Quattro dosi : La roulette russa dei vaccini

Intervista a Marina Raviola, farmacista
Marina Raviola-farmacista

In base agli ultimi dati di Farmacovigilanza di AIFA, resi noti il 3 novembre 2022 (Tredicesimo Rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini anti-COVID-19), sono 139.548 le segnalazioni di sospette reazioni avverse, delle quali 25.839 si riferiscono ad eventi avversi gravi correlabili alla vaccinazione Covid-19 e sono almeno 955 le persone morte dopo la vaccinazione di cui 29 sono certamente correlate alla vaccinazione Covid-19 e gli altri non escludibili.
Sono dati davvero irrilevanti? Quante volte abbiamo sentito dire : “e ma le reazioni avverse sono poche”. Ma se foste voi la reazione avversa, o vostro figlio, vostra madre? E se oggi, dopo avere subito una delle reazioni avverse, scopriste che avreste potuto evitarla con un semplice esame? Un esame che lo Stato non vi ha detto esistesse? Un esame che avrebbe evitato di rovinare la vostra salute e quella di quasi 26.000 persone, un esame che avrebbe magari evitato magari la morte di 29 persone, ma forse anche di 955?
Non sareste arrabbiati, per non dire furiosi, con uno stato che non vi ha messo al corrente di questa possibilità se oggi foste voi tra quelle persone danneggiate da vaccino? E ancora. Perché lo Stato sapendo che esistevano test capaci di evitare alle persone di subire effetti avversi ha preferito sorvolare e procedere a un vaccinazione ostinata senza se e senza ma? Perchè non ha fatto tutto il possibile per evitare gli effetti avversi alle persone? Quanto valgono la salute e la vita delle persone, la nostra vita, per lo Stato?
Nell’intervista la dott.ssa Marina Raviola, farmacista iscritta all’albo dei farmacisti di Torino, racconta la sua storia. La storia di una persona che ha potuto andare a fondo, che ha potuto fare degli esami specifici prima di sottoporsi a vaccinazione , per giunta obbligatoria per la sua categoria essendo lei una sanitaria, per scoprire che se avesse fatto il vaccino avrebbe rischiato molto grosso, avrebbe rischiato nella migliore delle ipotesi una reazione avversa grave. Eppure lo Stato fa spallucce. Eppure lo Stato l’ha sospesa per diversi mesi impedendole di guadagnare, eppure lo Stato non ha protetto la sua salute. Così come non ha protetto quella di tutti noi. Da che parte sta, quindi lo Stato? E ripeto:
quanto vale la nostra vita per lo Stato? Quanto vale la vita di un suo cittadino?

Mi si risponderà che dipende dal rapporto costi benefici. Bene, quale sarebbe il beneficio nel mettere a rischio la vita dei giovani, ma anche dei meno giovani, degli under 60, a fronte di una malattia che risulta pericolosa solo per la fascia di età dagli 82 anni in su? Quale sarebbe il beneficio di mettere a rischio tumore una persona giovane, addirittura un bimbo, posta l’assenza di test di cancerogenicità? Quale sarebbe il beneficio a fronte della genotossicità dichiarata dai vaccini a mRNA?
Ne parlo qui con Marina Raviola, farmacista che ha potuto fare dei test preventivi per scoprire che se avesse fatto il vaccino avrebbe corso rischi gravissimi per la sua salute.

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