La libertà di stampa e quindi la libertà dei giornalisti di poter denunciare gli abusi di chi governa o comunque di chi esercita il Potere in uno Stato, sono tra i massimi valori di una democrazia e andrebbero difesi a qualunque costo. Lo stiamo facendo? Purtroppo, nel caso di Julian Assange, no. Il giornalista australiano, 53 anni, da 5 è infatti rinchiuso nella prigione di Belmarsh nel Regno Unito, una prigione di massima sicurezza, soprannominata la Guantanámo britannica, senza che nei suoi confronti sia stata mai pronunciata una sentenza di condanna. La sua colpa è quella di aver divulgato attraverso WikiLeaks, e in parte tramite testate giornalistiche internazionali, 700.000 documenti riservati, ma veri e autentici, relativi ad attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti inclusi i crimini di guerra attribuiti alle forze americane in Afghanistan e Iraq.
Se da una parte ci fa inorridire come è trattata Ilaria Salis in Ungheria non è comprensibile come lo stesso sdegno non venga espresso nei confronti di un Potere (che si autodefinisce democratico) che sta distruggendo un uomo, tenendolo senza alcuna condanna in condizioni disumane in un carcere inglese .
La verità, è un valore e il giornalismo è il mezzo per conoscerla e difenderla. Il caso di Assange sta dimostrando quanto fragili questi valori siano anche nel mondo occidentale.
Regno Unito, La Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione per Julian Assange negli Usa dove rischia una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere documenti riservati su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan. L’ordine dovrà ora essere firmato dalla ministra degli Interni, Priti Patel entro il 18 maggio. La difesa del fondatore di Wikileaks ha già annunciato che presenterà ricorso.
Questa la situazione di fatto. Ora la mia domanda è “se l’estradizione l’avesse chiesta la Russia? Forse in questo caso, non ci porremo nemmeno il problema: l’estradizione sarebbe negata senza nemmeno aprire il fascicolo. Purtroppo per Assange non è così. La richiesta proviene dagli Stati Uniti, e anche se la possibile e probabile violazione dei diritti umani è sempre la stessa, rischia di essere estradato. Per legge invece nessuno dovrebbe essere estradato in un luogo in cui la sua vita e la sua salute sono messi in pericolo, se sono cioè a rischio i diritti umani, e posto che gli Usa hanno già dichiarato che cambieranno le condizioni di detenzione ad Assange, non dovrebbe essere ammesso il trasferimento. Vediamo come andrà a finire. Ma il fatto resta che la giustizia ultimamente cambia a seconda dei soggetti che la invocano. Siamo al punto in cui i nazisti di Azov se lottano contro Putin sono eroi, se ha violare i diritti umani è la Russia è una vergogna, se la stessa violazione viene commessa dagli Usa è cosa buon e giusta. Riflettiamoci.
Amnesty international che già ha raccolto quasi 77mila per impedire l’estradizione di Assage , ha dichiarato che un’eventuale approvazione da parte della Ministra dell’Interno Priti Patel, violerebbe il divieto di tortura e costituirebbe un precedente allarmante per pubblicisti e giornalisti di ogni parte del mondo.
“Il Regno Unito è obbligato a non trasferire alcuna persona in un luogo in cui la sua vita o la sua salute sarebbero in pericolo. Il governo di Londra non deve venir meno a questa responsabilità. Gli Usa hanno palesemente dichiarato che cambieranno le condizioni di detenzione di Assange quando lo riterranno opportuno. Questa ammissione rischia fortemente di procurare ad Assange danni irreversibili al suo benessere fisico e psicologico”, ha dichiarato Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International.
“L’estradizione di Assange avrebbe conseguenze devastanti per la libertà di stampa e per l’opinione pubblica, che ha il diritto di sapere cosa fanno i governi in suo nome. Diffondere notizie di pubblico interesse è una pietra angolare della libertà di stampa. Estradare Assange ed esporlo ad accuse di spionaggio per aver pubblicato informazioni riservate rappresenterebbe un pericoloso precedente e costringerebbe i giornalisti di ogni parte del mondo a guardarsi le spalle”, ha aggiunto Callamard.
L’isolamento prolungato è la norma nelle prigioni di massima sicurezza degli Usa e costituisce tortura o altri maltrattamenti vietati dal diritto internazionale. Le rassicurazioni fornite dagli Usa circa il trattamento equo di Assange mostrano profondamente la corda, dato che potrebbero essere revocate in ogni momento. Estradato negli Usa, Assange rischierebbe di subire gravi violazioni dei diritti umani e le vuote rassicurazioni diplomatiche non lo proteggerebbero.
Se il governo di Londra consentisse a uno stato estero di esercitare giurisdizione extraterritoriale per processare una persona che ha diffuso informazioni dal Regno Unito, altri governi potrebbero sfruttare la stessa strategia giudiziaria per imprigionare giornalisti e mettere il bavaglio alla stampa anche oltre i loro confini statali.
“Anzitutto, le accuse nei confronti di Assange non avrebbero mai dovuto essere presentate. Ma non è troppo tardi perché le autorità statunitensi sistemino le cose e ritirino le accuse”, ha sottolineato Callamard.
“Nel frattempo, data la natura politicamente motivata di questo caso e le sue gravi implicazioni per la libertà d’espressione, il Regno Unito dovrebbe evitare di rappresentare gli interessi degli Usa in ogni sviluppo successivo”, ha concluso Callamard.
Una delle dichiarazioni di Assange: “una delle cose … che ho scoperto è che quasi tutte le guerre iniziate dagli anni ’50 sono state il risultato delle bugie dei media. I media avrebbe potuto fermarle. Se avessero cercato in profondità, se non avessero ristampato la propaganda del governo, avrebbero potuto fermarle. Cosa significa? Be’, fondamentalmente che alle popolazioni non piacciono le guerre e che le popolazioni devono essere ingannate per le guerre …. Il nostro nemico numero uno è l’ignoranza, credo che sia il nemico numero uno, nessuno capisce cosa sta realmente succedendo nel mondo, è solo quando inizi a capire che puoi prendere decisioni efficaci e fare piani efficaci. Ora la domanda è: chi promuove l’ignoranza? Bene, quelle organizzazioni che cercano di mantenere il segreto sulle cose e quelle organizzazioni che distorcono le informazioni vere per renderle false o travisate …. Dobbiamo chiederci se il mondo non sarebbe migliore senza di loro. Ci sono dei giornalisti molto, molto bravi e lavoriamo con molti di loro e alcune buone organizzazioni di media, ma la stragrande maggioranza è orribile, distorce così tanto su come stiano effettivamente le cose. Il risultato è che vediamo continuare guerre e perseverare governi corrotti”. I giornalisti che denunciano i crimini tra le sbarre, i criminali a piede libero.”
Autunno inverno 2019-2020 va di moda la ricrescita! Ovvero la base resta scura e si lascia visibile lo stacco dal resto della capigliatura, più chiara. Quanto chiara? TQTB! (Tanto quanto ti basta). La forza di questa moda te lo dico subito è la base che resta tua. Ecco si ricresce partendo da sé: basta menzogne e finte bionde, rosse e more. Voglio sentirle le dichiarazioni a microfono acceso: “Sono nata mora lo ammetto, a farmi bionda è stata la vita”. Su, ammettiamolo, è (e) per piacere! Ma al di là della tonalità concentriamoci sulla forza di questa nuova vogue . Io di crescere, super mannaggia, ho smesso a 14 anni, maledicendo i miei antenati troppo bassi per farmi svettare comoda sopra la rete 2,24 di pallavolo. Quanti scalini ho dovuto fare per migliorare l’elevazione! E salta uno scalino alla volta prima con un piede e poi con l’altro e così per tutta la scalinata del palazzetto, e poi due scalini alla volta, poi tre, poi 4 (se e quando ci arrivavo) ..e poi ricomincia e rifai tutto a due piedi. E perché? Tutto perché non crescevo più.
Marianna Maior: I mici controllano che io non bari… 😉 che si siano accorti che ero in punta di piedi? 🙂
Ebbene da quest’anno si ricomincia
e si ri- cresce e non vedo l’ora! Yeppa!!
Ho già qualche idea! Sì perché voglio proprio ri-crescere di statura soprattutto intellettuale, ma anche musicale e imparare a rappare come Eminem per cantarle a tutti, o forse sarebbe meglio osare con la trap perché in fondo non ha torto quello che ride in faccia alla telecamera coi suoi denti d’oro e gira l’italia riempiendo i locali e i suoi conti correnti e con il suo tran tran sbeffeggia in rima di chi lo critica e basta. Ma in realtà e in fondo io sono più stile Zaz e riempio liste di desideri e di Je veux anche un po’ naif perché alla fine Je veux solo d’l’amour, d’la joie, de la bonne humeur… e découvrir ma liberté . E a proposito di libertà vorrei tanto anche ri-crescere il peso delle notizie dando quelle belle ma anche quelle scomode e serie e infine quelle che servono a far sapere quanto lavoro c’è dietro un’associazione, un progetto o solo un sogno. E poi ancora vorrei ri-crescere di ….qualcuno mi sta suggerendo di tette… eh no! di tette no, ormai mi sono abituata, e poi sono invadenti, quante invasioni ho visto fischiate sotto rete! Non c’è niente da fare, le tette ti sbilanciano ed è fatta ti trovi nelle braccia dell’avversario, il punto è suo e si ricomincia sempre in difesa.
Uff.. ho divagato.. mi son persa,
ah sì ..
Dove mi ero fermata voglio ri-crescere che poi è un ri-creare partendo dalle mie radici, che son castana ma anche un po’ castagna il che mi dà un’aria più autunnale, piena di riflessi ramati e immensamente riamati dopo aver ceduto, confesso, una sola volta però! alla tentazione di quel frivolo seduttore già nel nome. E tutte a farsi sto cazzo di shatush! Che poi dì la verità, ma almeno lo sapevi che vuol dire “shatush”? Io ho cercato ovunque e alla fine lo scovato, l’ho smascherato, il seduttore è persiano, letteralmente è “il piacere del re”. Neanche a dirlo eh! Ed era un trattamento speciale che veniva fatto sul pelo delle antilopi, e neanche a dirlo quante antilopi sono state sterminate per il piacere del re!
marianna maior
Sì voglio ri-crescere anche da
qui, e quindi le parole le voglio conoscere prima di usarle e le voglio
incontrare in molti contesti, per ben soppesarle. E poi se il caso sfoggiarle
come un nuovo abito che valorizza un pensiero, sottolinea il corpo dell’opinione,
dando risalto alle labbra, che le pronunciano e al contempo illuminano gli
sguardi di chi le ascolta.
Ecco per l’autunno inverno quest’anno per una volta la moda ho deciso, la seguirò! E in primavera, per dio, lo voglio rifare tutto il guardaroba perché quando si cresce le idee vecchie non vanno più bene e nemmeno i comportamenti, non parliamo dei ragionamenti che vanno sistemati, adattati e spesso diciamoci la verità proprio buttati.
Ecco nel mio piccolo questa moda la seguirò, e nella stagione autunno inverno 2019 – 2020 ri-crescerò!