Tre ingegneri specializzati nella elaborazione dei dati statistici hanno studiato tutte le cifre relative alla mortalità in Italia rese note dall’Istat degli ultimi anni confrontandole con quelle del quinquennio 2015-2019; scopo, rispondere a una domanda molto seria: gli italiani stanno morendo di più da tre anni a questa parte?

Vi anticipo già che la risposta degli intervistati è purtroppo positiva: La mortalità non solo è aumentata generalmente, ma i giovani sono quelli che muoiono di più. Solo in Lombardia la mortalità delle adolescenti (quindi genere femminile) è aumentata del 60% . E poi nell’andamento dei numeri vi sono molte altre stranezze, tra queste la totale assenza dell’effetto Harvesting.

Ci spiegano i dati e le conclusioni a cui sono arrivati, Stefano Albertini ingegnere elettronico impegnato nel settore energetico e Giovanni Trambusti ingegnere elettronico che ha pubblicato più di 20 libri sulla Computer Graphics e oltre 300 articoli didattici su riviste di informatica nazionali. L’ing. Trambusti si occupa professionalmente dell’elaborazione di archivi informatici e della loro analisi statistica. Nella primavera del 2020 ha anche sviluppato un software per la rappresentazione grafica dei dati ISTAT, e successivamente dei dati europei e internazionali.

Eugenio Florean che è il terzo ingegnere del gruppo lo ascolteremo in un’intervista a parte.

Ad Maiora

INTERVISTA VIDEO IN FONDO ALL’ARTICOLO

Alle richieste contenute nel Foia del 20 giugno 2024 dell’Associazione Arbitrium di cui abbiamo parlato qui e qui sono arrivate le risposte da Ministero della Salute, Iss, e Aifa. Il primo con tre righe, tre, afferma che non risultano documenti riferibili alle istanze. Sarebbe quindi lecito, così fosse, pensare che il Ministero e il ministro Speranza abbiano quindi imposto una politica vaccinale senza vi fossero documenti, studi, ricerche analisi? Sarebbe molto grave, ma lo scrivono loro. L’Iss invece rimbalza il problema Aifa e la nota tattica dello scarica barile e scrive testualmente :“si rappresenta che i dati e le informazioni oggetto della Vs. richiesta non rientrano nell’ambito di competenza proprio di questo Istituto. Si ritiene, piuttosto, che la competenza esclusiva a fornire i dati e le informazioni oggetto della predetta istanza di accesso interessi l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla quale, pertanto, con la presente, la stessa viene tramessa (cfr. All.to), ad ogni buon conto, per le valutazioni e gli eventuali adempimenti di competenza.” Infine, Aifa, rimasta con il cerino in mano, risponde, e la premessa è già tutto un programma: “Preliminarmente, occorre specificare – scrivono i burocrati- che l’istanza non può essere trattata come un accesso documentale, ai sensi degli artt. 22 e ss. della legge n. 241/1990, non avendo codesta associazione fornito indicazione e/o specificazione dell’interesse e della motivazione sottesi all’istanza. È noto infatti che, secondo giurisprudenza costante, la “legittimazione a richiedere l’accesso agli atti amministrativi presuppone la dimostrazione che gli atti oggetto dell’istanza siano in grado di spiegare effetti diretti o indiretti nella sfera giuridica dell’istante; la posizione da tutelare deve risultare comunque collegata ai documenti oggetto della richiesta di accesso; il rapporto di strumentalità appena descritto deve, poi, apparire dalla motivazione enunciata nella richiesta di accesso”. Come a dire che non vi sono effetti diretti negli associati che hanno subito, come tutti noi, una campagna vaccinale e, nella maggior parte dei casi anche una vaccinazione obbligatoria di massa che ha prodotto a più di qualcuno  danni gravi alla salute, fino addirittura alla morte. Dopo l’infelice premessa comunque Aifa qualche risposta l’ha data e sinceramente sembrano tutte molto interessanti. Ne evidenzio solo due (per evitare una lungaggine eccessiva). Primo, ha messo nero su bianco (ma già lo facevano le schede tecniche dei vaccini) che nessuno dei vaccini covid19 approvati presenta l’indicazione prevenzione della trasmissione dell’infezione dell’agente Sars cov 2. L’indicazione terapeutica per la qual sono stati approvati i vaccini covid 19 è riportata nei rispettivi RCp paragrafo 4.1.” Su questo blog lo abbiamo ripetuto miliardi di volte facendo anche vedere le schede tecniche dei vaccini. Ciò nonostante abbiamo sentito dire a grandi personaggi, con la presunzione di voler guidare uno Stato: “Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono” e ancora «Il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. In questo senso è una misura che, nonostante abbia chiaramente delle difficoltà di applicazione, è una misura che dà serenità, non che toglie serenità. Grazie». Non mi pare Mario Draghi si sia ad oggi ancora scusato per le fallaci affermazioni fatte durante la pandemia tra cui questa appena indicata e definita tra l’altro affermazione non corretta addirittura da Open che è tutto dire!

Lo ripetiamo per la milionesima volta, nessun vaccino al mondo impedisce e può impedire la trasmissione del virus. I vaccini possono impedire solo ( quando sono fatti in modo corretto) l’insorgere della malattia fornendo al sistema immunitario gli strumenti (anticorpi) che permettono di debellare il virus entrato nel corpo. Ma, i  vaccini covid19 non sono stati capaci di ottemperare nemmeno a questo unico scopo,  posto che le persone si sono ammalate e continuano ad ammalarsi nonostante 4, 5, 6, 7 dosi.

Tra le risposte di Aifa giova anche notare che l’Ente ammette chiaramente anche la violazione alla normativa del farmaco:   “…è stato necessario- scrive Aifa- per motivi epidemiologici legati all’emergenza COVID-19, rendere disponibili i vaccini autorizzati da EMA anche per indicazioni aggiuntive rispetto a quella originaria (es. dose addizionale e dose di richiamo), anche prima della loro successiva autorizzazione da parte di EMA stessa. In molti casi, infatti, tale inserimento derivava da specifiche esigenze epidemiologiche e rispondeva alla necessità di rispondere a considerazioni e raccomandazioni di autorità sanitarie quali EMA, ECDC e WHO. In questo contesto, la dispensazione dei suddetti vaccini ai sensi della L. 648/96 è stata effettuata, tenuto conto delle evidenze disponibili, in stretta collaborazione con le altre istituzioni sanitarie del Paese (Ministero della salute, Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso il Dipartimento di Protezione Civile e ISS) per garantire la migliore risposta all’epidemia, anche in considerazione dei diversi scenari epidemiologici che di volta in volta si sono susseguiti.”

Aifa parla di “Evidenze disponibili” che però, guarda caso, non hanno e soprattutto non hanno mai avuto e viene il legittimo sospetto non le abbiano tanto meno mai visionate: faceva tutto Ema. Lo dichiara il Ministero della Salute e lo ribadisce l’ISS che rimbalza infatti la risposta al Foia ad Aifa. Sul punto ricordo che due anni fa un pool di avvocati, dell’associazione IDU (Istanza Diritti Umani) e dell’associazione DUS (Diritti umani e salute) scoprirono infatti che le succitate istituzioni italiane non possedevano nemmeno i documenti necessari a verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anti Covid!!

Detto in altro modo non avevano gli studi, perché non c’era tempo per farli, hanno violato la legge e si giustificano dicendo che c’era una pandemia e che si sono fidati di Ema. Buttando letteralmente nella latrina insieme a una tradizione di millenni di storia del diritto, la normativa italiana prevista proprio ed esclusivamente per salvaguardare la salute dei cittadini. Questo in estrema sintesi.

Se poi andiamo a vedere tutte le altre risposte è tutto un rimandare all’Ema a partire dalla premessa “Nel merito, per quanto di competenza della scrivente Agenzia, appare opportuno ricordare che tutti i vaccini antiCOVID-19 sono stati autorizzati con procedura centralizzata, che è coordinata dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)”.

A fronte di dette risposte fumose, insufficienti, che pare, ma potrei sbagliarmi, vogliano nascondere la verità anzicchè aiutare a scoprirla, l’Associazione Arbitrium, il 20 agosto 2024 ha inviato un altro Foia, 14 pagine di domande alle quali gli Enti interpellati ( Aifa, ISS, Ministero della Salute in primis) sono chiamati a rispondere in maniera chiara, con un sì o un no. Il contenuto del documento in dettaglio lo potete apprendere nell’intervista agli avvocati Valeria Panetta e Manola Bozzelli, presidente e vice dell’Associazione Arbitrium.

Qui aggiungo solo che alla base dell’importanza e urgenza delle risposte a tutti i quesiti, nessuno escluso, vi sono evidenti ragioni di salute pubblica come ben sottolineano gli avvocati nella missiva spedita. Speriamo vivamente Aifa, Ministero della Salute & C. non perdano un’altra occasione per svolgere uno dei compiti per cui sono state create : tutelare la nostra salute.

https://rumble.com/v5bx9tp-da-aifa-ministero-della-salute-e-iss-risposte-evasive-e-non-chiare.html

Sono ormai più di due anni che molte associazioni di legali , sanitari e ricercatori chiedono documentazioni e studi relativi alla vaccinazione imposta alla popolazione, allo Stato Italiano, che non solo non risponde, cosa già gravissima per uno Stato democratico, ma in più continua a consigliare vaccinazioni cd anti covid, che anti covid non lo sono affatto data l’efficacia dello 0,7. L’ultimo appello alla trasparenza e al rispetto della salute del popolo italiano allo Stato proviene dall’Associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili. Se le istituzioni continueranno a non risponderanno si procederà per le vie legali. Nell’intervista video l’avv. Valeria Panetta e l’avv. Manola Bozzelli.

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ARTICOLI COLLEGATI :

Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e il carcere di massima sicurezza vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni. Lo ha annunciato nella notte WikiLeaks dopo la notizia dell’accordo di dichiarazione di colpevolezza raggiunto con la giustizia americana. Assange era accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati relativi alle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010.

Il giornalista ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato relativo al suo ruolo in quella che per gli americani è una  violazione di materiale classificato americano, l’accordo di cui non sappiamo ancora tutti i dettagli come gli consentirà di evitare la reclusione negli Stati Uniti e di tornare in Australia. Il patteggiamento deve ancora essere approvato da un giudice federale. «Assange è libero» ha annunciato Wikileaks, che riporta che l’australiano, 52 anni, ha lasciato la prigione di Belmarsh lunedì mattina, è stato rilasciato dalla giustizia britannica nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted a Londra, da dove si è imbarcato su un aereo e ha lasciato il Regno Unito.

Ad Maiora

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Allego lettera che l’associazione ARBITRIUM – Pronto Soccorso Giuridico (mai nome fu più azzeccato) ha inviato alle istituzioni, tutte, dal Ministero della Salute, al Presidente del Consiglio , all’Aifa , Istituto di Sanità etc. etc…

ISTANZA PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA
2, DEL D.LGS. 33/2013, COME MODIFICATO DAL D.LGS. 97/2016, NONCHÉ AI SENSI
DELLA L. N. 241/90
L’associazione Arbitrium-Pronto Soccorso Giuridico Per La Tutela Dei Diritti Inviolabili, in persona
delle sottoscritte, Avv. Valeria Panetta, in qualità di Presidente e dell’ Avv. Manola Bozzelli, in qualità di
Vicepresidente, raccoglie fra i propri iscritti persone che possono essere raggruppate nelle categorie
destinatarie del DL 44/21 e s.m.i. in conseguenza del quale i nostri iscritti sono stati obbligati alla c.d.
vaccinazione anti covid 19.
Corre l’obbligo, pertanto, che gli Enti in indirizzo chiariscano in via definitiva alcuni aspetti, relativi ai
vaccini c.d. anti covid-19 che, finora -peccando di eccessiva laconicità, se non addirittura di un assordante
silenzio- non sono stati espressi, se non per caratteri generali ed apodittici… Continua nel file allegato

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Uno studio condotto su 558. 017 persone ( no 90, no 50, no 4 gatti)

Metodi: Lo studio, condotto a Seul, in Corea del Sud, ha analizzato i dati di un campione casuale del 50% di residenti della città di età pari o superiore a 65 anni, per un totale di 558.017 individui. I partecipanti sono stati divisi in gruppi vaccinati e non vaccinati, con vaccinazioni che includevano vaccini mRNA e cDNA. Lo studio si è concentrato sull’incidenza di AD e MCI post-vaccinazione, identificata tramite i codici ICD-10, utilizzando analisi logistiche multivariabili e analisi di regressione di Cox. I pazienti con demenza vascolare o morbo di Parkinson sono serviti come controlli.

I risultati di questo studio pubblicato su PUBMED hanno mostrato un aumento dell’incidenza di MCI e AD negli individui vaccinati, in particolare quelli che ricevono vaccini mRNA, entro tre mesi dalla vaccinazione. Il gruppo del vaccino mRNA ha mostrato un’incidenza significativamente più elevata di AD (odds ratio [OR]: 1,225; intervallo di confidenza al 95% [CI]: 1,025-1,464; p = 0,026) e MCI (OR: 2,377; CI: 1,845-3,064; p <0,001) rispetto al gruppo non vaccinato. Non è stata trovata alcuna relazione significativa con la demenza vascolare o la malattia di Parkinson. Conclusioni: prove preliminari suggeriscono un potenziale legame tra la vaccinazione contro il COVID-19, in particolare i vaccini a mRNA, e l’aumento dell’incidenza di AD e MCI.

Conclusioni: prove preliminari suggeriscono un potenziale legame tra la vaccinazione contro il COVID-19, in particolare i vaccini a mRNA, e l’aumento dell’incidenza di AD e MCI. Ciò sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per chiarire la relazione tra le risposte immunitarie indotte dai vaccini e i processi neurodegenerativi, sostenendo il monitoraggio e l’indagine continui sugli impatti neurologici a lungo termine dei vaccini.”

Autori dello studio : Jee Hoon RohInha Jung, Yunsun Suh Min-Ho Kim 

link studio –> https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38806183/?sfnsn=scwspwa 🦋 🦋🦋

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Consiglio regionale: all’unanimità, da sinistra a destra, ha approvato la legge per l’aumento della copertura vaccinale anti Papilloma virus umano e la prevenzione della bronchiolite. Nella sostanza la legge stabilisce che “l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle ASL di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino.”

i promotori della proposta di legge sono i due consiglieri Fabiano Amati e Pierluigi Lopalco, di Azione i quali hanno spiegato che la loro iniziativa: “È una strategia d’urto mai utilizzata in Italia  che “subordina ad un colloquio informativo, finalizzato alla vaccinazione anti-Hpv, l’iscrizione a scuola” di una specifica fascia di età di ragazzi. Nello specifico, si tratta di una strategia per rendere la rete informativa a maglie strettissime, così da ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza.

Ma è costituzionale questa legge ed è corretta questa modalità che agisce anche sul piano psicologico per indurre alla vaccinazione?

Ne parliamo con Daniele Trabucco, professore universitario strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la Scuola Superiore per Mediatori linguistici, Istituto di grado universitario «san Domenico» di Roma, e Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico.

Nel mentre stavo montando l’intervista è uscita una notizia molto interessante e significativa ovvero che il Garante della Privacy ha chiesto chiarimenti alla Regione Puglia sull’obbligo di certificazione HPV. Nello specifico il Garante per la protezione dei dati personali ha ricordato alla regione Puglia che il Regolamento europeo sancisce un generale divieto di trattamento dei dati sulla salute, a meno che non ricorrano specifiche esenzioni. L’Autorità precisa inoltre che, sulla base della normativa di settore, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione può essere richiesta dal personale scolastico esclusivamente nei casi di vaccinazioni obbligatorie. Tenuto conto della particolare delicatezza dell’iniziativa, che vede coinvolti anche gli studenti minorenni, il Garante ha dunque invitato la Regione a far pervenire, entro 30 giorni, ogni elemento di informazione utile alla valutazione del caso.

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A Momenti Particolari, trasmissione che conduco su il13tv, ospite straordinario, il Prof. Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. E’ direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it).

Il prof. Ventura, tra le altre cose, ha scoperto come stimoli fisici – quali campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa, campi radioelettrici e la vibrazione meccanica, inclusa quella sonora – siano in grado di modificare sostanzialmente il destino cellulare, ivi comprese le cellule staminali. I suoi studi hanno dato impulso alla “meccanobiologia”, portando strategie innovative di “Medicina Rigenerativa” basate sulla stimolazione del nostro intrinseco potenziale di auto-guarigione.

In altre parole ha scoperto che le cellule reagiscono alla luce e ai suoni vedono e sentono.. più di noi :-). Nell’intervista potrete vedere un’immagine straordinaria, meravigliosa di una cellula che .. prende una stella di luce 🙂

Si svolgerà il 9 marzo a Bologna il primo congresso della Società Italiana di Medicina (SIM) dal titolo “Verso la Medicina che vogliamo”. Vi parteciperanno in veste di relatori, medici, psicologi, biologi, magistrati e avvocati.
Il congresso si propone come “momento per raccogliere Proposte, Idee, Progetti, Strategie, e Alleanze dirette a costruire una Medicina centrata sulle Persone e Promotrice di Salute”. Per i contenuti del congresso e le tematiche che verranno trattate e i nomi dei relatori vi lascio all’intervista con il dott. Luigi Monsellato, Presidente di Sim – medico, ortopedico, psicologo, omeopata;
l’Avvocato Andrea Montanari, Responsabile Dipartimento legale Sim ; il dott. Vincenzo Simonetti, Tesoriere SIM- medico chirurgo che sono tra i relatori del congresso. Marianna Maiorino ©riproduzione riservata

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INTERVISTA di Marianna Maiorino A GIOACCHINO PAGLIARO, PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA


Gioacchino Pagliaro è riconosciuto come il precurso­re della introduzione della Meditazione e delle pratiche di consapevolezza nelle Aziende Sanitarie.
Le nuove teorie della fisica hanno cambiato radicalmente la concezione di materia, di spazio e di tempo, provocando benefiche ricadute sulla descrizione del mondo, dell’energia e della vita, ma è solo negli ultimi decenni che queste teorie, per merito di coraggiosi scienziati e clinici (e certamente l’autore è fra questi), iniziano ad essere utilizzate in biologia, in medicina ed in psicologia. In particolare Pagliaro sostiene che la guarigione sia un atto creativo, per la precisione afferma che «L’intenzione di guarigione è quell’atto mentale in cui la mente ordinaria, liberata dal suo abituale lavorio attraverso l’azione della consapevolezza, può penetrare nel campo quantico delle possibilità e creare la realtà desiderata, attivando all’interno dell’organismo processi di autoriparazione e di rigenerazione finalizzati alla cura e a rendere le cure mediche più efficaci, e si presenta come un’ulteriore opportunità per stimolare i malati a diventare soggetti attivi della cura e per rendere le cure mediche e psicologiche ancora più efficaci».
Come diceva Ippocrate «Rallegratevi dei vostri poteri interiori, perché sono la fonte della vostra salute e della vostra perfezione». “Ad Maiora …in Salute”

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VIdeo intervista

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