupe che sovrasta Torriana minaccia di cadere sulle case lungo la provinciale per Montebello.
Nel dicembre 1988 viene rinnovato secondo i nuovi criteri il censimento regionale del rischio idrogeologico. Sono 152 in 80 comuni i centri abitati da consolidare o addirittura da trasferire subito senza-se-e-senza-ma. In provincia di Forlì sono 22 gli abitati a rischio all’interno dei comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Civitella, Coriano, Meldola, Mercato Saraceno, Montefiore Conca, Montegridolfo, Portico San Benedetto, Predappio, Santarcangelo, Santa Sofia, Sogliano al Rubicone, Torriana, Verghereto e Verucchio. In provincia di Ravenna sono a rischio 4 paesi nei comuni di Brisighella e Casola Valsenio.
Il 2 settembre 1989 un nubifragio allaga diverse zone del Ravennate e inonda la riviera fra Porto Corsini e Cervia.
La provincia italiana più colpita da frane e alluvioni è Cuneo. Gli eventi che hanno ucciso più persone sono un nubifragio nel Salernitano (297 morti fra il 25 e 26 ottobre 1954), la frana nel bacino idroelettrico del Vajont (ottobre 1963; furono accertati 1.917 morti) e il crollo dei bacini minerari in val di Stava, Trentino (269 morti nel luglio 1985).
Dal 1986 al 1990 in Emilia-Romagna sono morte per alluvione o frana 54 persone.”
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“Tutto crolla, il domani incombe, eppure ora i tuoi occhi sono eterni”
Intervista al regista e autore Lorenzo Cinosi
a Novara il 2 giugno al Teatro MP
Diciotto anni, tanta passione per il teatro, nata per caso, e un’ottima compagnia di attori e amici per lo più coetanei. Cattivi e Buoni è l’opera di Lorenzo Cinosi, sceneggiatore e regista giovanissimo che in un momento in cui combatteva tra la vita e la morte ha deciso che questa era la storia da raccontare: il protagonista, si chiama Adam, vive in un regime dittatoriale, ed è in cerca di se stesso. In un mondo in cui qualcuno stabilisce arbitrariamente chi è il buono e chi è il cattivo Adam si ferma a riflettere e osa mettere in dubbio l’etichetta di buono concessagli dal dittatore: “Non sono convinto di essere così buono, io mi sento un po’ tutto” , così inizia l’opera di Cinosi che mira ad analizzare i meccanismi della nostra società in cui l’essere umano è sempre meno capace di cogliere le sfumature, imprigionato in un continuo gioco di schieramenti: o con me o contro di me. Incapace di confrontarsi, dialogare, guardare in prospettiva, analizzare le situazioni sapendo dare spazio a ragionamenti e opinioni diversi.
La fiaba
Lo schema narrativo utilizzato dall’autore è quello della fiaba, ” si adatta benissimo a raccontare i regimi totalitari, ha detto Cinosi, perchè per eliminare il cattivo, colui che impedisce di arrivare al lieto fine, tutto è lecito”.
Diciotto anni e tanta voglia di raccontare il mondo in cui viviamo, insieme ai suoi compagni, tutti appassionati e pieni di entusiasmo, Cinosi e i ragazzi della compagnia la Ribalta Art Group oggi accendono i riflettori su un futuro carico di speranze, se a scriverne la sceneggiatura saranno loro… con le scenografie del nonno, a Novara il 2 giugno al MP Teatro!
A permettere la messa in scena dell’opera Roberto Lombardi, direttore della Ribalta, che ha messo a disposizione dei giovani attori il teatro e gli spazi necessari. Un comportamento di grande valore in un mondo in cui dare spazio ai giovani è spesso uno slogan seguito quasi mai da azioni reali; ci piace pensare che l’universo se ne sia accorto e abbia ricambiato a modo suo, facendo segnare già a 10 giorni, il tutto esaurito per lo spettacolo..
Nota di regia 1: “Tutto crolla, il domani incombe, eppure ora i tuoi occhi sono eterni”.
Nota di regia numero 2 “Che l’ambiente sia trampoli invece che gabbia”.
R
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Secondo alcuni medici e ricercatori nel sangue delle persone vaccinate ci sarebbe ossido di grafene e vi si troverebbe a causa delle vaccinazioni anticovid che a loro dire conterrebbero appunto il grafene.
Ora l’impiego di nanotecnologie quali il grafene non è una cosa fantascientifica anzi. Ne ho parlato già. Il punto, ora è capire una volta per tutte se c’è davvero oppure no nel sangue dei vaccinati e prima ancora se c’è oppure no nei vaccini. E non è difficile scoprirlo perché la scienza ha tutte le tecnologie e le strumentazioni per dare le risposte. e poi c’è la logica. Tutte queste cose sono state usate nello studio in Preprint pubblicato sulla rivista Research Gate da tre ricercatori: Amedeo Cinosi, Loretta Bolgan e Carlo Martelli.
Nell’intervista le risposte nelle parole del ricercatore Amedeo Cinosi e anche la mia testimonianza personale rispetto all’ossido grafene, infatti con il dott. Fabio La Falce, usando il microscopio ottico abbiamo svolto molte analisi e scoperto delle cose incredibili.
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Presidente di Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate, il dott. Antonino Magistro, si sofferma in questa intervista su alcune tematiche urgenti e rispetto alle quali i cittadini oggi più che mai sono chiamati a prendere coscienza e a dare delle risposte: vogliamo i bio-laboratori nella nostra nazione, sul nostro territorio? Li reputiamo necessari per la costruzione del nostro futuro? Ce ne assumiamo la responsabilità rispetto ad incidenti che potrebbero accadere come la recente pandemia ci ha insegnato? Ricordiamo che le probabilità che il sars cov 2 sia uscito dal laboratorio di Wuhan è, infatti, vicinissima alla certezza. E ancora, quale ruolo deve avere la politica in questo momento?
Cominciamo per ordine cosa sono i 5g? Innanzitutto la sigla è l’acronimo di 5th Generation, e si riferisce -prendiamo da Wikipedia- “all’insieme di tecnologie di telefonia mobile e cellulare, i cui standard definiscono la quinta generazione della telefonia mobile con una significativa evoluzione (ne siamo sicuri?) rispetto alla tecnologia 4G/IMT-Advanced. La sua distribuzione globale si è avviata nel 2019”.
Una delle peculiarità del 5G sta nel fatto che oltre ad essere finalizzato alla comunicazione tra persone, permetterà anche il cd “Internet delle cose”, ovvero permetterà di far comunicare tra loro anche i vari dispositivi wireless utilizzando in particolare onde elettromagnetiche di frequenza appartenente alla banda 26,5-27,5 GHz indicate spesso come “onde millimetriche” che corrispondono più precisamente alle frequenze comprese tra 30 e 300 GHz (lunghezze d’onda comprese tra 1 e 10 mm).
Detto questo mi sento di aggiungere che l’unica cosa davvero importante per noi, l’unica sulla quale dovremmo essere tutti rassicurati con prove scientifiche – quelle vere condotte da ricercatori indipendenti- e inoppugnabili, è: sono sicure queste nuove tecnologie per la salute umana? Perché sapete anche se coi 5g potremmo muovere il sole e far danzare le stelle con la Luna il walzer, chissenefrega, se poi questa facoltà aumenta le probabilità sino alla certezza di farci ammalare di tumore, sino ad ucciderci. O sbaglio?
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Il titolo riprende quello dell’evento organizzato ad Oristano il 15 aprile dai gruppi “I Pipius non si Tocant”, La Croce, Sardegna-Comitato di Liberazione, Ora et Labora in Difesa della Vita, Rete RRR Sarda, Siamo Nati Liberi, Italia. Relatori : Leonardo Guerra, biologo molecolare di Contiamoci, Antonino Magistro, Presidente del Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate, gli avvocati Antonio Verdone e Linda Corrias, e l’imprenditore Alberto Casu.
In sintesi, l’ID Pay è una piattaforma finanziata con i fondi del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR unica per tutti i bonus e gestita da PagoPA . Per l’ex Ministro alla transazione ecologica Vittorio Colao, lo scopo dell’Id Pay stando ad una dichiarazione rilasciata all’Ansa, sarebbe quello di eliminare il contante: “Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato, senza bisogno di dover anticipare i soldi, venire riconosciuti nel punto vendita e ricevere l’ammontare di bonus di voucher grazie alla piattaforma e si può partire già da quest’anno”. E ancora ha precisato Colao, nella piattaforma “l‘Agenzia delle Entrate, l’Anagrafe, il Ministero dell’Interno e l’Inps agganceranno i propri dati. Sarà presente anche il fascicolo sanitario di ogni cittadino al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, tele monitoraggio e gestione da remoto.” Insomma una piattaforma che sa tutto di noi e il timore, per alcuni, me compresa, è che possa accadere quanto già accaduto con il Green Pass ovvero che se poi un cittadino non è in regola con il pagamento di una bolletta o magari con una vaccinazione, gli siano impedite certe attività, come l’ingresso in determinati luoghi o negate le sovvenzioni sociali. In altre parole il pericolo è che dietro l’ID pay si nasconda una forma di controllo sociale molto forte. E a questo punto la mente non può non ricordare quando entrò in vigore il green pass, ad agosto del 2021, i cd. “complottisti” andavano dicendo: “il green pass sarà per sempre”, non è che avevano ragione?
Nel video ne parlo con il dott. Antonino Magistro
Ps. Vittorio Colao è stato vicepresidente della Round Table of Industrialists (ERT), la lobby europea di industriali accusata di “mancanza di trasparenza dei lobbisti sul processo decisionale a Bruxelles”.
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Dai documenti top secret del Pentagono trapelati e pubblicati on line scopriamo che gli USA sono soliti spiare con attività di spionaggio organizzata, gli alleati in particolare la Corea del Sud. In alcuni giornali leggiamo che la rivelazione “imbarazza l’amministrazione Biden”, “imbarazza” avete letto bene, vergognarsi del resto richiederebbe una coscienza volta al rispetto degli altri, un certo sentimento volto all’umiltà , e alla consapevolezza che non si è i padroni del mondo, che nessuno è padrone di qualcun altro, se non altro perché i cittadini del mondo, sì mi sento di parlare a nome di tutti, non vogliono padroni o per lo meno non vogliono loro, gli americani, come padroni. Detto questo sarebbe troppo chiedere le dimissioni di Biden e ancora sarebbe troppo pretendere che gli alleati, noi, chiedessimo spiegazioni?
Adesso dal pentagono ci informano che “è caccia alla talpa a Washington”, il dipartimento della Giustizia ha infatti aperto un’inchiesta, dopo quella interna della Difesa, che sta cercando di identificare chi poteva vedere quelle carte e ha già cambiato le modalità con cui il personale può avervi accesso: perchè sia chiaro, va tutto bene ed è corretto spiare gli altri, il peccato è farlo sapere. Ergo, finirà, temo, come nel caso di Julian Assange, grazie al quale abbiamo appreso che gli americani commettono assassini e violazioni ai diritti umani di ogni sorta, ma alla fine in carcere vi è finito chi ha denunciato il tutto. Reazioni?!
Ad Maiora – Marianna Maiorino
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NEL VIDEO L’APPELLO DEL DOTT. SZUMSKY SCRIVETE A: PRESIDENZA@REGIONE.VENETO.IT PER CHIEDERE LE CURE. UN APPELLO LANCIATO al termine di Uno dei tantissimi incontri che si stanno svolgendo per assistere alla proiezione del docufilm Invisibili di PAOLO Cassina. IN QUESTO CHE SI è SVOLTO A SAN DONA’, c’ero anch’io per presentare i relatori, i dottori Riccardo Szumsky, Patrizia Gentilini, e Margherita Savini. A organizzare tutto Aidi Pasian insieme a un gruppo di meravigliosi attivisti feriti nel corpo dal vaccino, tutte reazioni avverse che lo Stato ignora, e i medici non curano. Reazioni avverse nascoste da Aifa e ISS, enti che SAPEVANO E HANNO SCELTO CHE MOLTE PERSONE RIMANESSERO VITTIME DEI VACCINI. Complice la magistratura che non interviene, complice lo Stato che tace. COMPLICE OGNI CITTADINO CHE NON PRETENDE LA VERITA’ .
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Nel mio video commento e condivido con voi il testo di un’ordinanza pubblicata dal Tribunale di Firenze. Finalmente un giudice ha preso le schede tecniche dei vaccini e le ha lette ma non solo ha scoperto e letto la legge 648/96 … e finalmente viene messa nero su bianco la gravità di quanto fatto dal Governo italiano, in merito all’obbligo vaccinale e dal Ministero della salute dove la profonda ignoranza degli uomini che vi lavorano fa sì che si siano confusi concetti basilari elementari quali trasmissione del virus e malattia. Ad Maiora
Cure negate ai malati covid prima, cure negate alle persone che dopo la vaccinazione soffrono a causa delle reazioni avverse, uno strano parallelismo che mette in evidenza la difficoltà del ministero della salute e degli altri protagonisti della gestione pandemica nel comprendere il proprio ruolo ovvero salvaguardare e proteggere la salute dei cittadini italiani.
Al convegno le “Buone Notizie Curano” organizzato a Busto Arsizio dall’ “Associazione Soprattutto Liberisabato 18 marzo, hanno partecipato centinaia di persone, per ascoltare professionisti che dall’inizio della pandemia hanno messo in luce le inquietanti ombre della gestione pandemica, cercato e trovato cure per salvare le persone nell’emergenza e oggi sono impegnati anche a trovare le soluzioni ai danni provocati dai vaccini.
Nel video interviste ai dott. Giuseppe Barbaro, Andrea Stramezzi, Loretta Bolgan, Paola Ponzo.
Ps. La dott.ssa Bolgan ha parlato anche dell’mRNA degradato. Gli attributi critici di qualità (CQA) relativi al grado di purezza dei sieri a mRNA, ha detto, permettono, un grado di degradazione sino al 50% . Normalmente però per i farmaci l’ente regolatorio ha sempre indicato un grado di degradazione inferiore all’1%, un divario abissale rispetto al 50% consentito per i vaccini cd contro la covid 19.
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