Giuseppe Barbaro

Per La dott.ssa Marina Di Fonso, consigliere dell’Ordine dei Medici, la memoria difensiva del Prof. Barbaro, depositata e sostenuta dall’AADOSS “era puntuale e convincente, soprattutto sul piano del diritto sanitario e sulla libertà scientifica” e si è rifiutata di firmare il verbale dell’udienza. La dott.ssa è stata minacciata dai colleghi e poi espulsa.

E pensate che prima dell’udienza diretta decretare o meno la sospensione del dott. Barbaro, gli addetti ai lavori, hanno prelevato i cellulari (con quale diritto poi) temendo proprio di essere registrati nel corso dell’udienza, e già questo è di per sè indice di poca trasparenza certo, ma ancor più testimonia la paura di questi individui che fanno pure i medici, di far trapelare all’esterno, il proprio comportamento e di essere quindi smascherati pubblicamente. Il dato positivo però è che, comunque, la registrazione è stata fatta con un dispositivo “non dichiarato” e così tutti potremo vedere e ascoltare come si comportano questi personaggi dietro le quinte ”

Detto questo ricordo che il dott. Giuseppe Barbaro, cardiologo dell’Umberto I di Roma, è stato sospeso perché – tenetevi forte, che qui superiamo l’assurdo per immergerci nella perversa follia governativa – “prescriveva esami per valutare i rischi del vaccino anti Covid a pazienti esposti alle trombosi e ha consentito così ad alcuni di ottenere delle esenzioni, probabilmente salvando loro la vita.” In sintesi e’ stato sospeso per aver fatto il suo lavoro. Pazzesco! E lo è ancor più se ricordiamo che il siero , o la terapia genica, chiamatela come volete, (ma non vaccino siamo alla quarta dose in un anno, un minimo di decenza medico- scientifica ci vorrebbe) causa la morte, e quindi è legittimo per un medico salvaguardare la vita dei propri pazienti, posto che questo è il suo lavoro! Gli avvocati di AADI che difendono il prof. Barbaro hanno dichiarato, rispetto alla sospensione, che si è trattato di “Una decisione che ci aspettavamo, di natura squisitamente politica in ossequio ai diktat del ministro Speranza e sulla linea delle direttive di Sileri che aveva promesso in TV di farla pagare a chi contraddiceva il Governo.

Adesso attendiamo gli ulteriori sviluppi.

Il racconto preciso di cosa accaduto all’udienza, nell’articolo pubblicato sul sito dell’Aadi: Associazione Avvocatura Degli Infermieri :

“Terremoto all’Ordine dei Medici Roma: AADOSS procede al commissariamento per corruzione. L’Associazione Avvocatura Degli Operatori Sanitari e Socio-Sanitari (AADOSS) gemella dell’Associazione Avvocatura Degli Infermieri (AADI), ha oggi presentato istanza per lo scioglimento e il commissariamento dell’Ordine dei Medici di Roma. Dopo che Giuseppe Barbaro e il suo legale di fiducia, Mauro Di Fresco, sono usciti dall’aula disciplinare dell’Ordine dei Medici il 9 giugno scorso, è scoppiata una bagarre tra i membri della Commissione disciplinare che hanno discusso animatamente per votare la colpa o la discolpa dell’imputato. La dott.ssa Marina Di Fonso, consigliere dell’Ordine dei Medici, non è riuscita a votare contro Barbaro ed ha espresso ai propri colleghi e, soprattutto al Presidente Dott. Maggi, che la memoria difensiva depositata e sostenuta dall’AADOSS era puntuale e convincente, soprattutto sul piano del diritto sanitario e sulla libertà scientifica. Le minacce profuse da più parti non si sono fatte attendere e, nonostante alla Di Fonso, come al Di Fresco in corso di udienza, fossero stati prelevati i rispettivi cellulari, la Di Fonso ha registrato le minacce con un altro dispositivo (ciò è legale) all’esito della quale è stata espulsa perché il suo voto avrebbe fatto arrabbiare qualcuno molto in alto. A nulla sono valse le raccomandazioni di imparzialità e equità profuse dal Di Fresco in audizione che, ricordando le minacce di Sileri (Vi renderemo la vita difficile), attenzionava i consiglieri a non farsi coinvolgere dalla politica e di rimanere sul terreno della scienza. Comunque, la Commissione, ha deliberato la sospensione di Barbaro in aperta violazione di legge perché nessun votante, in ossequio ai principi di imparzialità, deve essere influenzato o intimidito durante la formazione del suo giudizio e la Di Fonso, non solo è stata minacciata, ma è stata anche espulsa.

Di Fresco nell’istanza cautelare diretta all’organo supremo degli Ordini (la CEEPS), ha lamentato che la Commissione di Roma non ha mai consegnato a Barbaro il verbale, come invece stabilisce la legge, proprio perché non figurerebbe la firma della Di Fonso, obbligatoria per legge, pena l’annullamento dell’intera procedura.

Ora è tutto al vaglio della Procura della Repubblica che ha in esame la registrazione di quanto è avvenuto per i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio (il consigliere dell’Ordine quando partecipa all’audizione disciplinare e vota è pubblico ufficiale).

Intanto, Barbaro, ieri, ha presentato una denuncia-querela preparata dal Di Fresco nella quale imputa a 4 consiglieri dell’Ordine, reati di concussione, corruzione e abuso d’ufficio, chiedendo la costituzione di parte civile.

Sulla scorta di quanto accaduto, oggi, l’AADOSS ha presentato istanza di Commissariamento dell’Ordine che, così parziale e orientato verso i diktat governativi, non potrà garantire oltremodo la legalità e la correttezza che la legge richiede per il suo buon funzionamento (art. 97 Cost.).”

https://www.aadi.it/post/terremoto-all-ordine-medici-roma-commissariamento-per-