A UN PASSO DALLA VERITA’

Intervista all’Avv. Nicoletta Morante

Siamo arrivati al punto paradossale, assurdo, irreale se non fosse drammaticamente vero, che per sapere cosa c’è dentro un farmaco i cittadini italiani, obbligati per legge ad assumerlo, debbano rivolgersi ad un giudice. Si sta svolgendo così davanti al Tribunale di Pesaro una causa avviata da un ultra cinquantenne che sospeso a causa del rifiuto a sottoporsi all’inoculazione, ha ottenuto che i cd “vaccini” a mRNA vengano finalmente analizzati. Si perché, ad oggi, nessun ricercatore è stato autorizzato ufficialmente a controllare la veridicità di quanto affermato dalle case farmaceutiche, rispetto a questi farmaci che si definiscono anticovid, quando invece, in altri tempi, tutti i ricercatori avrebbero potuto studiare e analizzare il farmaco perchè così procede la scienza sana, così si fa quando si vuole far andare avanti la ricerca per migliore il prodotto, e soprattutto per garantire la salute. Tutto questo per i sieri a Mrna, tecnologia utilizzata per la prima volta sull’uomo, non c’è stato. Perché? Tutte le risposte arriveranno a tempo debito, ma procediamo per ordine: intanto per la prima volta i sieri verranno analizzati “in Tribunale” a Pesaro. Ce ne parla l’avvocato Nicoletta Morante che ha permesso, con la sua strategia difensiva, di far aprire le boccette di Pfitzer e Moderna, siamo così a un passo dalla verità.

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