IL CANTO DELL’ARCOBALENO: La Sinestesia

« Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito. »

William Blake

lo trovi qui 😉

Di cosa parla?

Come sarebbe il nostro mondo se gli occhi potessero ascoltare e se le orecchie potessero vedere? Perché abbiamo cellule olfattive nel sangue, nel cuore e nei polmoni ? Se potessimo avere percezioni sinestetiche con tutti i sensi, cambierebbe il nostro modo di valutare il mondo? E se dall’attivazione dalla percezione sinestetica arrivassimo a scoprire che alcune forme di percezione, per il momento riconosciute solo agli animali, come la capacità di rilevare i campi elettrici o i campi magnetici, fossero proprie anche dell’essere umano ma ancora dormienti? E ancora, perché Pitagora, Aristotele, l’Arcimboldi, Leonardo da Vinci, Schopenhauer, Goethe, Castel, Kant, Eulero, Rol, Helena Blavatsky, Luigi Veronesi, e molti altri ancora hanno dedicato gran parte delle loro riflessioni ad esplorare colore e suono, sia separatamente che insieme. C’è forse qualcosa dentro di noi che brama di essere scoperto e ci spinge in tutti i modi ad indagare il mondo delle percezioni, per essere trovato?

Queste sono alcune domande che l’autrice si pone e alle quali cerca di dare una risposta con questo saggio dedicato alla sinestesia, una capacità sensoriale che caratterizza il 4 % della popolazione, fra cui molte persone con spiccate inclinazioni artistiche.

A chi può interessare?

A tutte le persone curiose che hanno voglia di lasciarsi stupire, scoprendo che si può vedere meglio con le orecchie, e ascoltare di più con gli occhi . E ancora, può interessare a tutte quelle persone che amano la letteratura, la neurologia, la pittura, la psicologia, la poesia, la musica, l’antropologia, e vogliono scoprire cosa unisce tutte queste discipline.

A tutte queste persone affido  il Canto dell’arcobaleno certa che avrà qualcosa da dire loro 🙂

Buona lettura

Marianna