La leggerezza con cui spesso si prescrivono e si assumono farmaci è sconcertante. Ci troviamo in un mondo in cui farmaci vengono presi con la stessa facilità dei cioccolatini, ignorando che persino questi ultimi, se consumati da persone con allergie o diabete, possono causare gravi problemi. I farmaci, benché utili per trattare patologie, comportano rischi intrinseci, ma li assumiamo troppo spesso senza un’effettiva necessità, incapaci di sopportare anche un semplice raffreddore o mal di testa.

Effetti Avversi: Un Rischio Sottovalutato

Anche perché se è vero che effetti collaterali e reazioni avverse sono indicate nel bugiardino, o scheda tecnica dir si voglia, del farmaco, è anche vero che spesso questi non li riportino tutti perché non hanno completato gli studi, o perché li hanno omessi o perché li nascondono volutamente. Gli antibiotici fluorochinolonici, ne sono un esempio, infatti solo dopo diverso tempo di utilizzo si sono accorti dei gravi effetti collaterali, come disturbi psichiatrici e problematiche cardiache fatali. Le testimonianze di persone che si sono tolte la vita a causa di questi farmaci sono emblematiche. Ciò nonostante in Italia non esistono dati ufficiali sul numero di persone che hanno subito effetti avversi gravi dai fluorochinoloni, per carenze nella farmacovigilanza e conseguentemente anche l’intervento istituzionale è stato tardivo . Qualche nota aggiuntiva qui: https://www.gov.uk/drug-safety-update/fluoroquinolone-antibiotics-suicidal-thoughts-and-behaviour

Il Caso dei Vaccini a mRNA: Anche nel caso dei vaccini a mRNA cd contro la COVID-19, non è stata adottata la farmacovigilanza attiva per monitorare le reazioni avverse, lasciando il compito al singolo cittadino. Non solo. Le reazioni avverse verificatesi oltre i 14 giorni dall’inoculazione sono state negate, per il semplice dato temporale, nonostante le stesse case farmaceutiche abbiano dichiarato di non conoscere gli effetti a lungo termine. E stiamo parlando di farmaci immessi inizialmente in commercio con autorizzazione condizionata a causa della mancanza di studi, di dati e dei requisiti di legge necessari per poterne affermarne la sicurezza. A mio modo di vedere questo approccio rappresenta un esempio lampante di leggerezza istituzionale.

Statistiche Allarmanti: Secondo un’analisi riportata sulla nota rivista  PubMed  https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25822400/, del 2015,  “ogni anno in Europa si registrano circa 197.000 morti legate a effetti avversi da farmaci, con un costo stimato per i sistemi sanitari di oltre 79 miliardi di euro. In Italia, il 7% dei ricoveri ospedalieri è attribuibile a reazioni avverse”, un dato davvero allarmante che dimostra quanto sia cruciale per uno Stato avere invece una farmacovigilanza attiva, efficace e indipendente.

Crisi Sanitarie e Responsabilità: Un caso drammaticamente famoso di reazioni avverse è quello dell’OxyContin, un oppioide prodotto dalla Purdue Pharma e promosso negli Stati Uniti come farmaco sicuro per il dolore cronico. La sua prescrizione disinvolta, spinta da una massiccia campagna di marketing che minimizzava i rischi di dipendenza, ha contribuito a una delle peggiori crisi sanitarie della storia moderna: l’epidemia di oppioidi. Solo negli Stati Uniti, si stima che oltre 500.000 persone siano morte per overdose legate agli oppioidi negli ultimi 20 anni, molte delle quali dopo aver iniziato con prescrizioni mediche apparentemente innocue e sponsorizzate in celebri riviste mediche. Le responsabilità delle case farmaceutiche in questi casi sono enormi. Purdue Pharma, ad esempio, sapeva già da anni dei rischi di dipendenza associati all’OxyContin, ma continuò a promuoverlo come farmaco sicuro. Del resto è stato calcolato, che nel 1998 sono state prodotte al mondo circa 11,5 tonnellate di OxyContin, diventate 75,2 nel 2007: fate un po’ voi i conti dei guadagni. Ne sono seguiti poi numerosi processi giudiziari, tra cui un accordo miliardario per risarcire le vittime della crisi ( briciole rispetto si guadagni) . La vicenda è stata raccontata in diversi film: “Dopesick”, che mette in luce le pressioni esercitate sui medici per aumentare le prescrizioni e l’impatto devastante sulle comunità, e PainKiller .

Un altro esempio è quello del talidomide negli anni ’60, un farmaco utilizzato per trattare la nausea in gravidanza, che causò migliaia di malformazioni nei neonati. Anche in questo caso, le case farmaceutiche sottovalutarono (forse nascosero) i rischi per decenni, mettendo in pericolo la vita di milioni di persone.

Alla base di queste tragedie ci sono molti fattori. Di sicuro il fatto di aver creato un business sulla salute ha trasformato i farmaci in prodotti commerciali da posizionare sul mercato e le persone in consumatori degli stessi e quindi, in prede per un mercato estremamente redditizio, gestito da individui sempre più avidi e senza scrupoli, cosa sono riusciti a fare con l’OxiContin ne è una prova schiacciante. A ciò aggiungiamo l’assenza di controlli adeguati. Ad esempio è permesso alle case farmaceutiche di fornire informazioni inesatte, proprio così! Questo problema  è stato anche più volte sollevato, basti leggere la rassegna pubblicata sull’«Adverse drug reaction bulletin» (Lexchin 2006) dove tra le varie cose è riportato uno studio da cui era emerso come la gravità degli effetti avversi e la tossicità determinata con test di laboratorio fossero state definite in modo adeguato solo nel 39% e, rispettivamente, nel 29% di 192 pubblicazioni di RCT, e che solo il 46% degli studi precisava quanto spesso fosse stato necessario sospendere il trattamento a causa di eventi avversi. A ciò aggiungete che negli Stati Uniti, dal 1998 al 2003, le aziende farmaceutiche hanno concordato con la FDA di iniziare studi postmarketing concernenti la sicurezza o le reazioni indesiderate di alcuni farmaci e le interazioni farmaco-farmaco; tuttavia, solo una parte di questi studi è stata completata, anche perché le ricerche sulla sicurezza dei farmaci possono non essere effettuate, o non completate, o terminate con ritardo, e in ogni caso mai non sono tenuti a rendere pubblici i risultati.

Il Ruolo della Disinformazione: In tutto questo altro punto non dolente, dolentissimo è quello dell’informazione, che in realtà è spesso e volentieri mera pubblicità in quanto fatta spesso da articoli compiacenti e/o sponsorizzati dall’industria. Per farvi un esempio da un riesame delle pubblicazioni concernenti i calcioantagonisti, una famiglia di farmaci molto usati per le malattie circolatorie, è emerso, che la probabilità di trovare finanziatori industriali andava dal 90% per gli articoli in qualche modo a favore dei farmaci al 33% per quelli contrari. E lo stesso parere è stato espresso da Joel Lexchin docente di Health policy, management & evaluation della University of Toronto, che  sulle pagine del «British medical journal», scriveva che le ricerche sponsorizzate dall’industria erano quattro volte più favorevoli al farmaco di quelle indipendenti, e che non si era al sicuro neanche quando lo sponsor era istituzionale.”

Una Salute nel mirino: “Negli Stati Uniti, nel 2006, la FDA ha dichiarato che quasi 20 milioni di americani hanno fatto uso di cinque farmaci, in seguito ritirati dal mercato per ragioni di sicurezza. Nel suo saggio Deadly medicine, del 1995, Thomas J. Moore, ricorda che «È stato stimato che in soli pochi anni 50.000 persone sono decedute a causa di farmaci usati per prevenire l’arresto cardiaco. Dopo che centinaia di migliaia di malati avevano preso questi farmaci, una sperimentazione clinica dimostrò che non prevenivano affatto l’arresto cardiaco, come i medici credevano. Questo errore di valutazione sulle proprietà di tali farmaci ha prodotto più morti di quanti gli Stati Uniti ne hanno avuti nelle guerre di Corea e Vietnam» (p. 34).  Sono dati e considerazioni che dovrebbero far reagire tutti e farci pretendere un maggior rispetto della nostra salute posto che stiamo parlando del bene più prezioso che abbiamo. Il problema è chiaro, i farmaci sono diventati una forma di guadagno, in cui la salute centra poco e niente, altissimi sono gli interessi in gioco e vertiginosi i guadagni che ne derivano ai signori dell’industria farmaceutica e a tutto l’indotto.

Negli Stati Uniti, quasi 20 milioni di persone hanno assunto farmaci successivamente ritirati per motivi di sicurezza, e si stima che 50.000 persone siano morte per farmaci inefficaci contro l’arresto cardiaco. Ecco, cercate di ricordare queste cifre prima di prendere un farmaco perché non la raccontano tutta i signori di Big Phama. La salute è il nostro bene più prezioso e non può essere sacrificata sull’altare luciferino del profitto.

Spero di averti fatto riflettere, anche in relazione a quanto sia importante un’informazione libera, senza padroni, per poter disporre di dati oggettivi, reali, non dopati da interessi. Considera quindi di sostenere il blog! Una piccola donazione può fare una grande differenza. Io prometto di continuare a offrirti contenuti liberi, ispirati e ispiranti perché ci meritiamo un mondo migliore! Grazie infinite  https://mariannamaior.com/donazioni/

INTERVISTA VIDEO IN FONDO ALL’ARTICOLO

Alle richieste contenute nel Foia del 20 giugno 2024 dell’Associazione Arbitrium di cui abbiamo parlato qui e qui sono arrivate le risposte da Ministero della Salute, Iss, e Aifa. Il primo con tre righe, tre, afferma che non risultano documenti riferibili alle istanze. Sarebbe quindi lecito, così fosse, pensare che il Ministero e il ministro Speranza abbiano quindi imposto una politica vaccinale senza vi fossero documenti, studi, ricerche analisi? Sarebbe molto grave, ma lo scrivono loro. L’Iss invece rimbalza il problema Aifa e la nota tattica dello scarica barile e scrive testualmente :“si rappresenta che i dati e le informazioni oggetto della Vs. richiesta non rientrano nell’ambito di competenza proprio di questo Istituto. Si ritiene, piuttosto, che la competenza esclusiva a fornire i dati e le informazioni oggetto della predetta istanza di accesso interessi l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla quale, pertanto, con la presente, la stessa viene tramessa (cfr. All.to), ad ogni buon conto, per le valutazioni e gli eventuali adempimenti di competenza.” Infine, Aifa, rimasta con il cerino in mano, risponde, e la premessa è già tutto un programma: “Preliminarmente, occorre specificare – scrivono i burocrati- che l’istanza non può essere trattata come un accesso documentale, ai sensi degli artt. 22 e ss. della legge n. 241/1990, non avendo codesta associazione fornito indicazione e/o specificazione dell’interesse e della motivazione sottesi all’istanza. È noto infatti che, secondo giurisprudenza costante, la “legittimazione a richiedere l’accesso agli atti amministrativi presuppone la dimostrazione che gli atti oggetto dell’istanza siano in grado di spiegare effetti diretti o indiretti nella sfera giuridica dell’istante; la posizione da tutelare deve risultare comunque collegata ai documenti oggetto della richiesta di accesso; il rapporto di strumentalità appena descritto deve, poi, apparire dalla motivazione enunciata nella richiesta di accesso”. Come a dire che non vi sono effetti diretti negli associati che hanno subito, come tutti noi, una campagna vaccinale e, nella maggior parte dei casi anche una vaccinazione obbligatoria di massa che ha prodotto a più di qualcuno  danni gravi alla salute, fino addirittura alla morte. Dopo l’infelice premessa comunque Aifa qualche risposta l’ha data e sinceramente sembrano tutte molto interessanti. Ne evidenzio solo due (per evitare una lungaggine eccessiva). Primo, ha messo nero su bianco (ma già lo facevano le schede tecniche dei vaccini) che nessuno dei vaccini covid19 approvati presenta l’indicazione prevenzione della trasmissione dell’infezione dell’agente Sars cov 2. L’indicazione terapeutica per la qual sono stati approvati i vaccini covid 19 è riportata nei rispettivi RCp paragrafo 4.1.” Su questo blog lo abbiamo ripetuto miliardi di volte facendo anche vedere le schede tecniche dei vaccini. Ciò nonostante abbiamo sentito dire a grandi personaggi, con la presunzione di voler guidare uno Stato: “Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono” e ancora «Il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. In questo senso è una misura che, nonostante abbia chiaramente delle difficoltà di applicazione, è una misura che dà serenità, non che toglie serenità. Grazie». Non mi pare Mario Draghi si sia ad oggi ancora scusato per le fallaci affermazioni fatte durante la pandemia tra cui questa appena indicata e definita tra l’altro affermazione non corretta addirittura da Open che è tutto dire!

Lo ripetiamo per la milionesima volta, nessun vaccino al mondo impedisce e può impedire la trasmissione del virus. I vaccini possono impedire solo ( quando sono fatti in modo corretto) l’insorgere della malattia fornendo al sistema immunitario gli strumenti (anticorpi) che permettono di debellare il virus entrato nel corpo. Ma, i  vaccini covid19 non sono stati capaci di ottemperare nemmeno a questo unico scopo,  posto che le persone si sono ammalate e continuano ad ammalarsi nonostante 4, 5, 6, 7 dosi.

Tra le risposte di Aifa giova anche notare che l’Ente ammette chiaramente anche la violazione alla normativa del farmaco:   “…è stato necessario- scrive Aifa- per motivi epidemiologici legati all’emergenza COVID-19, rendere disponibili i vaccini autorizzati da EMA anche per indicazioni aggiuntive rispetto a quella originaria (es. dose addizionale e dose di richiamo), anche prima della loro successiva autorizzazione da parte di EMA stessa. In molti casi, infatti, tale inserimento derivava da specifiche esigenze epidemiologiche e rispondeva alla necessità di rispondere a considerazioni e raccomandazioni di autorità sanitarie quali EMA, ECDC e WHO. In questo contesto, la dispensazione dei suddetti vaccini ai sensi della L. 648/96 è stata effettuata, tenuto conto delle evidenze disponibili, in stretta collaborazione con le altre istituzioni sanitarie del Paese (Ministero della salute, Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso il Dipartimento di Protezione Civile e ISS) per garantire la migliore risposta all’epidemia, anche in considerazione dei diversi scenari epidemiologici che di volta in volta si sono susseguiti.”

Aifa parla di “Evidenze disponibili” che però, guarda caso, non hanno e soprattutto non hanno mai avuto e viene il legittimo sospetto non le abbiano tanto meno mai visionate: faceva tutto Ema. Lo dichiara il Ministero della Salute e lo ribadisce l’ISS che rimbalza infatti la risposta al Foia ad Aifa. Sul punto ricordo che due anni fa un pool di avvocati, dell’associazione IDU (Istanza Diritti Umani) e dell’associazione DUS (Diritti umani e salute) scoprirono infatti che le succitate istituzioni italiane non possedevano nemmeno i documenti necessari a verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anti Covid!!

Detto in altro modo non avevano gli studi, perché non c’era tempo per farli, hanno violato la legge e si giustificano dicendo che c’era una pandemia e che si sono fidati di Ema. Buttando letteralmente nella latrina insieme a una tradizione di millenni di storia del diritto, la normativa italiana prevista proprio ed esclusivamente per salvaguardare la salute dei cittadini. Questo in estrema sintesi.

Se poi andiamo a vedere tutte le altre risposte è tutto un rimandare all’Ema a partire dalla premessa “Nel merito, per quanto di competenza della scrivente Agenzia, appare opportuno ricordare che tutti i vaccini antiCOVID-19 sono stati autorizzati con procedura centralizzata, che è coordinata dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)”.

A fronte di dette risposte fumose, insufficienti, che pare, ma potrei sbagliarmi, vogliano nascondere la verità anzicchè aiutare a scoprirla, l’Associazione Arbitrium, il 20 agosto 2024 ha inviato un altro Foia, 14 pagine di domande alle quali gli Enti interpellati ( Aifa, ISS, Ministero della Salute in primis) sono chiamati a rispondere in maniera chiara, con un sì o un no. Il contenuto del documento in dettaglio lo potete apprendere nell’intervista agli avvocati Valeria Panetta e Manola Bozzelli, presidente e vice dell’Associazione Arbitrium.

Qui aggiungo solo che alla base dell’importanza e urgenza delle risposte a tutti i quesiti, nessuno escluso, vi sono evidenti ragioni di salute pubblica come ben sottolineano gli avvocati nella missiva spedita. Speriamo vivamente Aifa, Ministero della Salute & C. non perdano un’altra occasione per svolgere uno dei compiti per cui sono state create : tutelare la nostra salute.

https://rumble.com/v5bx9tp-da-aifa-ministero-della-salute-e-iss-risposte-evasive-e-non-chiare.html

Sono ormai più di due anni che molte associazioni di legali , sanitari e ricercatori chiedono documentazioni e studi relativi alla vaccinazione imposta alla popolazione, allo Stato Italiano, che non solo non risponde, cosa già gravissima per uno Stato democratico, ma in più continua a consigliare vaccinazioni cd anti covid, che anti covid non lo sono affatto data l’efficacia dello 0,7. L’ultimo appello alla trasparenza e al rispetto della salute del popolo italiano allo Stato proviene dall’Associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili. Se le istituzioni continueranno a non risponderanno si procederà per le vie legali. Nell’intervista video l’avv. Valeria Panetta e l’avv. Manola Bozzelli.

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ARTICOLI COLLEGATI :

Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e il carcere di massima sicurezza vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni. Lo ha annunciato nella notte WikiLeaks dopo la notizia dell’accordo di dichiarazione di colpevolezza raggiunto con la giustizia americana. Assange era accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati relativi alle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010.

Il giornalista ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato relativo al suo ruolo in quella che per gli americani è una  violazione di materiale classificato americano, l’accordo di cui non sappiamo ancora tutti i dettagli come gli consentirà di evitare la reclusione negli Stati Uniti e di tornare in Australia. Il patteggiamento deve ancora essere approvato da un giudice federale. «Assange è libero» ha annunciato Wikileaks, che riporta che l’australiano, 52 anni, ha lasciato la prigione di Belmarsh lunedì mattina, è stato rilasciato dalla giustizia britannica nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted a Londra, da dove si è imbarcato su un aereo e ha lasciato il Regno Unito.

Ad Maiora

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Allego lettera che l’associazione ARBITRIUM – Pronto Soccorso Giuridico (mai nome fu più azzeccato) ha inviato alle istituzioni, tutte, dal Ministero della Salute, al Presidente del Consiglio , all’Aifa , Istituto di Sanità etc. etc…

ISTANZA PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA
2, DEL D.LGS. 33/2013, COME MODIFICATO DAL D.LGS. 97/2016, NONCHÉ AI SENSI
DELLA L. N. 241/90
L’associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili, in persona
delle sottoscritte, Avv. Valeria Panetta, in qualità di Presidente e dell’ Avv. Manola Bozzelli, in qualità di
Vicepresidente, raccoglie fra i propri iscritti persone che possono essere raggruppate nelle categorie
destinatarie del DL 44/21 e s.m.i. in conseguenza del quale i nostri iscritti sono stati obbligati alla c.d.
vaccinazione anti covid 19.
Corre l’obbligo, pertanto, che gli Enti in indirizzo chiariscano in via definitiva alcuni aspetti, relativi ai
vaccini c.d. anti covid-19 che, finora -peccando di eccessiva laconicità, se non addirittura di un assordante
silenzio- non sono stati espressi, se non per caratteri generali ed apodittici… Continua nel file allegato

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Uno studio condotto su 558. 017 persone ( no 90, no 50, no 4 gatti)

Metodi: Lo studio, condotto a Seul, in Corea del Sud, ha analizzato i dati di un campione casuale del 50% di residenti della città di età pari o superiore a 65 anni, per un totale di 558.017 individui. I partecipanti sono stati divisi in gruppi vaccinati e non vaccinati, con vaccinazioni che includevano vaccini mRNA e cDNA. Lo studio si è concentrato sull’incidenza di AD e MCI post-vaccinazione, identificata tramite i codici ICD-10, utilizzando analisi logistiche multivariabili e analisi di regressione di Cox. I pazienti con demenza vascolare o morbo di Parkinson sono serviti come controlli.

I risultati di questo studio pubblicato su PUBMED hanno mostrato un aumento dell’incidenza di MCI e AD negli individui vaccinati, in particolare quelli che ricevono vaccini mRNA, entro tre mesi dalla vaccinazione. Il gruppo del vaccino mRNA ha mostrato un’incidenza significativamente più elevata di AD (odds ratio [OR]: 1,225; intervallo di confidenza al 95% [CI]: 1,025-1,464; p = 0,026) e MCI (OR: 2,377; CI: 1,845-3,064; p <0,001) rispetto al gruppo non vaccinato. Non è stata trovata alcuna relazione significativa con la demenza vascolare o la malattia di Parkinson. Conclusioni: prove preliminari suggeriscono un potenziale legame tra la vaccinazione contro il COVID-19, in particolare i vaccini a mRNA, e l’aumento dell’incidenza di AD e MCI.

Conclusioni: prove preliminari suggeriscono un potenziale legame tra la vaccinazione contro il COVID-19, in particolare i vaccini a mRNA, e l’aumento dell’incidenza di AD e MCI. Ciò sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per chiarire la relazione tra le risposte immunitarie indotte dai vaccini e i processi neurodegenerativi, sostenendo il monitoraggio e l’indagine continui sugli impatti neurologici a lungo termine dei vaccini.”

Autori dello studio : Jee Hoon RohInha Jung, Yunsun Suh Min-Ho Kim 

link studio –> https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38806183/?sfnsn=scwspwa 🦋 🦋🦋

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Consiglio regionale: all’unanimità, da sinistra a destra, ha approvato la legge per l’aumento della copertura vaccinale anti Papilloma virus umano e la prevenzione della bronchiolite. Nella sostanza la legge stabilisce che “l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle ASL di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino.”

i promotori della proposta di legge sono i due consiglieri Fabiano Amati e Pierluigi Lopalco, di Azione i quali hanno spiegato che la loro iniziativa: “È una strategia d’urto mai utilizzata in Italia  che “subordina ad un colloquio informativo, finalizzato alla vaccinazione anti-Hpv, l’iscrizione a scuola” di una specifica fascia di età di ragazzi. Nello specifico, si tratta di una strategia per rendere la rete informativa a maglie strettissime, così da ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza.

Ma è costituzionale questa legge ed è corretta questa modalità che agisce anche sul piano psicologico per indurre alla vaccinazione?

Ne parliamo con Daniele Trabucco, professore universitario strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la Scuola Superiore per Mediatori linguistici, Istituto di grado universitario «san Domenico» di Roma, e Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico.

Nel mentre stavo montando l’intervista è uscita una notizia molto interessante e significativa ovvero che il Garante della Privacy ha chiesto chiarimenti alla Regione Puglia sull’obbligo di certificazione HPV. Nello specifico il Garante per la protezione dei dati personali ha ricordato alla regione Puglia che il Regolamento europeo sancisce un generale divieto di trattamento dei dati sulla salute, a meno che non ricorrano specifiche esenzioni. L’Autorità precisa inoltre che, sulla base della normativa di settore, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione può essere richiesta dal personale scolastico esclusivamente nei casi di vaccinazioni obbligatorie. Tenuto conto della particolare delicatezza dell’iniziativa, che vede coinvolti anche gli studenti minorenni, il Garante ha dunque invitato la Regione a far pervenire, entro 30 giorni, ogni elemento di informazione utile alla valutazione del caso.

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A Momenti Particolari, trasmissione che conduco su il13tv, ospite straordinario, il Prof. Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. E’ direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it).

Il prof. Ventura, tra le altre cose, ha scoperto come stimoli fisici – quali campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa, campi radioelettrici e la vibrazione meccanica, inclusa quella sonora – siano in grado di modificare sostanzialmente il destino cellulare, ivi comprese le cellule staminali. I suoi studi hanno dato impulso alla “meccanobiologia”, portando strategie innovative di “Medicina Rigenerativa” basate sulla stimolazione del nostro intrinseco potenziale di auto-guarigione.

In altre parole ha scoperto che le cellule reagiscono alla luce e ai suoni vedono e sentono.. più di noi :-). Nell’intervista potrete vedere un’immagine straordinaria, meravigliosa di una cellula che .. prende una stella di luce 🙂

Si svolgerà il 9 marzo a Bologna il primo congresso della Società Italiana di Medicina (SIM) dal titolo “Verso la Medicina che vogliamo”. Vi parteciperanno in veste di relatori, medici, psicologi, biologi, magistrati e avvocati.
Il congresso si propone come “momento per raccogliere Proposte, Idee, Progetti, Strategie, e Alleanze dirette a costruire una Medicina centrata sulle Persone e Promotrice di Salute”. Per i contenuti del congresso e le tematiche che verranno trattate e i nomi dei relatori vi lascio all’intervista con il dott. Luigi Monsellato, Presidente di Sim – medico, ortopedico, psicologo, omeopata;
l’Avvocato Andrea Montanari, Responsabile Dipartimento legale Sim ; il dott. Vincenzo Simonetti, Tesoriere SIM- medico chirurgo che sono tra i relatori del congresso. Marianna Maiorino ©riproduzione riservata

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INTERVISTA di Marianna Maiorino A GIOACCHINO PAGLIARO, PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA


Gioacchino Pagliaro è riconosciuto come il precurso­re della introduzione della Meditazione e delle pratiche di consapevolezza nelle Aziende Sanitarie.
Le nuove teorie della fisica hanno cambiato radicalmente la concezione di materia, di spazio e di tempo, provocando benefiche ricadute sulla descrizione del mondo, dell’energia e della vita, ma è solo negli ultimi decenni che queste teorie, per merito di coraggiosi scienziati e clinici (e certamente l’autore è fra questi), iniziano ad essere utilizzate in biologia, in medicina ed in psicologia. In particolare Pagliaro sostiene che la guarigione sia un atto creativo, per la precisione afferma che «L’intenzione di guarigione è quell’atto mentale in cui la mente ordinaria, liberata dal suo abituale lavorio attraverso l’azione della consapevolezza, può penetrare nel campo quantico delle possibilità e creare la realtà desiderata, attivando all’interno dell’organismo processi di autoriparazione e di rigenerazione finalizzati alla cura e a rendere le cure mediche più efficaci, e si presenta come un’ulteriore opportunità per stimolare i malati a diventare soggetti attivi della cura e per rendere le cure mediche e psicologiche ancora più efficaci».
Come diceva Ippocrate «Rallegratevi dei vostri poteri interiori, perché sono la fonte della vostra salute e della vostra perfezione». “Ad Maiora …in Salute”

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VIdeo intervista

Marianna Maiorino COPYRIGHT © MARIANNA MAIORINO 2020-2024 ALL RIGHTS RESERVED.

Dopo un anno e 5 mesi, delle Pec inviate alla Procura della Repubblica del Tribunale di Pordenone (ma anche ai Nas, e a tutti gli ordini delle professioni sanitarie), cosa è stato? Se non vi ricordate i dettagli ne avevo parlato qui https://mariannamaior.com/vaccinazioni-sulla-scrivania-del-pm-a-pordenone-arrivano-le-prime-notizie-di-reato/ . Sono ritornata sull’argomento e ho chiesto un appuntamento alla dott.ssa Maria Grazia Zaina , Procuratore della Repubblica facente funzione, del Tribunale di Pordenone, per sapere se sono state lette e come sono state valutate, le denunce, gravi, che alcuni farmacisti hanno messo nero su bianco nelle pec e…

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Con questa intervista alla dott.ssa Paola Ponzo, psicologa e psicoterapeuta, professionista impegnata nel supportare i danneggiati da vaccino do inizio ad una nuova rubrica dal titolo “Ad Maiora In Salute“.
Sono convinta che la medicina infatti sia arrivata ad un punto di svolta e sia il momento di parlare di tante cure e di supporti che le persone possono avere e di cui il “mainstream” non parla e non lo fa perché questi sistemi non sono redditizi per le case farmaceutiche e per il cosiddetto sistema sanitario posto in essere.
Tra i grandi doni che abbiamo come esseri umani di sicuro c’è la mente , la nostra capacità di pensare e creare. Il potere della mente sarà qualcosa di cui parleremo approfonditamente. Oggi iniziamo con la dott.ssa Paola Ponzo a mettere in evidenza un grave problema quello dei danneggiati da vaccino, persone che dopo le inoculazioni, quindi no “novax”, hanno iniziato ad avere problemi fisici anche molto gravi a cui va aggiunta la frustrazione per essere stati vittime di una campagna vaccinale oltre che ricattatoria anche posta in essere in totale sfregio di ogni logica e considerazione scientifica. Le persone non sono state considerate in base alle proprie fragilità ma tutti sono stati vaccinati a prescindere ignorando l’individualità biologica.
La dott.ssa Paola Ponzo ci racconta cosa stanno vivendo queste persone e soprattutto dà delle indicazioni per poter affrontare questo momento di crisi fisica e mentale per poterne uscirne migliori. “Ad Maiora … in Salute“.
Ricordatevi che nel mio blog qui https://mariannamaior.com/donazioni/ potete darmi una mano con una piccola donazione per permettermi di continuare a offrivi il mio lavoro, ovvero interviste e articoli privi di
censure, condizionamenti e pressioni. La libertà non è gratuita. Grazie

23.12.23 – E’ Venezia, luogo senza tempo ma piena di bellezza e unicità, la città scelta da “La gente come noi” per scambiarsi gli auguri di Natale e chiudere il 2023 con gioia, con una festa appunto.

Tra la “Gente” anche il dott. Giovanni Frajese da pochi giorni in libreria con “Manuale Terrestre” e ovviamente Stefano Puzzer che spiega perché festeggiare e perché farlo a Venezia.

le interviste qui di seguito

Non so descrivervi con quanta forza mi ha fatto vibrare questo canto, ma ci voglio provare. Mi è entrato dentro con lo stesso stupore che crea un tramonto infuocato che rapisce lo sguardo e vorresti finisse mai, con la stessa magia di una corsa al galoppo su un unicorno che a un tratto prende il volo portandomi con sé, con la stessa forza con cui la natura mi richiama prepotentemente nei boschi vibranti di vita vera, con la stessa meraviglia di un amore, ancora mai conosciuto, che sorprende con mille baci che mai saziano.

In questo inverno così strano questo stupefacente canto del “corvo delle nevi” mi è arrivato e mi ha risuonato potente nell’anima perché a me sapete ha parlato di Verità e Libertà e mi ha svelato che sono come due innamorati che non si lasciano mai e danzano per il mondo sempre insieme.

Libertà mi ha detto non può essere nell’amante che si dice tale ma di nascosto, dalla sposa o dallo sposo, è sempre in cerca di conferme tra le braccia di nuove conquiste, la libertà non seduce per il piacere di compiacersi, ferendo gli altri. L’uomo libero non fa le cose di nascosto o mentendo, questa non è libertà, è solo la banale, diffusissima viltà.

SUOR – sciamana

La libertà agisce alla luce del sole e non inganna e non ferisce: questa è la sua forza, l’orgoglio di manifestarsi e di essere con fierezza ciò che è.

Libertà non è nemmeno chiudere le persone in recinti da 15 minuti, e libero non è chi accetta passivamente di esservi rinchiuso.

Libertà non è sfruttare la natura e renderla sterile per poter dare un prezzo ai suoi semi.

Libertà non è pagare ogni cosa anche per usare ciò che ti appartiene. E non è liberale chi ti obbliga a farlo pur dicendosi tale. Libertà non è farsi iniettare nel corpo qualunque sostanza senza alcun rispetto per la propria vita e singolarità. E non è libero chi scambia la propria salute per uno stipendio. E non è liberale chi ti ricatta mettendo su piatto il tuo diritto alla salute e sull’altro il tuo diritto al lavoro.

Libertà non è obbedire: Libertà è poter scegliere, la cosa migliore per noi e per gli altri, e lottare per averla. Perché come scrive boy sul muro di Pordenone: “La libertà non è gratuita”.

La libertà è un atto di coraggio, di forza, di onestà e di amore, sì di tantissimo amore. Per sé e per gli altri.

La libertà è armonia, è serenità. Perché chi è libero, è in pace con se stesso, non ha niente di cui vergognarsi, perché la libertà quella vera, è rispetto, per sè e per gli altri. L’uomo, mi ha suggerito questo canto, è terrorizzato dalla libertà, perché lo obbliga a essere onesto… con se stesso.

La libertà è una cosa rara, una conquista per veri eroi.

Questo è il motivo per cui gli uomini liberi mancano e abbondano i millantatori.

Questo è quanto mi ha raccontato questo canto , che sapete è il canto della natura che ci richiama a se’ perché è nella natura dell’uomo, la Libertà.

 Marianna Maiorino- Ad Maiora

(ovviamente la parola uomo, comprende uomini e donne)

Nel video l’intervista al dott. Giuseppe Barbaro, dirigente medico, e specialista in Medicina Interna e in Cardiologia che ci aiuta a capire il problema delle pericarditi causate dai sieri genici cd contro la covid19

La necessità di parlare di questo argomento è nata in seguito ad un articolo pubblicato il 15 novembre del 2023 sul corriere della sera e nel quale un medico ha affermato che quelle da vaccino sono finte pericarditi. Inutile dirvi che sono saltata sulla sedia perché a quanto pare questo medico è l’unico che non ha letto le schede tecniche aggiornate dei sieri genici contro la covid19 pubblicate a ottobre del 2023. Nella scheda tecnica, ad esempio, del siero Comirnaty – BioNTech della Pfizer infatti si legge nero su bianco a pag. 4 nel paragrafo dedicato proprio a : “Miocardite e pericardite” che “Dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.8). I dati disponibili indicano che la maggior parte dei casi si risolve. Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali. Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite. Le persone vaccinate (inclusi genitori o coloro che prestano assistenza) devono essere istruite a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico (acuto e persistente), respiro affannoso o palpitazioni. Gli operatori sanitari devono consultare le linee guida e/o specialisti per diagnosticare e trattare tale affezione”
Ciò nonostante il medico intervistato dal Corriere della Sera, afferma invece che le pericarditi imputate ai vaccinici siano finte e precisa “non ci sono studi che abbiano dimostrato una relazione causa-effetto incontrovertibile tra vaccinazione e infiammazioni cardiache”. Se ne potrebbe derivare che quindi secondo lui le schede tecniche riportano fandonie. O sbaglio?
E ancora il signore continua dicendo “che il problema delle “finte pericarditi da vaccino è stato inspiegabilmente trascurato. Si è trattato di una svista clamorosa da non ripetere ora, all’inizio di una campagna vaccinale partita fin troppo in sordina, pena gravi ripercussioni.” e poi aggiunge “in Francia lo Stato ha appena rimborsato pazienti che hanno dichiarato di aver avuto una pericardite o miocardite da vaccino, un precedente che potrebbe amplificarsi mettendo a rischio l’istituto della vaccinazione nelle sue fondamenta.” Che scritta così innanzitutto dà l’idea, pare cioè che sia sufficiente che una persona affermi “dichiari” di aver avuto la pericardite dopo il vaccino e lo Stato, voilà, apre il portafoglio e risarcisce così sulla fiducia. Parbleu! Forse il medico non ricorda che siamo nel 2023 e prima che ti sia riconosciuto un danno ci vogliono le prove, ovvero esami medici realizzati con apparecchiature tecnologiche che poco lasciano alla libera interpretazione. Oppure dobbiamo mettere in discussione anche il valore degli esami medici condotti con le apparecchiature o se preferite con l’intelligenza artificiale?
Approfondiamo l’argomento con il dott. Giuseppe Barbaro cardiologo, che ha un’opinione decisamente diversa rispetto alle pericarditi e che si sta battendo per i problemi che i vaccini stanno causando alla salute delle persone in particolare all’apparato cardio vascolare.
Ad Maiora – Marianna Maiorino riproduzione riservata ©

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“Un nuovo paradigma energetico emozionale” ovvero un nuovo modo per restituire o anche per conservare la salute del corpo; ne hanno parlato molti relatori professionisti del settore a un convegno che si è tenuto a Lignano Sabbiadoro nei giorni 11 e 12 novembre, a organizzarlo l’associazione Liberi si nasce., vi dico solo che vi hanno partecipato oltre 300 persone. Nel video i dettagli e le interviste a Andrea Fredi, Alessandro Rubino e Marcello Pamio. Ad Maiora

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Annullate le sospensioni comminate dall’azienda ai lavoratori del porto di Trieste che avevano fatto alcuni giorni di assenza per aderire allo sciopero del 15 ottobre 2021. Nel comunicato del Coordinamento lavoratori Portuali Trieste leggiamo: ” Non possiamo che esserne molto felici e fare i nostri complimenti al giudice, ma soprattutto ai lavoratori che hanno avuto la determinazione ed il coraggio di portare l’azienda in Tribunale, e all’avv. Sponza che ha difeso le loro ragioni”. A sottoscrivere la sentenza il 25 ottobre 2023, il giudice Paolo Ancora, lo stesso che ha respinto a giugno scorso il ricorso di Stefano Puzzer, licenziato dall’azienda per lo sciopero del 15 ottobre 2021 e per non aver accettato di dover esibire il green pass per poter accedere al luogo di lavoro. Nel video l’intervista all’avv. Nicola Sponza e al segretario del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste Alessandro Volk

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Depositata il 2 ottobre 2023 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, una denuncia in materia di armi nucleari. In Italia ce ne sono almeno 100. La denuncia proviene da oltre 22 attivisti, pacifisti, antimilitaristi alcuni dei quali rivestono posizioni apicali in associazioni nazionali e che hanno corredato con 12 allegati le loro affermazioni.

Nell’intervista ne parliamo con Alessandro Capuzzo referente del  Tavolo per la pace del FVG  

In sintesi

  1. In Italia è certezza che vi siano 100 armi nucleare nella base di Aviano e di Ghedi. E’ talmente certo che ne scrivono tranquillamente anche i quotidiani nazionali, vd Il Sole 24 Ore https://www.ilsole24ore.com/art/nucleare-italia-oltre-100-ordigni-usa-ecco-dove-sono-stati-dislocati-AEp5NH2B
  •  L’Italia ha ratificato il 24 aprile 1975 il Trattato di non Proliferazione (TNP), il trattato si basa sul principio che gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi, Italia compresa, si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari (artt. I, II, III).
  •  L’Italia  fa parte della oltre al nostro Paese anche Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia. Nell’ambito di questo programma, gli Stati Uniti mantengono la custodia e il controllo assoluto delle armi nucleari presenti sul territorio italiano.  Ad oggi le bombe nucleari B61 mod 3 e mod 4 sono custodite in due località, 50 presso la base aerea di Aviano, e le altre nella base di Ghedi. Gli F-16 Fighting Falcon facenti parte della 31ª Fighter Wing statunitense hanno sede presso la base di Aviano, mentre i Panavia Tornado del 6º Stormo Alfredo Fusco hanno sede a Ghedi.
  • L’Italia invece NON ha firmato e ratificato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari approvato il 7 luglio 2017 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Anche in assenza di questa sottoscrizione che esplicitamente ed automaticamente qualificherebbe come illegale la detenzione di ordigni nucleari, la denuncia sostiene che l’illegalità sia certa.
  • In base a quanto stabilito nella  normativa sulle armi contenuta nelle  leggi n.110/75; n.185/90; 895/67 e il TULPS  e possibile concludere stando alla denuncia che gli ordigni atomici rientrano nella definizione di “armi da guerra” (legge 110/75) e in quella di “materiali di armamento” (legge 185/90, art.1).
  • E infine,  sempre stando alla denuncia, mancherebbero le licenze e/o autorizzazioni all’importazione di armi visto che l’accertata presenza sul territorio presuppone necessariamente un loro passaggio attraverso il confine. Qualsiasi autorizzazione, peraltro, si legge nella denuncia, confliggerebbe con l’articolo 1 della legge 185/90 che recita: “l’esportazione, l’importazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento nonché́ la cessione delle relative licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell’Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

C’è da chiedersi come sia possibile che a fronte dell’art. 11 della costituzione, siamo tra i principi fondamentali, sia possibile la presenza di armi nucleari nel nostro territorio. Delle due cose l’una o la Costituzione non vale niente è uno straccio messo lì per darci l’illusione di essere uno Stato civile, o se vale come dovrebbe, se davvero contiene principi condivisi,  voluti e reali non si capisce come nessun giudice si pronunci contro la presenza di armi nucleari sul nostro territorio.

Per tenere se non altro la memoria allenata qui di seguito il testo dell’art. 11 Costituzione Italiana  “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” AD MAIORA

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In questo puntata di Ad Maiora l’intervista all’avvocato Andrea Montanari, del Foro di Bologna.

Molto attivo nella difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano, l’avvocato Montanari , cassazionista e abilitato al patrocinio davanti alle Magistrature Superiori in Italia e in Unione Europea (Corte di giustizia e corte dei diritti umani UE) spiega con molta precisione e chiarezza cosa sta accadendo nelle aule di giustizia italiane a fronte dei vari processi e ricorsi che si stanno svolgendo in materia di obblighi vaccinali, sospensioni dal lavoro, conseguente  omessa retribuzione ai lavoratori, violazione del farmaco e altri temi scottanti. Tra le domande : come mai le sentenze di primo grado trovano un muro di gomma in Corte Costituzionale? Quali risultati hanno ottenuto gli avvocati rispetto alle violazione della normativa del farmaco? E infine una domanda che mi stava molto a cuore: esiste ancora lo Stato di diritto in Italia?

L’avv. Andrea Montanari è noto per la grande capacità di fare rete, tra i tanti ruoli che ricopre è anche: Presidente e fondatore  di EUNOMIS, associazione internazionale che nasce ed opera proprio al fine di promuovere e tutelare i diritti fondamentali e le libertà inviolabili dell’essere umano; consigliere delegato della SIM Società italiana di Medicina; presidente e coordinatore di Laeta ( Legal Audit Engineering Tax Advisory) associazione no profit e vicepresidente dell’associazione Approdo sicuro.

Mi piace ricordare qui una citazione tratta da uno dei romanzi più letti di Miguel de Cervantes,  Don Chisciotte della Mancia “Combattiamo contro tre grandi giganti, mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura, l’ignoranza”.

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Le schede tecniche Cominarty pubblicate a settembre 2023 (le trovate sul sito dell’Aifa), lo ammettono: bambini e adolescenti sono morti a causa dei vaccini, per la precisione scrivono: “Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.” Non solo, precisano anche: “il vaccino non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni” e ancora “il vaccino non è raccomandato nella prima infanzia, in bambini di età inferiore ai sei mesi”. Inoltre :
nell’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty leggiamo: “non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali”e ancora : “NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI…

Non è stata studiata eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto, il tutto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la categoria che affermano pure “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta. E ancora nella scheda tecnica Comirnaty 2022 alla voce Intercambiabilità leggiamo:
“L’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini anti-COVID-19 approvati per completare il ciclo
primario non è stata stabilita. I soggetti che hanno ricevuto la prima dose di Comirnaty devono
continuare a ricevere Comirnaty per completare il ciclo primario”
. Come mai allora hanno disatteso queste indicazioni, chiare, e vaccinato comunque le persone con sieri diversi?

Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Comirnaty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , allora come mai ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno? In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, a chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo dareste?

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L’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty è chiaro. Oltre a scrivere nero su bianco che bambini sono deceduti a causa della vaccinazione , “ Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.“, scrivono altresì chiaramente che non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali e… altresì scrivono che NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI… Eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la propria categoria e che assicurano “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta .

Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Cominarty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , eppure ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno. In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo gli dareste?

Per chi volesse leggere, qui il testo integrale estratto dal sito dell’Aifa

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