Alcune informazioni flash: Eletto Presidente della Camera, Fontana elogia le diversità; i deputati Zan e Scarpa sorreggono lo striscione “No a presidente omofobo pro Putin”; Berlusconi scarica la rabbia contro Giorgia Meloni su un foglio con scritto…

Lorenzo Fontana è stato nominato Presidente della Camera , nato a Verona il 10 aprile 1980 -in un quartiere popolare ha precisato lui nel discorso di insediamento-; ha tre lauree (Scienze politiche, Filosofia, Storia). In passato ha assunto l’incarico di ministro per la famiglia e le disabilità dal 1º giugno 2018 al 10 luglio 2019 e di ministro per gli affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I. Eurodeputato dal 2009 al 2018, dal 29 marzo fino alla sua nomina da ministro è stato anche vicepresidente della Camera dei deputati.

Fontana, è stato eletto al quarto scrutinio, quando era sufficiente la metà più uno dei voti con 222 voti sui 235 seggi della coalizione a Montecitorio.

Nel suo discorso di insediamento, ha ricordato che “La nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande. La grandezza dell’Italia è la diversità.” (forse non tutte però considerate le posizione cattoliche conservatrici del neo Presidente). E ancora, “Viviamo un momento di grandi inquietudini, in cui il Parlamento deve rappresentare un faro di sicurezza. Ai miei colleghi auguro di vivere la legislatura con serietà e sobrietà: i cittadini ci chiedono risposte impellenti ai loro problemi, soprattutto quella povertà che credevamo lontana e sta bussando alle porte delle famiglie e delle imprese. Abbiamo il dovere di offrire ai cittadini la realtà di un futuro possibile. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo”. In un passaggio ha anche sottolineato che “La legislatura che sta iniziando dovrà avere il compito di riaffermare il ruolo centrale del Parlamento” (e già facessero solo questo sarebbe molto).

Fontana ha inoltre citato San Tommaso D’Aquino, “il male è la privazione del bene”, ha sottolineato l’impegno che dovrà essere garantito verso le disabilità, e poi ha pronunciato altre parole dirette a sottolineare uno dei ruoli dei parlamentari ovvero, quello di, in sintesi, riportare speranza e orgoglio al paese ed essere capaci di rappresentare il popolo più bello e creativo del mondo. Amen.

Banchi vuoti nel centrosinistra. Contro la candidatura di Fontana a Presidente della Camera prima delle votazioni in aula è comparso uno Striscione “No a presidente omofobo pro Putin” tenuto dai deputati del Partito Democratico Alessandro Zan e Rachele Scarpa.

Ieri, 13 ottobre,  è stata invece la volta di Ignazio La Russa eletto Presidente al Senato alla prima votazione, con 116 preferenze, non quelle però di FI (solo Berlusconi e Casellati hanno dato il loro voto a La Russa). Riassumendo sono stati determinanti 17 voti che non appartengono al centrodestra, provenienti da terzo polo e presumibilmente movimento 5 stelle, io non escluderei però qualche franco tiratore anche nel PD

Il Parlamento è ora operativo. Aspettiamo l’avvio delle consultazioni intorno al 19 – 20 ottobre che dovrebbero chiudersi il 21 ottobre. Nella serata dello stesso giorno, il Presidente della Repubblica dovrebbe convocare la senatrice Giorgia Meloni per affidarle l’incarico di formare il nuovo Governo, da prassi lei accetterà con riserva: la riserva di riuscirci.

Anche perchè nel frattempo fa il giro del web la foto del foglio di appunti con i quali Silvio Berlusconi ha scaricato la rabbia proprio contro Giorgia Meloni, per non essere riuscito a piazzare, la sua fidata Licia Ronzulli in qualche ministero. Sul foglio il (poco) cavaliere ha scritto:

“Giorgia Meloni. Un comportamento: 1. supponente 2. prepotente 3. arrogante 4. offensivo. Nessuna disponibilità al cambiamento. È una con cui non si può andare d’accordo”. E questa è un’ipotesi. L’altra, anche da non escludersi, è che forse Silvio Berlusconi non è avvezzo a dialogare con donne abituate a pensare e valutare le scelte da prendere con la propria testa, che si pongono da pari al suo cospetto, che sanno dire di no a fronte di pretese altrui non condivise a maggior ragione se oltrepassano il ridicolo (Licia Ronzulli, al ministero della salute! Non che fosse più adeguata per altri ministeri sia chiaro). In altre parole quindi viene il sospetto che forse non è abituato a donne che non chinano il capo in cambio di un assegno, un ministero, circoscrizioni blindate o agevolazioni varie. Forse.

Ad Maiora