9.09.2025

Poche ore fa, la Family Boat della Global Sumud Flotilla – una nave civile, carica di aiuti umanitari e guidata dal comitato globale con Greta Thunberg – è stata colpita nella rada di Sidi Bou Said, nel porto tunisino. Un oggetto luminoso è piombato dall’alto, ha colpito il ponte, ha incendiato la stiva, per fortuna i sei presenti sono illesi.

Organizzatori e testimoni dicono chiaramente che e’ stato un drone israeliano.

La Tunisia risponde: niente droni, incendio interno nei giubbotti. Ma e’ smentita dai video che girano sui social in cui si vede chiaramente il drone che attacca. 

Più filmati “confermano l’attacco del drone” alla Family Boat, ha sottolineato  la Global Sumud Flotilla, pubblicando le immagini sui social delle telecamere a circuito chiuso delle navi. Anche “le riprese effettuate da un’altra imbarcazione della nostra flottiglia mostrano il momento esatto in cui la Family Boat è stata colpita dall’alto”, hanno affermato gli attivisti pubblicando altri video

Il diritto internazionale vieta ogni atto di guerra contro una barca civile carica di aiuti alimentari. Tra l altro Israele avrebbe attaccato in acque tunisine. 

Ogni Stato civile dovrebbe gridare basta – ma invece tace.

Attendo di sentire cosa dira’ il governo italiano e cosa dirà l Europa. E la domanda d’obbligo e’: l’avesse fatto Putin?” . Sulla risposta ho qualche idea…

E’ evidente che la diplomazia non può limitarsi a silenzi e tanto meno o frasi di circostanza, quando si attacca una nave umanitaria in acque non ostili. Vediamo l ipocrisia della politica istituzionale e non fin dove arriva questa volta.

E chiudo con una domanda: se a Israele è permesso tutto questo, cosa e chi stanno difendendo i governi occidentali? Da chi siamo governati davvero?