LOBBYING anche tradotto con: Milioni a palate per Big Pharma

Immagine dal web-anonimo

Leggo ora le dichiarazioni del presidente dell’Ungheria, Orban che come soluzione al Qatar gate propone lo scioglimento della Parlamento Europeo a favore di un Parlamento di delegati nazionali.

“Lo scandalo è rivelatore: le norme anticorruzione dell’Europarlamento hanno fallito miseramente, se vogliamo restaurare la fiducia del pubblico è arrivato il momento di abolire il Parlamento europeo”, così ha scritto su Twitter il premier ungherese. E non ha tutti i torti , ma eliminare il parlamento non è sufficiente, va eliminato e reso illegale il sistema delle lobby che invece l’Unione Europea ha sempre sostenuto: “si tratta di una componente legittima e necessaria del processo decisionale, capace di garantire che le politiche dell’UE rispecchino le reali esigenze dei cittadini” così si legge sul sito dell’Unione Europea, che ha addirittura scritto una definizione di lobbying facendovi rientrare : “tutte le attività (…) svolte con l’obiettivo di influenzare direttamente o indirettamente la formulazione o l’attuazione delle politiche e i processi decisionali delle istituzioni dell’Unione, indipendentemente dal luogo in cui sono intraprese e del canale o mezzo di comunicazione utilizzato”. Ora, posto che spesso tra le attività destinate ad influenzare c’è la consegna di denaro o altre agevolazioni, capite come la definizione data dall’Unione Europea stia un attimo a scivolare in quella di corruzione. Almeno a me pare che in tutta onestà, il sistema delle lobbying sia a tutti gli effetti nient’altro che corruzione legalizzata ed ecco perché non ritengo sufficiente eliminare il Parlamento Europeo.

Inoltre giusto per dare qualche informazione aggiuntiva, tenete a mente che Big Pharma a Bruxelles ha speso nel 2020 , in pandemia , 36 milioni in attività di lobbying , dati diffusi nel 2021 dal Corporate Europe Observatory, gruppo di ricercatori nato per “sfidare l’accesso privilegiato e l’influenza di cui godono le aziende” nel processo decisionale dell’Ue. Gli autori dello studio evidenziano anche che le “deboli regole di trasparenza sulle lobby nell’Ue stanno ostacolando il controllo pubblico, ora più che mai necessario durante la pandemia”, era ripeto il 2021. E ancora, nell’anno della pandemia, la Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (Efpia) ha incrementato del 20 per cento il suo budget in attività di lobbying.

Non so a voi, ma a me un dubbio è sorto ( già due anni fa) : saranno stati davvero così efficaci e sicuri i vaccini a mRNA o lo sono diventati a colpi di mazzette un po’ qui e un po’ lì?

Non è che in parlamento europeo hanno mercanteggiato la nostra salute in cambio della loro opulenza? Marianna Maior – Riproduzione riservata ©

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