Si chiama Lu Shai è l’ambasciatore cinese in Francia, ed è stato ospite di BFM TV mercoledì scorso. Invitato a parlare della situazione a Taiwan, in particolare dopo la visita della Segretaria di Stato americana Nancy Pelosi, l’ambasciatore ha detto che la visita americana all’isola ha determinato l’aumento della tensione tra Cina e America: se la Segretaria di Stato americana , non fosse andata a Taiwan, in poche parole, non ci sarebbe stata le reazione cinese. E fin qui non gli si può dare tutti i torti. Ma è verso la fine dell’intervista che viene la pelle d’oca, quando in sostanza l’ambasciatore afferma che dopo aver riunito il popolo di Taiwan con quello cinese ( non escludendo l’uso delle armi se necessario) , bisognerà RIEDUCARE IL POPOLO DI TAIWAN .

All’ambasciatore cinese e soprattutto ai cittadini oggi di tutti gli Stati e non solo a quelli cinesi credo che il filosofo francese Albert Camus risponderebbe così: “L’unico modo per affrontare un mondo non libero è diventare così liberi che la vostra stessa esistenza diventi un atto di ribellione”.

Ad maiora