Un mio articolo purtroppo sempre attuale. Ripropongo qui di seguito un mio pezzo vecchio, è del 2018 per la precisione ma che rispolvero oggi alla luce dei sequestri che la guardia di Finanza sta compiendo in tutta Italia per togliere dagli scaffali i prodotti per la cura del corpo contenenti la molecola cancerogena Lilial. Questa molecola è stata inserita dal primo marzo 2022, tra le sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. Tuttavia nei prodotti per la cura del corpo e dell’igiene vengono usate molte sostanze tossiche per la salute e dannose a vario titolo. Questa scoperte mi indusse a scrivere il pezzo che vi ripropongo e che è ancora molto attuale. LA CANCEROGENITA’ E TOSSICITA’ DEGLI ELEMENTI CHE CITO NEL PEZZO ERA NOTA E STRA NOTA AI PRODUTTORI MA CIO’ NONOSTANTE HANNO CONTINUATO A VENDERE I LORO PRODOTTI FACENDOLI PASSARE PER UTILI ALLA CURA DEL CORPO. ED E’ COSI’ DA SEMPRE. CAPITE CHE LA LOGICA E’ SEMPRE LA STESSA VERO? “CURA DEL CORPO E DELLA SALUTE” SONO IN MANO ALLE STESSE HOLDING, GUIDATE DAGLI STESSI INTERESSI CHE CON LA PAROLA “CURA” NON HANNO NIENTE A CHE VEDERE. BUONA LETTURA

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L’INCI questo sconosciuto

In questi giorni ho soffermato la mia attenzione sui prodotti cosmetici che uso. Di abitudine leggo sempre le etichette dei cibi e faccio molta attenzione a quello che mangio, ma per le creme e i trucchi non ho mai avuto la stessa attenzione. Probabilmente per la palese indecifrabilità delle etichette e la pigrizia di andare a verificare. Difatti, anche se mi scrivono nell’INCI – che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients- che la crema contiene cyclopentasiloxane, buthylene glycol polyethylene, Peg e PGG, acrylic acid copolymer, polisorbati, nonché EDTA sinceramente ne so quanto prima, cioè niente. Non ho mica studiato chimica! E poi ho sempre dato per scontato che prendendo un prodotto buono (leggi caro), magari in farmacia, sarei stata sempre al sicuro.

La fiducia mal risposta

Credo tutti si faccia lo stesso pensiero, ci affidiamo e ci fidiamo di chi ci vende il prodotto e di chi lo fa, specie se lo paghi fino €100 !! Vorrei ben vedere, no?! Deve esser per forza un buon prodotto! No?! E no! proprio No! No! No! A partire dal supermercato sino alle farmacie troviamo un sacco di prodotti pieni di siliconi, emulsionanti con componente petrolifera, parabeni, conservanti sintetici, solventi sintetici tipo il propylene glycol (che leggo essere usato anche come anti gelo per le auto!) e la lista sarebbe ancora lunga, ma mi fermo qua e vi lascio i link sotto dove potrete approfondire. Inutile dire che sono rimasta senza parole. Come è possibile una cosa del genere? Come è possibile che siano messi legalmente in commercio prodotti così? Siamo davvero sicuri che non abbiano controindicazione alcuna per la nostra salute?

Talco e il cancro

Nelle mie navigazioni alla ricerca di una spiegazione mi sono poi imbattuta in un articolo pubblicato su “Il fatto quotidiano” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/24/johnsonjohnson-accusata-per-talco-cancerogeno-ordinato-risarcimento-da-72-milioni-di-dollari/2492797/) che riporta la notizia secondo la quale una nota società di cosmetici da supermercato è stata condannata a pagare 72 milioni di dollari ai parenti della vittima morta per cancro a quanto pare, scatenato dall’uso decennale del talco della stessa ditta. Ma la cosa che più mi ha colpito nell’articolo è stata l’affermazione rilasciata alla conclusione del processo, dal capo della giuria: “Era chiaro che stavano nascondendo qualcosa, tutto quello che dovevano fare era mettere un’etichetta di avvertimento”. Mettere un’etichetta di avvertimento?! Ma siamo matti? Non lo produci un prodotto che provoca il cancro e che cavolo! Ora, è vero, bisognerebbe leggere tutte le carte del processo e valutare bene l’esistenza o meno del nesso causale tra uso del prodotto e il cancro, etc, etc. Ma è anche vero che la stessa società, lo scorso maggio, è stata condannata per la seconda volta, in questo caso al pagamento di 55 milioni di dollari, per lo stesso motivo. Ok, il processo non è finito, la società farà ricorso, quindi ancora non possiamo affermare niente. Scopro poi però che la Iarc- Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro- ha classificato le sostanze contenute nel talco in questione come possibili cancerogeni già dal 2006. Insomma non c’è la certezza eziologica ma solo la possibilità. Bene, ciò premesso, logica e buon senso, non dovrebbero suggerire, nel dubbio: “Togli ‘ste cazzo di sostanze!” Sbaglio? Perché rischiare la salute delle persone? Perché? ” – Domanda sempre attuale.

Gli imbrogli del marketing

Insomma non vi dico, ho passato al vaglio tutti i prodotti che ho in casa e non se ne è salvato uno! Addirittura in un sapone, ok da due soldi del supermercato, l’immagine grande, ben esibita, rappresenta del bel miele colante e del latte, un’immagine bella e rassicurante, che al supermercato ti rapisce e ti inganna, perché la osservi e pensi “sì il miele è un prodotto naturale fa bene alla pelle e il latte pure: lo prendo!”. E fai una gran cavolata! Vado infatti a leggere l’INCI e scopro che non c’è traccia né di latte, né di miele, nemmeno l’ombra!! Allora mi chiedo: “questo non è un modo per indurre in errore il consumatore? Inoltre, dov’è scritto che io semplice consumatrice, debba conoscere la natura di tutti quegli strani nomi? Non è ovvio che tra gli scaffali, mi affidi all’immagine? Allora non è un tradimento o una forma di imbroglio quella che mette in atto il produttore piazzandomi la foto del latte e del miele peraltro totalmente assenti nel suo prodotto?

Sono davvero indignata!

Di certo da oggi starò molto più attenta a tutto ciò che compro. Del resto mi è rimasto il potere di comprare ciò che voglio e anche di non comprare niente, che in un mondo in cui l’unico (vero) valore del consumatore, è dato dalla sua capacità d’acquisto, beh mi pare sia ancora un grosso potere.

Ergo, da oggi solo prodotti con INCI impeccabile o niente: tanto alla fine si invecchia lo stesso (se non ci avvelenano prima).

http://www.biodizionario.it/

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ps. Stefano Puzzer vs Stato 2-1

Il 19 luglio scorso il giudice Paolo Ancora del Tribunale del Lavoro di Trieste ha respinto il ricorso che l’avvocato Mirta Samengo ha redatto in difesa di Stefano Puzzer, l’ex portuale che si è battuto contro il green pass, sino ad essere licenziato dall’Agenzia del Lavoro Portuale il 16 aprile 2022, proprio per non averlo voluto usare. E’ solo il primo grado ben inteso, la giustizia ne prevede altri due e può quindi ancora tutto cambiare.

Ma intanto, in questa intervista casalinga, nel senso di “fatta in casa” , con Stefano Puzzer commentiamo l’esito del ricorso ma cerchiamo anche di capire cosa sta accadendo in questo strano mondo. Di sicuro c’è il fatto che stiamo vivendo tempi difficili, in cui  il famoso “Stato di Diritto” è ormai evidente,  è stato violentato ferocemente proprio dallo “Stato”: i giudici chinano il capo alla politica e soprattutto hanno “dimenticato” i principi fondamentali della carta costituzionale, i politici sono sempre meno interessati al benessere del popolo ( lo saranno mai stati poi?) e comunque sono sempre più ingordi di ruoli e denaro, poi  tra informazione e propaganda non c’è quasi più distinzione , salvo qualche caso rarissimo. E poi c’è il popolo, ci siamo noi, sempre più pigri, sempre meno cittadini. Sempre meno attenti, che non facciamo più domande e tanto meno pretendiamo delle risposte, e comunque sempre meno disposti a perdere quel poco che abbiamo per far valere il tanto che invece ci appartiene , che ci è stato tolto, sfilato dalla mano di un “mariulo”, sì, ma istituzionalizzato.

Stefano Puzzer in questa intervista parla sempre con il suo modo pacato e diretto, con la sua semplicità con la quale è riuscito a far tremare il potere al punto che questo ha dovuto mostrarsi per quello che è, reagendo con la violenza. Nelle piazze di cittadini che manifestavano pacificamente, lo Stato ( la Polizia per lui), è stato violento e ha violentato davanti a tutte le telecamere la libertà di manifestazione del pensiero. Quel 15 ottobre 2021 allo Stato è caduta la maschera, così come è caduta una seconda volta, il 15 dicembre 2021 a Pordenone quando gli è stato inflitto il daspo, poi revocato con una sentenza magistrale, e poi una terza, a Roma per l’altro Daspo. Tutti episodi che hanno permesso di spogliare lo Stato, mostrandocene il vero volto. Stefano Puzzer , i portuali e il dissenso che sono riusciti ad unire, hanno segnato una linea nella storia italiana che ancora in molti non capiscono, ma, vi garantisco sarà proprio da quella linea che ripartirà un futuro migliore per la nostra Italia.

Adesso vi lascio all’intervista all’ uomo che non si è arreso, e che non si arrende, a un uomo che ci sta ricordando il valore della vita, della libertà, e della giustizia.

Vi lascio all’intervista con Stefano Puzzer

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Alcune mie considerazioni sulla dichiarazione di Pietro Senaldi, direttore di Libero ospite su la7 nel programma In Onda l’11 luglio scorso.

In sintesi: Le affermazioni di Senaldi rispetto alle menzogne dette da Draghi, secondo me , NON sono affermazioni “giornalistiche” ma politiche! Nel video brevemente spiego perché la penso così..

Buon ascolto .. e ricordate che l’informazione può essere libera e quindi imparziale solo se è indipendente, immagino lo sappiate. Quindi se vorrete aiutarmi nel mio lavoro, cliccate sul tasto verde che trovate nel lato sinistro dello schermo e seguite le indicazioni. GRAZIE…

intervista al Dott. Giuseppe Barbaro

Con il dott. Giuseppe Barbaro Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia di un ospedale di Roma abbiamo parlato di diversi argomenti molto attuali partendo dal premio De Donno. Il dott. Barbaro ha spiegato il valore di questo premio e che significato ha in questo momento. Io ho ricordato invece che il premio dato al sig. Silvio Brusaferro, la medaglia d’oro consegnatagli dal Presidente della Repubblica italiana, sia stata, a mio avviso, una vera farsa, una presa in giro nei nostri confronti posto che, è lo Stato che premia se stesso! nel video spiego perché.

E ancora cosa si intende quando si dice che un ragazzo di 17 anni è morto di morte naturale? E poi, perché Yuval Harari, il portavoce del Word Economic Forum e i seguaci di Klaus Schwab vogliono il dominio sulla creazione e sponsorizzano la fecondazione in vitro? Chi c’è dietro questi personaggi? Tenete a mente che, sempre Harari, pochi giorni fa ha dichiarato: ‘Presto saremo in grado di iniziare a riprogettare gli esseri umani”. Questo è il loro obiettivo, rendere innanzitutto i bambini un prodotto commerciale da vendere, e la cosa ancora più diabolica, se è possibile, è che loro di questo “prodotto” ne potranno stabilire le caratteristiche, intervenendo sui geni infatti potranno stabilire che livello di intelligenza potrà avere il cd  “figlio” è ovviamente potranno deciderne anche l’aspetto fisico, etc. etc. Non so voi ma io sono dell’idea che questa gente vada fermata! Buon ascolto e ricordate che l’informazione può essere libera e quindi imparziale solo se è indipendente, immagino lo sappiate. Quindi se vorrete aiutarmi nel mio lavoro, cliccate sul tasto verde che trovate nel lato sinistro dello schermo e seguite le indicazioni. Grazie e ad Maiora!! Ps. come quasi tutte le interviste e i servizi che ho fatto anche questa è stata bloccata su you tube..

Ad Maiora con il dott. Giuseppe Barbaro

I VERI CRIMINALI SONO I SUOI CARCERIERI

JULIAN ASSANGE foto dal web

Nato il 3 luglio del 1971 #JulianAssange ha compiuto 52 anni. Da 4 anni, SENZA ESSERE STATO MAI CONDANNATO, è rinchiuso nella prigione di Belmarsh nel Regno Unito, una prigione di massima sicurezza, soprannominata la Guantanamo britannica. E’ stato incarcerato qui come se fosse il peggior terrorista sulla faccia della terra e invece è solo il più grande giornalista della storia recente. Il reato che gli è contestato è quello di aver rivelato i documenti segreti del governo a stelle e strisce dai quali emergono chiaramente i crimini di guerra compiuti dagli americani in Afghanistan e Iraq, inoltre Assange ha denunciato anche le torture operate sempre dagli americani a Guantanamo e in Iraq. Insomma ha osato togliere il velo e mostrare a tutti cosa fanno davvero gli americani quando dicono di esportare la democrazia.

Per aver fatto il suo lavoro, gli esportatori di democrazia e il loro tira piedi europei, lo stanno distruggendo in un carcere, gli hanno tolto la libertà e rovinato la vita. Tutti comportamenti che danno solo ulteriore prova, qualora ne servissero ulteriori, della veridicità delle scoperte di Assange.

Adesso la sua posizione è ancora più critica posto che è in bilico per l’estradizione negli Stati Uniti, già concessa dalle autorità del Regno Unito. Ma questa sarebbe un’ulteriore violazione ai diritti umani infatti non sarebbe possibile per legge estradare qualcuno in un luogo in cui la sua vita e la sua salute sarebbero messi in pericolo, e negli Stati Uniti con le carceri che hanno, e il livore nei confronti di Assange il peggioramento delle condizioni, già estreme , sarebbe una certezza.

Al di là di tutto aggiungo una cosa , guardiamo tutti questa foto, guardiamola bene , e al di là di ogni valutazione sulla condotta, che ricordo essere aver rivelato rivelato dei documenti segreti contenenti crimini commessi dagli americani, al di là di ciò, questo modo di ridurre una persona è degno di una umanità che si dica civile? Il carcere deve rieducare o torturare le persone? E dei crimini commessi dagli americani perché nessuno si indigna? Perché i Tribunali non agiscono nei confronti degli Usa? Perché c’è tanta indifferenza rispetto a una tragedia così grande sia rispetto alla posizione di Assange che rispetto alla vergognosa condotta degli Stati Uniti? Forza Assange che Dio ti stia vicino e ti faccia scoprire la forza inesauribile di chi vive nella verità e per la verità. L’inferno, ma quello vero, lo conosceranno i tuoi torturatori quando sarà il loro momento. Ps. Oggi la moglie di Assange, Stella Moris, è stata ricevuta dal Papa, ma non ne ha parlato nessun media.

Forza Assange che Dio ti stia vicino e ti faccia scoprire la forza inesauribile di chi vive nella verità e per la verità. L’inferno vero lo conosceranno i tuoi torturatori quando sarà il loro momento. Marianna Maiorino ©riproduzione riservata

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“Grafene e Anomalie nel sangue: verità o finizione” questo il titolo della serata organizzata da “Il Fronte del Dissenso” a Zoppola, nel pordenonese, il 16 giugno 2023, con relatore il dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero. Secondo alcune teorie ricordiamo infatti che questo materiale nella forma ossido di grafene sarebbe presente nei vaccini e sarebbe una delle cause principali delle numerose reazioni avverse che si stanno registrando a carico dei vaccinati. Sul punto ci siamo già pronunciati in questo blog per cui rimando all’intervista con il dott. Amedeo Cinosi la cui posizione è condivisa dal dott. La Falce. Durante la serata però, e su questo voglio ora portare la vostra attenzione, il farmacista ospedaliero pordenonese, ha evidenziato un punto di estrema importanza, ovvero, l’efficacia dei vaccini e, prendendo come base delle sue dedizioni lo studio della Pfizer pubblicato sul New England Journal of Medicine il 10.12.20, ha messo in luce, ancora una volta, aspetti inquietanti rispetto ai dati dichiarati e al loro effettivo valore. La pubblicazione nello specifico affermava che “il vaccino a mRNA è risultato sicuro ed efficace nel 95% dei casi. Un risultato straordinario frutto dell’analisi dello studio di fase III che ha coinvolto oltre 43 mila persone. Un vero e proprio trionfo come descritto nell’editoriale di accompagnamento allo studio”.

Ma è davvero quanto è stato scritto nello studio? E se avessero mentito? E inoltre, quando gli studi parlavano di efficacia, di quale efficacia si trattava: quella relativa o quella assoluta? E che differenza c’è tra le due? Per il dott. La Falce, prove alla mano, ovvero lo studio stesso della Pfizer, hanno fatto passare per assoluta una efficacia relativa. Un comportamento gravissimo ma ancora più grave, se è possibile, è che nessun medico/ricercatore abbia verificato questi aspetti. I medici si sono limitati a obbedire e a dare credito, senza verificare quanto veniva stabilito dalle case farmaceutiche. Nessuno ha controllato davvero che quanto dichiaravano queste aziende, per lo più Società per azioni, mosse principalmente (per non dire esclusivamente) dallo scopo di lucro, fosse vero oppure no. Come se, lasciatemelo ricordare, le case farmaceutiche fossero agnellini illibati e non avessero mai provocato danni enormi anteponendo i loro guadagni alla salute delle persone (vd anche qui). Vi lascio all’intervista. Ad Maiora Semper

Per vuole approfondire qui il Documento preso dal Bollettino di informazione sui farmaci e pubblicato anche sul sito dell’AIFA

Nb. Nel servizio dico che si sono ammalate 4 persone nel gruppo dei vaccinati, in realtà sono 8.

Marianna Maiorino © riproduzione riservata

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Le morti improvvise che stanno colpendo le forze armate non stanno passando inosservate, certo il fenomeno non riguarda solo i militari – le cronache riportano di decessi improvvisi per infarti o tumori fulminei in persone, ed è questa la cosa più preoccupante, perlopiù entro i 50 anni, ormai è un bollettino quotidiano. Cosa sta accadendo? Nell’attesa di scoprirlo, in questo servizio intervisto un militare, che restando nell’anonimato mi ha raccontato cosa accadeva nel suo ambiente di lavoro fino a quasi fine maggio 2023. A partire dall’impossibilità per chi non si è vaccinato di fare missioni all’estero (anche se l’obbligo alla vaccinazione è venuto meno) ai procedimenti di sospensione del grado che hanno dovuto subire i “disubbidienti”, compresa la sospensione dello stipendio che è davvero singolare posto che non è prevista nemmeno nel caso avessero commesso dei reati.

Ora l’intervista è di maggio, purtroppo non sono riuscita a montarla prima e nel frattempo, alcune cose sono cambiate ad esempio non è più richiesto il tampone del personale civile e militare prima di partire per le operazioni militari (salvo abbiano sintomi e/o abbiano avuto contatti con persone) e non è più richiesta la vaccinazione, che resta però raccomandata, per andare in missione. A tali modifiche però è aggiunto alla fine dell’atto emanato dal Comando Operativo di Vertice Interforze Stato Maggiore un articolo che stabilisce che : “Quanto sopra, tuttavia, non esime codesti Force Provider/Comandi in Teatro dell’obbligo di mantenere in essere tutte le capacità che permettano eventualmente, l’attuazione delle norme precauzionali e comportamentali, indicate da MinSal e Ige San contro la diffusione del sars cov 2”. Ad Maiora Marianna Maiorino ©riproduzione riservata

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Dopo la dott.ssa Barbara Balanzoni e il dott. Riccardo Szumski, il 6 giugno è stata notificata la radiazione dall’ordine dei medici di Torino anche alla dott.ssa Silvana de Mari, medico specializzata in chirurgia generale, endoscopia dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva. la dottoressa, ha esercitato come chirurgo presso diversi ospedali piemontesi e oggi, a fine carriera, è stata radiata dall’ordine presieduto dal sig. Guido Giustetto, per le sue opinioni contro i vaccini anti covid19 – e io aggiungo opinioni scientifiche perché motiviate e sostenute da studi scientifici – e per aver curato la covid19 con terapie non conformi ai protocolli di Stato, protocolli che – aggiungo sempre io – si sono ampiamente dimostrati inefficaci e dannosi come ha dichiarato lo stesso sig. Palù, presidente dell’Aifa, invitato da Bruna Vesta nella sua Trasmissione. In questa puntata di Ad Maiora parliamo della radiazione con la diretta interessata, la dottoressa De Mari e con il dott. Giuseppe Barbaro, Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia di un ospedale di Roma e il dottor Antonino Magistro presidente del Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate.

LA MALEDETTA PUNTURA DEL 1933

Sono voluta partire in questa puntata ricordando un fatto accaduto nel 1933 nel paese in cui vivo, Gruaro citato anche dalla Dott. De Mari sia nell’articolo che ha scritto, pubblicato su La Verità l’otto giugno sia nel post che ha fatto non appena ha saputo della sua radiazione. In quell’anno lo Stato fascista infatti impose ai bambini di Gruaro la vaccinazione sperimentale contro la difterite. In paese persero la vita 28 bambini. Il libro è stato stampato nel 2014 quindi ben lontano da quanto stiamo vivendo noi oggi, a scriverlo Dario Bigattin, che nella prefazione scrive “Il Regime, dopo aver impiegato tutta la potenza della sua forza persuasiva per imporre la campagna di immunizzazione, usa ogni mezzo, per evitare che il dramma si ritorca contro l’immagine salvifica del fascismo. Controlla molto bene l’informazione, punisce alcuni responsabili, ne promuove altri, ma soprattutto fa calare immediatamente il silenzio sulla vicenda”. Sono passati 90 anni esatti da allora eppure sembra oggi. Inutile festeggiare il giorno della memoria se poi non si capiscono queste analogie!

Premio De Donno Prima edizione

Nell’intervista anticipiamo anche i premiati del Premio De Donno alla sua prima edizione. Il 26 giugno – apro e chiudo una parentesi personale, giorno del mio compleanno – il Premio De Donno, nato grazie ad un’idea del prof. Giuseppe Barbaro, verrà consegnato per la prima volta, “un premio al pensiero critico- come ci ha tenuto a precisare lo stesso Barbaro- e che infatti si rivolge anche a giornalisti, giuristi e registi” che hanno avuto il coraggio e la forza di un pensiero critico senza paura di mettere in pericolo la propria carriera . La prima targa e quindi il primo premio verrà consegnato alla vedova del dott. De Donno, in seguito saranno premiati: Categoria Medici Andrea Stramezzi, Giuseppe Barbaro, Rosanna Chifari, Mariano Amici, Mangiagalli, Massimo Citro, Alberto Donzelli, Paolo Baron, Sando Sanvenero, Luigi Cavanna, Silvana De Mari Categoria Giornalisti Fabio Duranti, Massimo Mazzucco, Claudio Messora, Mario Giordano, Maurizio bel Pietro Categoria Giuristi Susanna Zanda, Augusto Sinagra Categoria Cinema Premio in memoria di Maria Giovanna Maglie a Paolo Cassina e Alessandro Amori registi di Invisibili Ad Maiora Marianna Maiorino – ©riproduzione riservata www.mariannamaior.com

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Nel nostro paese, secondo l’analisi riportata nel volume “I numeri del cancro in Italia 2022” – presentato dal Ministero della Salute – i nuovi casi di tumore diagnosticati in Italia lo scorso anno sono stati 390.700, cioè 14.100 in più rispetto a due anni prima – cioè rispetto al 2020.

Secondo il lavoro sviluppato in collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec, a pesare sull’aumento dei nuovi casi oncologici, tenetevi stretti, sarebbero innanzitutto gli stili di vita scorretti dei pazienti e la mancanza di prevenzione.

Sinceramente, resto sempre più basita da queste conclusioni e dall’incapacità di fare un ragionamento più ampio. Mi spiego. Perché ci fanno un confronto solo con  i dati di due anni prima? E gli altri anni cosa è successo? Com’è stato l’andamento generale? Allora seguitemi che cerchiamo di aprire la visuale e magari scopriamo un panorama interessante o perlomeno che ci permetta qualche considerazione in più .

Partiamo dal 2011, a cominciare da questa data sino al 2018 l’aumento di casi di tumore è stato di poche migliaia di casi l’anno. Per la precisione nel 2011 i casi sono stati 360.000 e sono cresciuti sino al 2013 , anno che ha fatto registrare 366.000 nuovi malati, quindi mediamente 3000 nuovi casi l’anno. Poi nel 2014 c’è un calo, i malati di tumore sono infatti 365.500 e l’anno dopo, il 2015, continuano a diminuire, sono infatti 363.000 , mediamente 1500 malati in meno l’anno.

Poi riprende la salita, nel 2016 i nuovi casi ritornano sopra i 365000 facendo registrare il numero di 365.800 nuovi malati di tumore, nel 2017, il dato sale ancora e arriva 369mila e nel 2018, 373.000 ( ben inteso i dati sono sempre quelli forniti dagli enti su menzionati). Quindi da 363.000 del 2015 siamo arrivati a 373.000 del 2018. L’aumento medio annuo in questi tre anni è stato di 3333 nuovi malati di tumore l’anno. Se guardiamo solo i due anni 2017-2018 l’aumento è mediamente di 3600 casi l’anno.

Nel 2019 accade una cosa incredibile si è passati infatti da 373000 malati di tumore del 2018 a 371mila, si è registrata una riduzione di 2000 unità. E poi nel  2020 i casi risalgono a  376.600, facendo registrare l’aumento più verticale degli ultimi 10 anni, 5600 malati in più in un anno, mentre la media dei due anni resta costante, posto che l’aumento è stato di 3600 nuovi malati di tumore l’anno.

Poi arriva il 2022 e il numero di nuovi malati arriva a  390.700 , 14.100 nuovi casi di tumore in due anni , mediamente 7050 nuovi casi l’anno.

Ripeto. Mentre dal 2011 sino al 2020 l’aumento è oscillato da 3000 a  3600 unità, dal 2020 al 2022, il dato si è raddoppiato: 7050 casi l’anno. Un  aumento quasi del 100%. Un dato davvero pazzesco.

Ebbene, a fronte di ciò il giorno 19 dicembre 2022 è stato presentato, anche in diretta streaming, ( lo trovate qui)  il volume “I numeri del cancro in Italia 2022”, che è  il censimento ufficiale che si propone di offrire una panoramica aggiornata sui numeri delle neoplasie relativi all’anno in corso. Questa pubblicazione è firmata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP).

La presentazione del volume è avvenuta alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci che come sapete è anche “medico nucleare”, ma ciononostante, a fronte di questa impennata del 100% di casi, il ministro Schillaci nulla dice, sottolinea solo che “tra gli effetti collaterali e importanti della pandemia sono da annoverare il forte rallentamento e in alcuni casi della sospensione degli screening oncologiciinterruzioni che hanno determinato mancate diagnosi e aumento dell’incidenza e della severità delle malattie oncologiche”, ma quanto all’incremento dei nuovi malati, ripeto 14.100 in più, non fa nessuna considerazione, dice solo che “è segno che dobbiamo recuperare in fretta i ritardi diagnostici…”.

Ma le cause quali sono di questo aumento vertiginoso? Non lo dice. Ribadisce però che è importante, per i malati di tumore, la vaccinazione contro la covid,  perché il rischio di decesso, se non vaccinati, in caso di infezione per loro è molto alto e poi butta lì il fatto che poi una sorta di responsabilità l’avrebbero gli stili di vita,  che a suo dire sono peggiorati nel biennio 2020-2021.

Fatemi capire: per la prima volta in 11 anni c’è un aumento del 100% dei malati di tumore, e questi ne attribuiscono la causa allo stile di vita? E in due anni in che modo sarebbe peggiorato così tanto da determinare un risultato di questo tipo e così velocemente? Io sono senza parole. A meno che, quando si riferiscono allo stile di vita non intendano anche l’abitudine masochista che ormai sta prendendo sempre più piede di farsi inoculare dei farmaci che, per stessa ammissione delle case produttrici, sono geno tossici e che, tenete a mente, sono stati immessi in commercio senza che vi fosse uno straccio di studio su cancerogenicità e teratogenicità degli stessi. Ecco, se per stile di vita intendete questo, allora sì, lo stile di vita di chi è dal vaccino facile sicuramente incide negativamente sul suo stato di salute.

Vorrei aggiungere che ci sono solo due cose che hanno stravolto e minacciato la salute delle persone in questi ultimi anni, una è la covid19, l’altra i vaccini. Ad accomunarli una certezza: entrambi hanno fatto danni. Detto questo, dalla scienza vera mi aspetto e pretendo che vengano studiate e analizzate tutte le variabili intervenute e non solo quelle che fanno comodo. 曆Ad Maiora Marianna Maiorino曆 © riproduzione riservata曆

Ps. Un altro elemento che vi suggerisco di valutare nel fare le vostre considerazioni è che “la piattaforma web STUDI CLINICI di Aimo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica è realizzata con il contributo “incondizionato” di: sponsor gold Astrazenca nella foto qui sotto lo screen shot di quanto riportato nel sito di Aiom

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“Tutto crolla, il domani incombe, eppure ora i tuoi occhi sono eterni”

Intervista al regista e autore Lorenzo Cinosi

a Novara il 2 giugno al Teatro MP

Diciotto anni, tanta passione per il teatro, nata per caso, e un’ottima compagnia di attori e amici per lo più coetanei. Cattivi e Buoni è l’opera di Lorenzo Cinosi, sceneggiatore e regista giovanissimo che in un momento in cui combatteva tra la vita e la morte ha deciso che questa era la storia da raccontare: il protagonista, si chiama Adam, vive in un regime dittatoriale, ed è in cerca di se stesso. In un mondo in cui qualcuno stabilisce arbitrariamente chi è il buono e chi è il cattivo Adam si ferma a riflettere e osa mettere in dubbio l’etichetta di buono concessagli dal dittatore: “Non sono convinto di essere così buono, io mi sento un po’ tutto” , così inizia l’opera di Cinosi che mira ad analizzare i meccanismi della nostra società in cui l’essere umano è sempre meno capace di cogliere le sfumature, imprigionato in un continuo gioco di schieramenti: o con me o contro di me. Incapace di confrontarsi, dialogare, guardare in prospettiva, analizzare le situazioni sapendo dare spazio a ragionamenti e opinioni diversi.

La fiaba

Lo schema narrativo utilizzato dall’autore è quello della fiaba, ” si adatta benissimo a raccontare i regimi totalitari, ha detto Cinosi, perchè per eliminare il cattivo, colui che impedisce di arrivare al lieto fine, tutto è lecito”.

Diciotto anni e tanta voglia di raccontare il mondo in cui viviamo, insieme ai suoi compagni, tutti appassionati e pieni di entusiasmo, Cinosi e i ragazzi della compagnia la Ribalta Art Group oggi accendono i riflettori su un futuro carico di speranze, se a scriverne la sceneggiatura saranno loro… con le scenografie del nonno, a Novara il 2 giugno al MP Teatro!

A permettere la messa in scena dell’opera Roberto Lombardi, direttore della Ribalta, che ha messo a disposizione dei giovani attori il teatro e gli spazi necessari. Un comportamento di grande valore in un mondo in cui dare spazio ai giovani è spesso uno slogan seguito quasi mai da azioni reali; ci piace pensare che l’universo se ne sia accorto e abbia ricambiato a modo suo, facendo segnare già a 10 giorni, il tutto esaurito per lo spettacolo..

Ad Maiora riproduzione riservata ©️ Marianna Maiorino

Nota di regia 1: “Tutto crolla, il domani incombe, eppure ora i tuoi occhi sono eterni”.

Nota di regia numero 2 “Che l’ambiente sia trampoli invece che gabbia”.

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