CHI HA SUBITO REAZIONI AVVERSE DAI SIERI A mRNA E’ ABBANDONATO E IGNORATO. IL GOVERNO ITALIANO PRIMA TI HA OBBLIGATO A VACCINARTI POI QUANDO SE SEI STATA/O MALE A CAUSA DEL VACCINO TI HA IGNORATO ,CONTINUA A FARLO E SOPRATTUTTO NON TI CURA.

qui la mia intervista a Giovanna Viotto che è stata vaccinata con la prima dose il 31 maggio 2021 e da allora ha perso la salute e il lavoro.

Nell’ultimo rapporto sulle attività di Aifa, chiuso a settembre 2022  è stato messo in evidenza che è cambiata l’incidenza delle segnalazioni di reazioni avverse rispetto al 2020. In sostanza mentre nel 2020 queste  segnalazioni riguardavano per l’87% i farmaci e per il 13% i vaccini, un anno dopo , in seguito all’introduzione dei sieri, questi dati si sono invertiti e le segnalazioni risultano essere quindi per l’87% segnalazioni relative ai vaccini e per il 13 % relative ai farmaci.

Ciò premesso ricordo anche che nel dodicesimo report pubblicato sempre da AIFA relativo al periodo 27 dicembre 2020 – 26 settembre 2022 sono state inviate 139.548 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 140.689.690 di dosi somministrate con un tasso di segnalazione di 99 ogni 100.000 dosi, di cui il 18,5% del totale, gravi,  con un tasso di 18,5 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, in linea con i precedenti rapporti. Ricordo che i dati sono molto, ma molto sottostimati per diversi motivi il primo sicuramente che nonostante la gravità delle reazioni in molti casi i medici rifiutano di vedere la relazione con i vaccini e non fanno la segnalazione. E inoltro, ricordo anche che per Aifa sono considerate correlabili solo le reazioni pervenute entro i 14 giorni successivi all’inoculazione, cosa che già di per sé è segnale di una miopia se non di una palese malafede nel conteggio delle reazioni avverse posto che per questi vaccini non si conoscono ancora  le reazioni nel lungo periodo. Ergo se non contano le reazioni dopo i 14 giorni come faranno a capire se i vaccini creano reazioni avverse nel lungo periodo?

E’ da dedurne, per non offendere l’intelligenza di nessuno, che non gliene frega niente di scoprilo.

A parte questo , anche quando le reazioni avverse sono entro i 14 giorni, le persone che le subiscono sono non solo lasciate a se stesse e trattate come se inventassero i propri malesseri, ma addirittura pare che il fatto di avere una reazione avversa dia fastidio, perché? Le reazione avverse ci sono, tante o poche che siano, l’Aifa stessa le ammette e conta seppur male, ebbene a fronte della loro esistenza la gente che le sta vivendo sulla propria pelle, che ha subito la perdita della salute, ora deve essere aiutata e lo Stato non può tirarsi indietro come sta facendo e con lui non possono tirarsi indietro i medici devoti al dio vaccino. Le reazioni avverse ci sono, lo Stato che ha imposto la vaccinazione in tutti i modi adesso si assuma le sue responsabilità. Il ministero della cosiddetta Salute, paladino del green pass e delle vaccinazioni senza se e senza ma adesso deve aiutare concretamente chi, a causa dei vaccini sta male. Adesso il Ministero e il Governo tutto,  devono organizzare un servizio di cura per i danneggiati e farsi carico dei relativi costi. Inoltre deve sostenere economicamente chi non può più lavorare perché a causa dei vaccini ha perso la salute e quindi anche il posto di lavoro. AD MAIORA

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Nel video alcune mie riflessioni sulla nomina di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana .
Qui ricordo invece che per la prima volta in Italia una donna è alla guida del Paese. E’ un momento estremamente importante perché è stato infranto un ulteriore limite, è stato fatto un passo importante verso la parità dei diritti fra uomini e donne, parità che in Italia fa ancora tanta fatica ad affermarsi.

mariannamaior

La prima volta che una donna è entrata in un governo italiano come ministra invece correva l’anno 1976, lei era Tina Anselmi e militava nella DC. Poi è stata la volta della prima donna Presidente della Camera , l’incarico fu allora affidato a Nilde Iotti (partito comunista), poi nello stesso ruolo Irene Pivetti (Lega) e infine Laura Boldrini (Sinistra e libertà). E infine prima Presidente del Senato, Elisabetta Casellati (Forza Italia).
Dovrebbe far pensare che solo due donne di sinistra abbiamo raggiunto ruoli così importanti. Viene il dubbio che la parte politica che più professa a parole la parità di genere sia quello che meno la pratica.

Alcune informazioni flash: Eletto Presidente della Camera, Fontana elogia le diversità; i deputati Zan e Scarpa sorreggono lo striscione “No a presidente omofobo pro Putin”; Berlusconi scarica la rabbia contro Giorgia Meloni su un foglio con scritto…

Lorenzo Fontana è stato nominato Presidente della Camera , nato a Verona il 10 aprile 1980 -in un quartiere popolare ha precisato lui nel discorso di insediamento-; ha tre lauree (Scienze politiche, Filosofia, Storia). In passato ha assunto l’incarico di ministro per la famiglia e le disabilità dal 1º giugno 2018 al 10 luglio 2019 e di ministro per gli affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I. Eurodeputato dal 2009 al 2018, dal 29 marzo fino alla sua nomina da ministro è stato anche vicepresidente della Camera dei deputati.

Fontana, è stato eletto al quarto scrutinio, quando era sufficiente la metà più uno dei voti con 222 voti sui 235 seggi della coalizione a Montecitorio.

Nel suo discorso di insediamento, ha ricordato che “La nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande. La grandezza dell’Italia è la diversità.” (forse non tutte però considerate le posizione cattoliche conservatrici del neo Presidente). E ancora, “Viviamo un momento di grandi inquietudini, in cui il Parlamento deve rappresentare un faro di sicurezza. Ai miei colleghi auguro di vivere la legislatura con serietà e sobrietà: i cittadini ci chiedono risposte impellenti ai loro problemi, soprattutto quella povertà che credevamo lontana e sta bussando alle porte delle famiglie e delle imprese. Abbiamo il dovere di offrire ai cittadini la realtà di un futuro possibile. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo”. In un passaggio ha anche sottolineato che “La legislatura che sta iniziando dovrà avere il compito di riaffermare il ruolo centrale del Parlamento” (e già facessero solo questo sarebbe molto).

Fontana ha inoltre citato San Tommaso D’Aquino, “il male è la privazione del bene”, ha sottolineato l’impegno che dovrà essere garantito verso le disabilità, e poi ha pronunciato altre parole dirette a sottolineare uno dei ruoli dei parlamentari ovvero, quello di, in sintesi, riportare speranza e orgoglio al paese ed essere capaci di rappresentare il popolo più bello e creativo del mondo. Amen.

Banchi vuoti nel centrosinistra. Contro la candidatura di Fontana a Presidente della Camera prima delle votazioni in aula è comparso uno Striscione “No a presidente omofobo pro Putin” tenuto dai deputati del Partito Democratico Alessandro Zan e Rachele Scarpa.

Ieri, 13 ottobre,  è stata invece la volta di Ignazio La Russa eletto Presidente al Senato alla prima votazione, con 116 preferenze, non quelle però di FI (solo Berlusconi e Casellati hanno dato il loro voto a La Russa). Riassumendo sono stati determinanti 17 voti che non appartengono al centrodestra, provenienti da terzo polo e presumibilmente movimento 5 stelle, io non escluderei però qualche franco tiratore anche nel PD

Il Parlamento è ora operativo. Aspettiamo l’avvio delle consultazioni intorno al 19 – 20 ottobre che dovrebbero chiudersi il 21 ottobre. Nella serata dello stesso giorno, il Presidente della Repubblica dovrebbe convocare la senatrice Giorgia Meloni per affidarle l’incarico di formare il nuovo Governo, da prassi lei accetterà con riserva: la riserva di riuscirci.

Anche perchè nel frattempo fa il giro del web la foto del foglio di appunti con i quali Silvio Berlusconi ha scaricato la rabbia proprio contro Giorgia Meloni, per non essere riuscito a piazzare, la sua fidata Licia Ronzulli in qualche ministero. Sul foglio il (poco) cavaliere ha scritto:

“Giorgia Meloni. Un comportamento: 1. supponente 2. prepotente 3. arrogante 4. offensivo. Nessuna disponibilità al cambiamento. È una con cui non si può andare d’accordo”. E questa è un’ipotesi. L’altra, anche da non escludersi, è che forse Silvio Berlusconi non è avvezzo a dialogare con donne abituate a pensare e valutare le scelte da prendere con la propria testa, che si pongono da pari al suo cospetto, che sanno dire di no a fronte di pretese altrui non condivise a maggior ragione se oltrepassano il ridicolo (Licia Ronzulli, al ministero della salute! Non che fosse più adeguata per altri ministeri sia chiaro). In altre parole quindi viene il sospetto che forse non è abituato a donne che non chinano il capo in cambio di un assegno, un ministero, circoscrizioni blindate o agevolazioni varie. Forse.

Ad Maiora