Nel video l’intervista al dott. Giuseppe Barbaro, dirigente medico, e specialista in Medicina Interna e in Cardiologia che ci aiuta a capire il problema delle pericarditi causate dai sieri genici cd contro la covid19

La necessità di parlare di questo argomento è nata in seguito ad un articolo pubblicato il 15 novembre del 2023 sul corriere della sera e nel quale un medico ha affermato che quelle da vaccino sono finte pericarditi. Inutile dirvi che sono saltata sulla sedia perché a quanto pare questo medico è l’unico che non ha letto le schede tecniche aggiornate dei sieri genici contro la covid19 pubblicate a ottobre del 2023. Nella scheda tecnica, ad esempio, del siero Comirnaty – BioNTech della Pfizer infatti si legge nero su bianco a pag. 4 nel paragrafo dedicato proprio a : “Miocardite e pericardite” che “Dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.8). I dati disponibili indicano che la maggior parte dei casi si risolve. Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali. Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite. Le persone vaccinate (inclusi genitori o coloro che prestano assistenza) devono essere istruite a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico (acuto e persistente), respiro affannoso o palpitazioni. Gli operatori sanitari devono consultare le linee guida e/o specialisti per diagnosticare e trattare tale affezione”
Ciò nonostante il medico intervistato dal Corriere della Sera, afferma invece che le pericarditi imputate ai vaccinici siano finte e precisa “non ci sono studi che abbiano dimostrato una relazione causa-effetto incontrovertibile tra vaccinazione e infiammazioni cardiache”. Se ne potrebbe derivare che quindi secondo lui le schede tecniche riportano fandonie. O sbaglio?
E ancora il signore continua dicendo “che il problema delle “finte pericarditi da vaccino è stato inspiegabilmente trascurato. Si è trattato di una svista clamorosa da non ripetere ora, all’inizio di una campagna vaccinale partita fin troppo in sordina, pena gravi ripercussioni.” e poi aggiunge “in Francia lo Stato ha appena rimborsato pazienti che hanno dichiarato di aver avuto una pericardite o miocardite da vaccino, un precedente che potrebbe amplificarsi mettendo a rischio l’istituto della vaccinazione nelle sue fondamenta.” Che scritta così innanzitutto dà l’idea, pare cioè che sia sufficiente che una persona affermi “dichiari” di aver avuto la pericardite dopo il vaccino e lo Stato, voilà, apre il portafoglio e risarcisce così sulla fiducia. Parbleu! Forse il medico non ricorda che siamo nel 2023 e prima che ti sia riconosciuto un danno ci vogliono le prove, ovvero esami medici realizzati con apparecchiature tecnologiche che poco lasciano alla libera interpretazione. Oppure dobbiamo mettere in discussione anche il valore degli esami medici condotti con le apparecchiature o se preferite con l’intelligenza artificiale?
Approfondiamo l’argomento con il dott. Giuseppe Barbaro cardiologo, che ha un’opinione decisamente diversa rispetto alle pericarditi e che si sta battendo per i problemi che i vaccini stanno causando alla salute delle persone in particolare all’apparato cardio vascolare.
Ad Maiora – Marianna Maiorino riproduzione riservata ©

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“Un nuovo paradigma energetico emozionale” ovvero un nuovo modo per restituire o anche per conservare la salute del corpo; ne hanno parlato molti relatori professionisti del settore a un convegno che si è tenuto a Lignano Sabbiadoro nei giorni 11 e 12 novembre, a organizzarlo l’associazione Liberi si nasce., vi dico solo che vi hanno partecipato oltre 300 persone. Nel video i dettagli e le interviste a Andrea Fredi, Alessandro Rubino e Marcello Pamio. Ad Maiora

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Annullate le sospensioni comminate dall’azienda ai lavoratori del porto di Trieste che avevano fatto alcuni giorni di assenza per aderire allo sciopero del 15 ottobre 2021. Nel comunicato del Coordinamento lavoratori Portuali Trieste leggiamo: ” Non possiamo che esserne molto felici e fare i nostri complimenti al giudice, ma soprattutto ai lavoratori che hanno avuto la determinazione ed il coraggio di portare l’azienda in Tribunale, e all’avv. Sponza che ha difeso le loro ragioni”. A sottoscrivere la sentenza il 25 ottobre 2023, il giudice Paolo Ancora, lo stesso che ha respinto a giugno scorso il ricorso di Stefano Puzzer, licenziato dall’azienda per lo sciopero del 15 ottobre 2021 e per non aver accettato di dover esibire il green pass per poter accedere al luogo di lavoro. Nel video l’intervista all’avv. Nicola Sponza e al segretario del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste Alessandro Volk

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Depositata il 2 ottobre 2023 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, una denuncia in materia di armi nucleari. In Italia ce ne sono almeno 100. La denuncia proviene da oltre 22 attivisti, pacifisti, antimilitaristi alcuni dei quali rivestono posizioni apicali in associazioni nazionali e che hanno corredato con 12 allegati le loro affermazioni.

Nell’intervista ne parliamo con Alessandro Capuzzo referente del  Tavolo per la pace del FVG  

In sintesi

  1. In Italia è certezza che vi siano 100 armi nucleare nella base di Aviano e di Ghedi. E’ talmente certo che ne scrivono tranquillamente anche i quotidiani nazionali, vd Il Sole 24 Ore https://www.ilsole24ore.com/art/nucleare-italia-oltre-100-ordigni-usa-ecco-dove-sono-stati-dislocati-AEp5NH2B
  •  L’Italia ha ratificato il 24 aprile 1975 il Trattato di non Proliferazione (TNP), il trattato si basa sul principio che gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi, Italia compresa, si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari (artt. I, II, III).
  •  L’Italia  fa parte della oltre al nostro Paese anche Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia. Nell’ambito di questo programma, gli Stati Uniti mantengono la custodia e il controllo assoluto delle armi nucleari presenti sul territorio italiano.  Ad oggi le bombe nucleari B61 mod 3 e mod 4 sono custodite in due località, 50 presso la base aerea di Aviano, e le altre nella base di Ghedi. Gli F-16 Fighting Falcon facenti parte della 31ª Fighter Wing statunitense hanno sede presso la base di Aviano, mentre i Panavia Tornado del 6º Stormo Alfredo Fusco hanno sede a Ghedi.
  • L’Italia invece NON ha firmato e ratificato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari approvato il 7 luglio 2017 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Anche in assenza di questa sottoscrizione che esplicitamente ed automaticamente qualificherebbe come illegale la detenzione di ordigni nucleari, la denuncia sostiene che l’illegalità sia certa.
  • In base a quanto stabilito nella  normativa sulle armi contenuta nelle  leggi n.110/75; n.185/90; 895/67 e il TULPS  e possibile concludere stando alla denuncia che gli ordigni atomici rientrano nella definizione di “armi da guerra” (legge 110/75) e in quella di “materiali di armamento” (legge 185/90, art.1).
  • E infine,  sempre stando alla denuncia, mancherebbero le licenze e/o autorizzazioni all’importazione di armi visto che l’accertata presenza sul territorio presuppone necessariamente un loro passaggio attraverso il confine. Qualsiasi autorizzazione, peraltro, si legge nella denuncia, confliggerebbe con l’articolo 1 della legge 185/90 che recita: “l’esportazione, l’importazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento nonché́ la cessione delle relative licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell’Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

C’è da chiedersi come sia possibile che a fronte dell’art. 11 della costituzione, siamo tra i principi fondamentali, sia possibile la presenza di armi nucleari nel nostro territorio. Delle due cose l’una o la Costituzione non vale niente è uno straccio messo lì per darci l’illusione di essere uno Stato civile, o se vale come dovrebbe, se davvero contiene principi condivisi,  voluti e reali non si capisce come nessun giudice si pronunci contro la presenza di armi nucleari sul nostro territorio.

Per tenere se non altro la memoria allenata qui di seguito il testo dell’art. 11 Costituzione Italiana  “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” AD MAIORA

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In questo puntata di Ad Maiora l’intervista all’avvocato Andrea Montanari, del Foro di Bologna.

Molto attivo nella difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano, l’avvocato Montanari , cassazionista e abilitato al patrocinio davanti alle Magistrature Superiori in Italia e in Unione Europea (Corte di giustizia e corte dei diritti umani UE) spiega con molta precisione e chiarezza cosa sta accadendo nelle aule di giustizia italiane a fronte dei vari processi e ricorsi che si stanno svolgendo in materia di obblighi vaccinali, sospensioni dal lavoro, conseguente  omessa retribuzione ai lavoratori, violazione del farmaco e altri temi scottanti. Tra le domande : come mai le sentenze di primo grado trovano un muro di gomma in Corte Costituzionale? Quali risultati hanno ottenuto gli avvocati rispetto alle violazione della normativa del farmaco? E infine una domanda che mi stava molto a cuore: esiste ancora lo Stato di diritto in Italia?

L’avv. Andrea Montanari è noto per la grande capacità di fare rete, tra i tanti ruoli che ricopre è anche: Presidente e fondatore  di EUNOMIS, associazione internazionale che nasce ed opera proprio al fine di promuovere e tutelare i diritti fondamentali e le libertà inviolabili dell’essere umano; consigliere delegato della SIM Società italiana di Medicina; presidente e coordinatore di Laeta ( Legal Audit Engineering Tax Advisory) associazione no profit e vicepresidente dell’associazione Approdo sicuro.

Mi piace ricordare qui una citazione tratta da uno dei romanzi più letti di Miguel de Cervantes,  Don Chisciotte della Mancia “Combattiamo contro tre grandi giganti, mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura, l’ignoranza”.

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Le schede tecniche Cominarty pubblicate a settembre 2023, le trovate sul sito dell’Aifa, lo ammettono: bambini e adolescenti sono morti a causa dei vaccini., per la precisione scrivono che “Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali. Ma non solo, precisano anche che “il vaccino non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni” e ancora “il vaccino non è raccomandato nella prima infanzia, in bambini di età inferiore ai sei mesi” Non solo :
nell’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty dice che non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali e… altresì scrivono che NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI… Non è stata studiata eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la propria categoria e che assicurano “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta .

Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Cominarty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , eppure ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno. In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo gli dareste?

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L’allegato 1 contenente il riassunto delle caratteristiche del vaccino a mRNA Cominarty è chiaro. Oltre a scrivere nero su bianco che bambini sono deceduti a causa della vaccinazione , “ Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.“, scrivono altresì chiaramente che non vi sono studi di interazione tra vaccino e altri medicinali e… altresì scrivono che NON È STATA STUDIATA LA SOMMINISTRAZIONE CONCOMITANTE DI COMINARTY CON ALTRI VACCINI… Eppure, nonostante ciò, il Ministero cd della Salute emette circolari che affermano l’esatto opposto ben pubblicizzato nei quotidiani, i quali riportano addirittura dichiarazioni di medici che rappresentano la propria categoria e che assicurano “sia sicuro” fare due vaccini nella stessa seduta .

Nell’allegato ( lo trovate in fondo all’articolo) che contiene il riassunto delle caratteristiche del vaccino Cominarty è anche dichiarato che “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla” , eppure ce ne fanno fare uno ogni 4 mesi più o meno. In base a cosa? Al volo degli uccelli? A questo punto mi chiedo: se il Dott. Massimo Citro è stato definito uno stregone per le sue affermazioni, basate su studi e ricerche, chi consiglia ai cittadini di farsi vaccini nel totale spregio di quanto scritto nelle schede tecniche degli stessi, voi che appellativo gli dareste?

Per chi volesse leggere, qui il testo integrale estratto dal sito dell’Aifa

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Speciale Ad Maiora

Ne è convinto il dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero, che da due anni sta denunciando la violazione della normativa del farmaco chiedendo l’intervento delle procura, del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS e di tutti gli organi che dovrebbero per legge intervenire a tutela della salute dei cittadini italiani.

La normativa del farmaco, ovvero l’insieme di norme che disciplinano se, come, quanto e quando possono essere somministrati farmaci ai cittadini italiani, ha lo scopo, di facile intuizione per tutti, di proteggere e salvaguardare la salute degli individui. In altre parole : le norme relative ai farmici nascono ed esistono per tutelare la nostra salute, ma se è così, come è possibile che da tre anni a questa parte Stato, Ministero della Salute, Aifa, Istituto Superiore della Sanità e gli ordini professionali di medici, farmacisti ed infermieri le stiano ripetutamente violando senza che nessuno intervenga anche a fronte di numerose denunce inviate alle procure in tutto il territorio nazionale?

Nello speciale di Ad Maiora con il dott. Fabio La Falce, farmacista ospedaliero, ripercorriamo norma dopo norma, alcune delle gravi violazioni commesse da chi dovrebbe prendersi cura della nostra salute quali medici e farmacisti oltre che, a vario titolo, gli organi statali quali Ministero della Salute, Aifa, Istituto Superiore della Sanità. © riproduzione riservata

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In Italia solo nel 2022 i casi di ingiusta detenzione in base al portale www.errorigiudiziari.com, sono stati 539, con una spesa complessiva per indennizzi liquidati pari a 27 milioni e 378 mila euro.

Michele Nardi giudice, attualmente sospeso, è stato accusato e arrestato perché ritenuto capo di un’associazione a delinquere finalizzata a compimento di corruzione per una serie di atti giudiziari. I fatti risalirebbero al 2010. Si tratterebbe per la magistratura di un caso di concorso morale nelle attività illecite, che in realtà sono state poste in essere da altri ci ha precisato Nardi. Il giudice ha già scontato 30 mesi di custodia cautelare, nonostante la pena fosse stata annullata per 3 volte dalla Cassazione, infatti il Tribunale del riesame di Lecce ha continuato a confermare la sentenza.

Alla fine in primo grado Nardi è stato condannato a 16 anni e 9 mesi, condanna degna di un omicidio volontario. Ma, agli atti , non sono state depositate a titolo di prova né telefonate, né atti scritti, niente di oggettivo, solo la testimonianza di un imprenditore all’epoca in carcere Flavio D’Introno.

In base a questi elementi, fossero confermati,  il caso Nardi ricorda molto per modalità il caso Tortora uno dei più gravi ed eclatanti errori giudiziari della storia italiana.

Vi lascio all’intervista che diventa in questa puntata è anche l’occasione di parlare di giustizia e del comportamento dei magistrati, anche  in questi tre anni di pandemia. Oltre al Giudice Nardi ad Maiora anche il dott. Antonino Magistro Presidente del Popolo di Italia e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Pro Veritate.

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ps. Stefano Puzzer vs Stato 2-1

Il 19 luglio scorso il giudice Paolo Ancora del Tribunale del Lavoro di Trieste ha respinto il ricorso che l’avvocato Mirta Samengo ha redatto in difesa di Stefano Puzzer, l’ex portuale che si è battuto contro il green pass, sino ad essere licenziato dall’Agenzia del Lavoro Portuale il 16 aprile 2022, proprio per non averlo voluto usare. E’ solo il primo grado ben inteso, la giustizia ne prevede altri due e può quindi ancora tutto cambiare.

Ma intanto, in questa intervista casalinga, nel senso di “fatta in casa” , con Stefano Puzzer commentiamo l’esito del ricorso ma cerchiamo anche di capire cosa sta accadendo in questo strano mondo. Di sicuro c’è il fatto che stiamo vivendo tempi difficili, in cui  il famoso “Stato di Diritto” è ormai evidente,  è stato violentato ferocemente proprio dallo “Stato”: i giudici chinano il capo alla politica e soprattutto hanno “dimenticato” i principi fondamentali della carta costituzionale, i politici sono sempre meno interessati al benessere del popolo ( lo saranno mai stati poi?) e comunque sono sempre più ingordi di ruoli e denaro, poi  tra informazione e propaganda non c’è quasi più distinzione , salvo qualche caso rarissimo. E poi c’è il popolo, ci siamo noi, sempre più pigri, sempre meno cittadini. Sempre meno attenti, che non facciamo più domande e tanto meno pretendiamo delle risposte, e comunque sempre meno disposti a perdere quel poco che abbiamo per far valere il tanto che invece ci appartiene , che ci è stato tolto, sfilato dalla mano di un “mariulo”, sì, ma istituzionalizzato.

Stefano Puzzer in questa intervista parla sempre con il suo modo pacato e diretto, con la sua semplicità con la quale è riuscito a far tremare il potere al punto che questo ha dovuto mostrarsi per quello che è, reagendo con la violenza. Nelle piazze di cittadini che manifestavano pacificamente, lo Stato ( la Polizia per lui), è stato violento e ha violentato davanti a tutte le telecamere la libertà di manifestazione del pensiero. Quel 15 ottobre 2021 allo Stato è caduta la maschera, così come è caduta una seconda volta, il 15 dicembre 2021 a Pordenone quando gli è stato inflitto il daspo, poi revocato con una sentenza magistrale, e poi una terza, a Roma per l’altro Daspo. Tutti episodi che hanno permesso di spogliare lo Stato, mostrandocene il vero volto. Stefano Puzzer , i portuali e il dissenso che sono riusciti ad unire, hanno segnato una linea nella storia italiana che ancora in molti non capiscono, ma, vi garantisco sarà proprio da quella linea che ripartirà un futuro migliore per la nostra Italia.

Adesso vi lascio all’intervista all’ uomo che non si è arreso, e che non si arrende, a un uomo che ci sta ricordando il valore della vita, della libertà, e della giustizia.

Vi lascio all’intervista con Stefano Puzzer

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