Nel nostro paese, secondo l’analisi riportata nel volume “I numeri del cancro in Italia 2022” – presentato dal Ministero della Salute – i nuovi casi di tumore diagnosticati in Italia lo scorso anno sono stati 390.700, cioè 14.100 in più rispetto a due anni prima – cioè rispetto al 2020.
Secondo il lavoro sviluppato in collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec, a pesare sull’aumento dei nuovi casi oncologici, tenetevi stretti, sarebbero innanzitutto gli stili di vita scorretti dei pazienti e la mancanza di prevenzione.
Sinceramente, resto sempre più basita da queste conclusioni e dall’incapacità di fare un ragionamento più ampio. Mi spiego. Perché ci fanno un confronto solo con i dati di due anni prima? E gli altri anni cosa è successo? Com’è stato l’andamento generale? Allora seguitemi che cerchiamo di aprire la visuale e magari scopriamo un panorama interessante o perlomeno che ci permetta qualche considerazione in più .
Partiamo dal 2011, a cominciare da questa data sino al 2018 l’aumento di casi di tumore è stato di poche migliaia di casi l’anno. Per la precisione nel 2011 i casi sono stati 360.000 e sono cresciuti sino al 2013 , anno che ha fatto registrare 366.000 nuovi malati, quindi mediamente 3000 nuovi casi l’anno. Poi nel 2014 c’è un calo, i malati di tumore sono infatti 365.500 e l’anno dopo, il 2015, continuano a diminuire, sono infatti 363.000 , mediamente 1500 malati in meno l’anno.
Poi riprende la salita, nel 2016 i nuovi casi ritornano sopra i 365000 facendo registrare il numero di 365.800 nuovi malati di tumore, nel 2017, il dato sale ancora e arriva 369mila e nel 2018, 373.000 ( ben inteso i dati sono sempre quelli forniti dagli enti su menzionati). Quindi da 363.000 del 2015 siamo arrivati a 373.000 del 2018. L’aumento medio annuo in questi tre anni è stato di 3333 nuovi malati di tumore l’anno. Se guardiamo solo i due anni 2017-2018 l’aumento è mediamente di 3600 casi l’anno.
Nel 2019 accade una cosa incredibile si è passati infatti da 373000 malati di tumore del 2018 a 371mila, si è registrata una riduzione di 2000 unità. E poi nel 2020 i casi risalgono a 376.600, facendo registrare l’aumento più verticale degli ultimi 10 anni, 5600 malati in più in un anno, mentre la media dei due anni resta costante, posto che l’aumento è stato di 3600 nuovi malati di tumore l’anno.
Poi arriva il 2022 e il numero di nuovi malati arriva a 390.700 , 14.100 nuovi casi di tumore in due anni , mediamente 7050 nuovi casi l’anno.
Ripeto. Mentre dal 2011 sino al 2020 l’aumento è oscillato da 3000 a 3600 unità, dal 2020 al 2022, il dato si è raddoppiato: 7050 casi l’anno. Un aumento quasi del 100%. Un dato davvero pazzesco.
Ebbene, a fronte di ciò il giorno 19 dicembre 2022 è stato presentato, anche in diretta streaming, ( lo trovate qui) il volume “I numeri del cancro in Italia 2022”, che è il censimento ufficiale che si propone di offrire una panoramica aggiornata sui numeri delle neoplasie relativi all’anno in corso. Questa pubblicazione è firmata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP).
La presentazione del volume è avvenuta alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci che come sapete è anche “medico nucleare”, ma ciononostante, a fronte di questa impennata del 100% di casi, il ministro Schillaci nulla dice, sottolinea solo che “tra gli effetti collaterali e importanti della pandemia sono da annoverare il forte rallentamento e in alcuni casi della sospensione degli screening oncologici… interruzioni che hanno determinato mancate diagnosi e aumento dell’incidenza e della severità delle malattie oncologiche”, ma quanto all’incremento dei nuovi malati, ripeto 14.100 in più, non fa nessuna considerazione, dice solo che “è segno che dobbiamo recuperare in fretta i ritardi diagnostici…”.
Ma le cause quali sono di questo aumento vertiginoso? Non lo dice. Ribadisce però che è importante, per i malati di tumore, la vaccinazione contro la covid, perché il rischio di decesso, se non vaccinati, in caso di infezione per loro è molto alto e poi butta lì il fatto che poi una sorta di responsabilità l’avrebbero gli stili di vita, che a suo dire sono peggiorati nel biennio 2020-2021.
Fatemi capire: per la prima volta in 11 anni c’è un aumento del 100% dei malati di tumore, e questi ne attribuiscono la causa allo stile di vita? E in due anni in che modo sarebbe peggiorato così tanto da determinare un risultato di questo tipo e così velocemente? Io sono senza parole. A meno che, quando si riferiscono allo stile di vita non intendano anche l’abitudine masochista che ormai sta prendendo sempre più piede di farsi inoculare dei farmaci che, per stessa ammissione delle case produttrici, sono geno tossici e che, tenete a mente, sono stati immessi in commercio senza che vi fosse uno straccio di studio su cancerogenicità e teratogenicità degli stessi. Ecco, se per stile di vita intendete questo, allora sì, lo stile di vita di chi è dal vaccino facile sicuramente incide negativamente sul suo stato di salute.
Vorrei aggiungere che ci sono solo due cose che hanno stravolto e minacciato la salute delle persone in questi ultimi anni, una è la covid19, l’altra i vaccini. Ad accomunarli una certezza: entrambi hanno fatto danni. Detto questo, dalla scienza vera mi aspetto e pretendo che vengano studiate e analizzate tutte le variabili intervenute e non solo quelle che fanno comodo. 曆Ad Maiora Marianna Maiorino曆 © riproduzione riservata曆
Ps. Un altro elemento che vi suggerisco di valutare nel fare le vostre considerazioni è che “la piattaforma web STUDI CLINICI di Aimo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica è realizzata con il contributo “incondizionato” di: sponsor gold Astrazenca nella foto qui sotto lo screen shot di quanto riportato nel sito di Aiom
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