“Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato, senza bisogno di dover anticipare i soldi, venire riconosciuti nel punto vendita e ricevere l’ammontare di bonus di voucher grazie alla piattaforma” e si può partire “già da quest’anno”. Sono le parole del ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, al forum ANSA che si è tenuto lo scorso marzo: ‘Contanti addio, il futuro digitale dei pagamenti’. Ma cosa significa esattamente? In sintesi tutto sarà tracciato, e consentirà anche all’Agenzia delle Entrate di verificare e monitorare le spese di ogni singola persona in maniera esatta così come gli incassi di ogni commerciante.
“La piattaforma consentirà di standardizzare e digitalizzare esattamente i processi di erogazione dei benefici economici pubblici”, ha detto Colao.
“Lo sviluppo della piattaforma si concluderà, diciamo, in 6 mesi” ha chiarito il ministro, “ Il che vuol dire che entro la fine dell’anno contiamo di arrivare alla concreta messa in esercizio della piattaforma Idpay con almeno una pubblica amministrazione pilota” .
Ma questo è ancora niente. La Sogei, azienda “ingaggiata” per strutturare l’IDPay è la stessa che gestisce la piattaforma del Green Pass e sta preparando, l’avvio di una piattaforma dell’INTEROPERABILITÀ» dove alcune grandi pubbliche amministrazioni come l’AGENZIA DELLE ENTRATE, l’ANAGRAFE, il MINISTERO DELL’INTERNO e l’INPS AGGANCERANNO I DATI dei cittadini di cui dispongono. E in questa piattaforma sarà presente ANCHE il FASCICOLO SANITARIO di ciascuno di noi , “al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, telemonitoraggio e gestione da remoto”. Questo per la platea. In realtà cosa accadrà ad esempio in caso di “emergenza sanitaria”, ( vera o presunta tale)? Attenendoci alla storia recente, ogni cittadino che deciderà di non vaccinarsi, ad esempio, in automatico sarà individuato, contrassegnato nei monitor dell’INPS e considerato NON IDONEO AL LAVORO, e inoltre, verrà segnalato automaticamente presso l’Agenzia delle Entrate che, agganciandosi all’irregolarità, è facile desumere, potrà revocate sussidi o assistenza finché il cittadino non si metterà in regola con il piano vaccinale.
Tessera elettorale Addio
Il prossimo passo- ha detto inoltre Colao- sarà l’eliminazione delle tessere elettorali, “perché una volta che abbiamo legato i vari elementi uno si domanda perché, e torno all’esempio del green pass, ci voglia una tessera elettorale”. “Una volta che abbiamo l’anagrafe integrata e l’interoperabilità, della tessera elettorale cartacea non c’è più bisogno”. Speriamo resti il diritto di voto da esprimersi di persona e non attraverso un’identità digitale, la cui volontà sarebbe facilmente “condizionabile”.
TECNOLOGIA O CONTROLLO? COSA C’È DIETRO
Questa metodo di controllo, è un business, alla base del quale sta la creazione dell’ identità digitale, entità alla quale stanno lavorando, e sopratutto investendo, da diversi decenni, imprenditori privati quali Bill Gates, Facebook, the Rockefeller Foundation e la GAVI (Alleanza per i vaccini). Ma cosa c’è dietro tanto zelo? Quale idea di società e di umanità hanno questi soggetti privati da indurli a investire tanto denaro per controllarci e monitorarci? E poi perché tutto accade senza chiederci il consenso? Perché siamo indotti a subire queste decisioni? Quanto mette a rischio la libertà degli individui questo tipo di controllo? E se non fossimo d’accordo? Conta ancora qualcosa la nostra opinione?Forse è il caso di iniziare a pretendere dei chiarimenti su questi punti.