TRATTATO PANDEMICO E OMS: NUOCCIONO GRAVEMENTE ALLA SALUTE?

In Italia pronto il piano pandemico 2024-2028

Si è conclusa il 2 giugno a Ginevra la 77 assemblea dell’OMS, che sta per organizzazione Mondiale della Sanità, ente che fa parte dell’ONU e a cui aderiscono 194 Stati. Scopo dell’assemblea ottenere la sovranità assoluta sulla sanità dei singoli stati, e quindi sulla salute dei singoli cittadini, tramite la firma del trattato Pandemico e dell’approvazione di alcuni emendamenti al Regolamento del 2005 (IHR). Ma giova fare qualche premessa. In particolare nonostante i membri siano i 194 Stati che aderiscono all’ONU, l’OMS è finanziata all’87% da privati.

In prima posizione tra questi (seconda, se contiamo anche quelli pubblici) la Bill e Melinda Gates Foundation, che sono gli stessi della Bill & Melinda Gates Medical Research Institute, centro di ricerca per malattie che sperimenta farmaci, soprattutto vaccini, e nel cui organigramma troviamo perlopiù persone che hanno operato nelle note Big Pharma quali: Pfizer, Biontech, Novartis, AstraZeneca, Merk, solo per citarne alcune. La Bill e Melinda Gates Foundation, giusto per fare un esempio, dei meccanismi che si verificano tra questi soggetti, ha finanziato, con 100 milioni di dollari la Coalition for Epidemic Preparadness Innovations, che, ha poi, a sua volta, girato, 55 milioni di dollari alla tedesca BioNTech, che per gli smemorati, è quella che, assieme a Pfizer ha sviluppato uno dei vaccini a mRNA.

Rimanendo tra i finanziatori privati, al secondo posto, dopo gli ex coniugi Gates, troviamo la “Gavi Alliance”, che sta per “alleanza per i vaccini” che ha  il dichiarato obiettivo di vaccinare tutto il pianeta, tant’è che il 6 e 7 giugno scorso sempre a Ginevra (del resto erano già tutti lì), la Gavi ha riunito il suo Consiglio di amministrazione al termine del quale ha annunciato di voler accelerare l’immunizzazione globale, approvando il “Gavi 6.0”, ovvero la strategia per gli anni  2026-2030. Anche all’interno di Gavi, le coincidenze a volte, troviamo tutti nomi che vengono dalle solite note Big Pharm e dal Bill & Melinda Gates Medical Research Institute. Non solo. Da un punto di vista finanziario la Gavi ha come principale sponsor proprio la Bill & Melinda Gates foundation, che le sborsa ben 1807,2 milioni di dollari.

Quanto all’OMS, i privati (Gates, Gavi, Blombooberg Fundation, Vital Strategy, Sanofy (casa farmaceutica che produce i principali vaccini) Glaxo (altra casa farmaceutica che produce vaccini) finanziano, come dicevo in apertura, per l’87% dell’OMS. Vale a dire che un soggetto che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, preoccuparsi della salute pubblica in modo imparziale e senza interessi diretti, è invece totalmente in mano ai privati che producono farmaci e vaccini in via diretta e/o indiretta. Secondo voi che politica sanitaria potrebbe mai spingere un’OMS con questo DNA? Non scorgete nessun conflitto di interessi? E supponiamo, per assurdo si intende, che i farmaci che questi signori impongono all’umanità, direttamente o indirettamente, siano dannosi per la salute, è previsto un sistema di controllo indipendente e imparziale? C’è un sistema di bilanciamento di questo strapotere? No. Non c’è.

E guardate che non sarebbe la prima volta che questi soggetti fanno danni gravi alla salute pubblica. La storia ci ricorda che questi signori che vogliono vaccinare il mondo a qualsiasi costo (che per loro è sempre un guadagno), sono le stesse persone che a fronte di danni alla vita e alla salute delle persone hanno tirato dritto e cercato di nascondere danni e modalità, probabilmente per non subire perdite di bilancio. Ci sono voluti decenni per i singoli cittadini per ottenere un briciolo di giustizia, in casi quali quello dell’Oxicontin 500.000 persone morte, Mediaxal almeno 500 morti solo in Francia, Talidomide, oltre 10 mila bambini focomelici; e a Kano, in Africa, Pfizer è stata condannata sia perché non chiese mai il consenso dei genitori dei bambini, né del governo nigeriano, per inoculare un  trattamento sperimentale, ( bambini usati come cavie a loro insaputa), sia perché, a causa del trattamento sanitario cui li hanno sottoposti, sono morti diversi bambini e molti altri sono rimasti cechi, o paralizzati o devono convivere con gravi malformazioni. Il Principio attivo di quel farmaco fu anche usato sugli adulti europei nel 1998 e in seguito ritirato dal mercato per l’alta tossicità epatica. Ergo altri danni. Questo è solo un assaggio dell’ “etica” delle persone che vogliono vaccinare il mondo e contemporaneamente guadagnarci miliardi di euro. A tal proposito, secondo voi, è ammissibile che a fronte di una pandemia grave e seria, come ce l’hanno descritta, gli Stati abbiano dovuto pagare fior fior di quattrini per avere i vaccini? Perché è stato permesso alle case farmaceutiche di lucrare in un momento di crisi sanitaria globale? Perché il principio di solidarietà sociale, imposto ai cittadini, nei confronti delle case farmaceutiche non è stato tirato in ballo?

E ancora, a fronte dei miliardi di euro sborsati dagli Stati ( leggi dai cittadini) 20 miliardi per la precisione, come è possibile che Ursula von Der Leyen abbia preso accordi via whatsapp con il Ceo di Pfizer, Albert Bourla? E perché hanno imposto la secretazione di questi contratti? Dove sono l’etica e la trasparenza nei confronti dei cittadini? Possibile che i cittadini, obbligati a farsi iniettare un farmaco sperimentale per poter lavorare senza che fossero ancora noti gli effetti e le reazioni avverse nel breve e nel lungo periodo, non abbiano avuto nemmeno il diritto di conoscere il contenuto dei contratti di acquisto delle dosi? Cosa c’è nelle clausole di quei contratti che i cittadini non dovevano e non devono tutt’ora conoscere, pur avendone pagato il caro prezzo, più di qualcuno con la propria vita e molti altri perdendo la salute?

Ma le domande non finiscono qui. Il New York Times ha riportato pochi giorni fa le dichiarazioni di Alina Chan, biologa molecolare del MIT e Harvard. Secondo la biologa, ma è in ottima compagnia, il virus Sar Cov 2 sarebbe uscito dal laboratorio di Wuhan, stessa città, il caso a volte, epicentro da cui si è diffusa la covid19. Già tre anni fa ormai Paolo Barnard (ex giornalista di Report) autore del libro Le origini del Virus (Chiare Lettere) , svelò, grazie all’aiuto di due tra i più importanti ricercatori internazionali “i letali segreti biologici del coronavirus, già noti ai virologi di Wuhan e ai loro amministratori politici nei primi giorni del contagio in Cina.” Da me intervistato all’epoca, Barnard oltre a ribadire che l’uscita del virus dal laboratorio “è di una straripante evidenza” alla domanda su che valore hanno allora gli studi che parlano di salto di specie, mi ha risposto: “l’autore di quello studio (uno) ha totalmente dimenticato che esistono montagne di prove-pubblicate dai cinesi per primi-… il suo è stato un atto bizzarro e ciò nonostante molti giornali, tra i quali il The Guaridan e in Italia,  Repubblica, l’hanno riportato senza il minimo controllo giornalistico, e questo è quasi comico se non fosse tragico”. Fatto sta che laboratori come quello di Wuhan, alcuni dei quali producono virus davvero pericolosi, ce ne sono molti anche nel cuore dell’Europa. Vi siete mai chiesti che senso ha produrre virus modificati? Se non esistono in natura perché crearli con tutti i pericoli che ciò comporta? Non è che creano il problema per offrire la soluzione, dietro compenso? Spero in Italia sia ancora lecito porsi delle domande e ipotizzare delle risposte, sarò forse maliziosa ma ricordo che persone molto più autorevoli della sottoscritta e grandi conoscitrici delle dinamiche del mondo affermavano che “pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca.”

Ritornando all’Assemblea Mondiale della Sanità, e quindi a Bill Gates e C. nell’ultimo incontro ufficiale, non sono riusciti ad ottenere la sovranità sanitaria su milioni di cittadini, abitanti dei 194 Stati aderenti. Vuoi complici le elezioni europee, il trattato pandemico non è passato, determinanti i no di alcuni Stati tra cui Russia, Gran Bretagna e Italia. Così come il “no” a denti stretti del Presidente degli USA Joe Biden, costretto dal fatto che la metà dei governatori statunitensi (24 su 50), e 49 senatori erano contrari. Inoltre, a ribadirgli il concetto, 22 procuratori federali che hanno dichiarato illegittima la consegna della salute degli Americani ad un organo sovranazionale. Ciononostante, però, in conclusione, l’Assemblea mondiale della sanità non ha mollato la presa, non ha rinunciato al trattato, lo ha solo rimandato al prossimo anno: maggio 2025. Ricordo che quanto all’Italia ha il suo piano pandemico 2024-2028 nel cassetto almeno da gennaio 2024, e nel quale, tra le altre cose, riconosce i vaccini come la misura «più efficace» per contrastare le pandemie e conferma il ricorso alle restrizione delle libertà personali in caso di necessità comprese le chiusure, il distanziamento e l’uso di mascherine. Tutte cose che però innumerevoli studi hanno definito inutili se non dannose. Vedi l’impatto delle chiusure delle scuole sulla salute psichica dei giovani. Non mi stupirei che sia rimasto nel cassetto solo a causa delle elezioni e del forte peso che in questo frangente hanno i cittadini, non mi stupirei quindi che chiuse le urne il suddetto piano salti fuori dal cassetto.” (un mio articolo pubblicato da Il Corsaro della Sera- numero di luglio 2024)

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